Dal 12 luglio al 28 aprile nel museo romano
Il San Lorenzo di Donatello ospite di Palazzo Venezia
Donatello, San Lorenzo, verso il 1440, terracotta già dipinta. Parigi, collezione Peter e Kathleen Silverman
Samantha De Martin
11/07/2018
Roma - Finora era comparso solo raramente, in occasione di mostre temporanee, dopo aver trascorso diversi secoli nell’oblio. Riscoperto dalla critica soltanto nel 2003, con il suo ingresso nella collezione di Peter Silverman e Kathleen Onorato, il busto in terracotta di San Lorenzo, opera di Donatello, attualmente considerato una delle più serie e importanti acquisizioni al catalogo dell’artista, trascorrerà dodici mesi a Palazzo Venezia, per soddisfare gli occhi del grande pubblico.
A partire dal 12 luglio e fino al 28 aprile, l’opera, realizzata per il portale maggiore della Pieve di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo nel Mugello - sarà esposta in occasione dell' iniziativa promossa dal Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli, e inserita nell’ambito di Artcity Estate 2018.
La datazione del busto sembra aggirarsi intorno al 1440 e coincidere con gli anni in cui il più celebrato scultore fiorentino del quindicesimo secolo, divenuto uno degli alfieri del primo Rinascimento, realizzava il David in bronzo, poco prima del suo cruciale soggiorno a Padova.
All’interno del Museo Nazionale di Palazzo Venezia, l’opera dialogherà con autori come Pisanello, Benozzo Gozzoli, Mino da Fiesole, presenti nel regolare percorso di visita dell’edificio rinascimentale gestito dal Polo Museale del Lazio.
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A partire dal 12 luglio e fino al 28 aprile, l’opera, realizzata per il portale maggiore della Pieve di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo nel Mugello - sarà esposta in occasione dell' iniziativa promossa dal Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli, e inserita nell’ambito di Artcity Estate 2018.
La datazione del busto sembra aggirarsi intorno al 1440 e coincidere con gli anni in cui il più celebrato scultore fiorentino del quindicesimo secolo, divenuto uno degli alfieri del primo Rinascimento, realizzava il David in bronzo, poco prima del suo cruciale soggiorno a Padova.
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