Andy Warhol Show ’08

Andy Warhol Show ’08
02/04/2008
Andy Warhol Show ’08, in mostra al MiArt dal 3 al 7 aprile presso lo stand C08, offre al pubblico un allestimento curato nei minimi dettagli che trasforma lo spazio fieristico in una vera e propria sala espositiva dove si possono ammirare opere accuratamente selezionate.
Di straordinario valore artistico The Bomb del 1967, l’unica scultura di grande formato mai realizzata da Warhol che ben sintetizza ciò che egli rappresentò per la storia dell’arte: una vera e propria bomba gettata sul panorama precedente e destinata a lasciare un segno indelebile sia nel milieu artistico che in quello sociale. Curioso l’aneddoto che l’accompagna: nel 1967 Ralph Schoenstein, giornalista del New York Magazine, invitò i lettori a partecipare al concorso per la progettazione di una bomba ad acqua e mise in palio una bomba U.S. Air Force “decorata personalmente da Andy Warhol”.
Di sicuro interesse è il ritratto di Mao, soggetto molto amato dal grande artista americano: la serigrafia, realizzata nel 1972, è colorata a mano ed è accompagnata da una lettera autografa di Julian Schnabel che certifica l’autenticità del ritocco effettuato da Warhol e della firma apposta sul retro. Il pezzo, che doveva far parte di una tiratura di 250 copie, è stato poi realizzato in un unico esemplare.
Flash, serigrafia realizzata tra il 1963 il 1968, si pone a metà strada tra l’arte e la storia. Oltre che opera singolare, essa diventa testimonianza storica di un evento che sconvolse gli Stati Uniti nella prima metà degli anni ’60: l’assassinio del Presidente Kennedy. Sullo sfondo della tela compare infatti un articolo che riporta la drammatica notizia dell’attentato e la fotografia di John Fitzgerald e Jacqueline Kennedy sulla strada verso Dallas.
Con due serigrafie, l’una su tela, l’altra su carta, Warhol celebra inoltre l’incontro con Joseph Beuys, grande personalità artistica che lo colpì profondamente. All’inizio e alla fine del percorso espositivo sono infatti poste Beuys L. Bag (1980) e Joseph Beuys in Memoriam (1986).
Di intenso significato politico è, invece, Electric Chair, del 1971, che si alterna ad opere più leggere ma sempre depositarie di una critica sociale, come Shoes del 1980 e i famosi ritratti Doda Voridis (1977) e Karen Lerner (1971-72). Particolare attenzione merita Drag Queen, opera del 1975. Secondo Warhol le Drag Queens “sono archivi ambulanti e incarnano la radice mondana del gentil sesso. Paragonabili a un documentario, consacrano le loro esistenze a mantenere il rossetto brillante e sono disponibili a ispezioni non troppo ravvicinate”.
Andy Warhol Show ’08
4 aprile – 7 aprile 2008
Stand C08 - MiArt
Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea - Milano
A cura di Roberto Agnellini e Dominique Stella
Inaugurazione giovedì 3 aprile ore 18
Agnellini Arte Moderna s.p.a.
Apertura ottobre 2008
Via Aldo Moro, 5 – 25124 Brescia
Tel. 030.2944181 – agnelliniartemoderna@libero.it
Di straordinario valore artistico The Bomb del 1967, l’unica scultura di grande formato mai realizzata da Warhol che ben sintetizza ciò che egli rappresentò per la storia dell’arte: una vera e propria bomba gettata sul panorama precedente e destinata a lasciare un segno indelebile sia nel milieu artistico che in quello sociale. Curioso l’aneddoto che l’accompagna: nel 1967 Ralph Schoenstein, giornalista del New York Magazine, invitò i lettori a partecipare al concorso per la progettazione di una bomba ad acqua e mise in palio una bomba U.S. Air Force “decorata personalmente da Andy Warhol”.
Di sicuro interesse è il ritratto di Mao, soggetto molto amato dal grande artista americano: la serigrafia, realizzata nel 1972, è colorata a mano ed è accompagnata da una lettera autografa di Julian Schnabel che certifica l’autenticità del ritocco effettuato da Warhol e della firma apposta sul retro. Il pezzo, che doveva far parte di una tiratura di 250 copie, è stato poi realizzato in un unico esemplare.
Flash, serigrafia realizzata tra il 1963 il 1968, si pone a metà strada tra l’arte e la storia. Oltre che opera singolare, essa diventa testimonianza storica di un evento che sconvolse gli Stati Uniti nella prima metà degli anni ’60: l’assassinio del Presidente Kennedy. Sullo sfondo della tela compare infatti un articolo che riporta la drammatica notizia dell’attentato e la fotografia di John Fitzgerald e Jacqueline Kennedy sulla strada verso Dallas.
Con due serigrafie, l’una su tela, l’altra su carta, Warhol celebra inoltre l’incontro con Joseph Beuys, grande personalità artistica che lo colpì profondamente. All’inizio e alla fine del percorso espositivo sono infatti poste Beuys L. Bag (1980) e Joseph Beuys in Memoriam (1986).
Di intenso significato politico è, invece, Electric Chair, del 1971, che si alterna ad opere più leggere ma sempre depositarie di una critica sociale, come Shoes del 1980 e i famosi ritratti Doda Voridis (1977) e Karen Lerner (1971-72). Particolare attenzione merita Drag Queen, opera del 1975. Secondo Warhol le Drag Queens “sono archivi ambulanti e incarnano la radice mondana del gentil sesso. Paragonabili a un documentario, consacrano le loro esistenze a mantenere il rossetto brillante e sono disponibili a ispezioni non troppo ravvicinate”.
Andy Warhol Show ’08
4 aprile – 7 aprile 2008
Stand C08 - MiArt
Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea - Milano
A cura di Roberto Agnellini e Dominique Stella
Inaugurazione giovedì 3 aprile ore 18
Agnellini Arte Moderna s.p.a.
Apertura ottobre 2008
Via Aldo Moro, 5 – 25124 Brescia
Tel. 030.2944181 – agnelliniartemoderna@libero.it
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