A Riccione fino al 5 ottobre, negli spazi espositivi di Villa Mussolini
Tra le spiagge del mondo con i fotografi Magnum, da Scianna a Martin Parr

Margate, Kent, England, 1986 © Martin Parr/Magnum Photos | “MARE MAGNUM Da Ferdinando Scianna a Martin Parr I fotografi Magnum e le spiagge
Samantha De Martin
22/04/2025
Rimini - “Ho fotografato spiagge dappertutto: lo spettacolo era sempre assicurato. Da fotografo è soprattutto questo che mi ha affascinato delle spiagge: la vanità, l’esibizione, lo specchio sociale, le relazioni umane, la volgarità, il gioco dei corpi, il rito di massa”.
Parola di Ferdinando Scianna, tra i protagonisti dell’inedita mostra fotografica MARE MAGNUM. Da Ferdinando Scianna a Martin Parr. I fotografi Magnum e le spiagge, in corso fino al 5 ottobre negli spazi espositivi di Villa Mussolini, a Riccione, curata da Andréa Holzherr e organizzata da Civita Mostre e Musei in collaborazione con Magnum Photos e Rjma Progetti Culturali.
Attraverso l’obiettivo di otto grandi fotografi dell’agenzia Magnum Photos - Ferdinando Scianna, Bruno Barbey, Bruce Gilden, Harry Gruyaert, Trent Parke, Olivia Arthur, Newsha Tavakolian e Martin Parr - i visitatori sono chiamati a esplorare le molteplici sfaccettature della vita in spiaggia dove momenti di felicità e gioco si alternano a istanti di riflessione, dando vita a un racconto visivo che svela la condizione umana in uno scenario universale.
Che sia a colori o in bianco e nero, intrisa di gioia, solitudine o della sublime potenza della natura, la fotografia di spiaggia continua a essere un tema ricco ed evocativo, invitando a guardare alla riva non solo come a una destinazione, ma come a una tela per l'espressione visiva.
Orizzonte geografico e dimensione dell’anima, “diario di sabbia su cui ogni onda scrive e cancella storie”, come scrive l’autore romagnolo Fabio Fiori, la spiaggia assurge a luogo di trasformazione costante dove ogni passaggio lascia traccia e, al contempo, si rinnova. Le immagini raccolte dai grandi maestri della Magnum creano così un legame profondo con l’immaginario di Riccione, facendo di questa mostra una riflessione universale sulla condizione umana.
L’omaggio di Scianna alla città è una selezione di scatti realizzati nel 1989. Ci immergiamo tra le sue immagini caratterizzate da un senso di atemporalità, nelle quali l’interazione tra persone, luce e paesaggio svela qualcosa di fondamentale sulla condizione umana. Bruno Barbey ci porta in Cina dove la spiaggia si fa luogo di turismo di massa e di sviluppo urbano, con le sue immagini intrise di una tensione sotterranea tra il paesaggio in rapida evoluzione e la natura elementare e senza tempo del mare. Strutture artificiali come alberghi, ombrelloni o passerelle si perdono talvolta sullo sfondo, lasciando la scena ai bagnanti. Ne scaturisce uno stato d’animo contemplativo, quasi a suggerire che, nonostante la rapida modernizzazione che ci circonda, il mare rimane pur sempre una forza costante ed eterna.
Con Bruce Gilden puntiamo verso la spiaggia di Coney Island, eccentrico teatro della cultura balneare newyorchese. Uno sguardo sincero e senza filtri fiora bagnanti e personaggi stravaganti, figure pittoresche sotto flash che trasformano la spiaggia in un’arena di espressioni esagerate, pelli raggrinzite dal sole e corpi provocatoriamente rilassati.
Qingdao, Shandong province, China, 2015 © Bruno Barbey/Magnum Photos | “MARE MAGNUM Da Ferdinando Scianna a Martin Parr I fotografi Magnum e le spiagge
La bellezza sommessa del Mare del Nord, dove l’interazione tra luce, colore e atmosfera trasforma paesaggi familiari in qualcosa di etereo, attrae invece l’obiettivo di Harry Gruyaert che si perde tra distese battute dal vento, cieli pesanti e una luce che ondeggia tra tenui pastelli e profondi blu malinconici.
Trent Parke pone al centro dei suoi lavori il paesaggio e le persone che lo abitano. Lungi dall’essere rappresentate come luoghi idilliaci, le sue distese di sabbia sono ambienti dai forti contrasti, ricchi di energia naturale. La forte tensione tra luce e buio rispecchia le correnti emotive della vita in spiaggia, donando alle fotografie un tocco cinematografico.
È la volta di due giovani fotografe. Se Olivia Arthur ha realizzato in India e a Mumbai opere fotografiche di grande impatto, esplorando spesso i temi dell’identità di genere e dell’incontro tra tradizione e modernità, Newsha Tavakolian trova nelle spiagge del Mar Caspio il luogo ideale per dare sfogo al suo approccio intimo e umanistico alla fotografia, cogliendo le tensioni tra modernità e tradizione, libertà e costrizione, vita pubblica e privata in un paese in bilico tra forze culturali contrastanti. Un’esplorazione vivida e talvolta umoristica della cultura balneare britannica domina le foto di Martin Parr, catturandone attimi di debolezza, goffaggine e assurdità. Parr trasforma la spiaggia in un palcoscenico dove si esagerano e allo stesso tempo si celebrano le idiosincrasie della vita quotidiana.
A completare l'esperienza di visita un’audioguida in italiano e in inglese, inclusa nel biglietto di ingresso, e un'accurata pubblicazione a cura di Silvana Editoriale.
Parola di Ferdinando Scianna, tra i protagonisti dell’inedita mostra fotografica MARE MAGNUM. Da Ferdinando Scianna a Martin Parr. I fotografi Magnum e le spiagge, in corso fino al 5 ottobre negli spazi espositivi di Villa Mussolini, a Riccione, curata da Andréa Holzherr e organizzata da Civita Mostre e Musei in collaborazione con Magnum Photos e Rjma Progetti Culturali.
Attraverso l’obiettivo di otto grandi fotografi dell’agenzia Magnum Photos - Ferdinando Scianna, Bruno Barbey, Bruce Gilden, Harry Gruyaert, Trent Parke, Olivia Arthur, Newsha Tavakolian e Martin Parr - i visitatori sono chiamati a esplorare le molteplici sfaccettature della vita in spiaggia dove momenti di felicità e gioco si alternano a istanti di riflessione, dando vita a un racconto visivo che svela la condizione umana in uno scenario universale.
Che sia a colori o in bianco e nero, intrisa di gioia, solitudine o della sublime potenza della natura, la fotografia di spiaggia continua a essere un tema ricco ed evocativo, invitando a guardare alla riva non solo come a una destinazione, ma come a una tela per l'espressione visiva.
Orizzonte geografico e dimensione dell’anima, “diario di sabbia su cui ogni onda scrive e cancella storie”, come scrive l’autore romagnolo Fabio Fiori, la spiaggia assurge a luogo di trasformazione costante dove ogni passaggio lascia traccia e, al contempo, si rinnova. Le immagini raccolte dai grandi maestri della Magnum creano così un legame profondo con l’immaginario di Riccione, facendo di questa mostra una riflessione universale sulla condizione umana.
L’omaggio di Scianna alla città è una selezione di scatti realizzati nel 1989. Ci immergiamo tra le sue immagini caratterizzate da un senso di atemporalità, nelle quali l’interazione tra persone, luce e paesaggio svela qualcosa di fondamentale sulla condizione umana. Bruno Barbey ci porta in Cina dove la spiaggia si fa luogo di turismo di massa e di sviluppo urbano, con le sue immagini intrise di una tensione sotterranea tra il paesaggio in rapida evoluzione e la natura elementare e senza tempo del mare. Strutture artificiali come alberghi, ombrelloni o passerelle si perdono talvolta sullo sfondo, lasciando la scena ai bagnanti. Ne scaturisce uno stato d’animo contemplativo, quasi a suggerire che, nonostante la rapida modernizzazione che ci circonda, il mare rimane pur sempre una forza costante ed eterna.
Con Bruce Gilden puntiamo verso la spiaggia di Coney Island, eccentrico teatro della cultura balneare newyorchese. Uno sguardo sincero e senza filtri fiora bagnanti e personaggi stravaganti, figure pittoresche sotto flash che trasformano la spiaggia in un’arena di espressioni esagerate, pelli raggrinzite dal sole e corpi provocatoriamente rilassati.

Qingdao, Shandong province, China, 2015 © Bruno Barbey/Magnum Photos | “MARE MAGNUM Da Ferdinando Scianna a Martin Parr I fotografi Magnum e le spiagge
La bellezza sommessa del Mare del Nord, dove l’interazione tra luce, colore e atmosfera trasforma paesaggi familiari in qualcosa di etereo, attrae invece l’obiettivo di Harry Gruyaert che si perde tra distese battute dal vento, cieli pesanti e una luce che ondeggia tra tenui pastelli e profondi blu malinconici.
Trent Parke pone al centro dei suoi lavori il paesaggio e le persone che lo abitano. Lungi dall’essere rappresentate come luoghi idilliaci, le sue distese di sabbia sono ambienti dai forti contrasti, ricchi di energia naturale. La forte tensione tra luce e buio rispecchia le correnti emotive della vita in spiaggia, donando alle fotografie un tocco cinematografico.
È la volta di due giovani fotografe. Se Olivia Arthur ha realizzato in India e a Mumbai opere fotografiche di grande impatto, esplorando spesso i temi dell’identità di genere e dell’incontro tra tradizione e modernità, Newsha Tavakolian trova nelle spiagge del Mar Caspio il luogo ideale per dare sfogo al suo approccio intimo e umanistico alla fotografia, cogliendo le tensioni tra modernità e tradizione, libertà e costrizione, vita pubblica e privata in un paese in bilico tra forze culturali contrastanti. Un’esplorazione vivida e talvolta umoristica della cultura balneare britannica domina le foto di Martin Parr, catturandone attimi di debolezza, goffaggine e assurdità. Parr trasforma la spiaggia in un palcoscenico dove si esagerano e allo stesso tempo si celebrano le idiosincrasie della vita quotidiana.
A completare l'esperienza di visita un’audioguida in italiano e in inglese, inclusa nel biglietto di ingresso, e un'accurata pubblicazione a cura di Silvana Editoriale.
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