Dal 29 settembre al 17 marzo
I capolavori pubblicitari della collezione Salce in mostra a Treviso
Paolo Federico Garretto, La nuova Lambretta, 1950-1955
Samantha De Martin
24/09/2018
Treviso - Bevande e detersivi in arrivo dall’America - per un “gran bucato a soli 70 lire” - ma anche le "mitiche" patatine Pai, la macchina per cucire Necchi, la nuova Lambretta. Sono i simboli del boom, i capolavori pubblicitari della Collezione Salce, che, dal secondo dopoguerra fino al 1962 raccontano lo straordinario momento storico della ricostruzione e della ripresa produttiva, anticipando il vero boom economico e demografico che esplose negli anni successivi.
Dal 28 settembre al 17 marzo 2019, la mostra dal titolo Verso il Boom! 1950 - 1962 conclude il ciclo delle Illustri persuasioni, il progetto espositivo, a cura di Marta Mazza, cui è stata affidata l’apertura al pubblico del Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso.
“Passata la guerra, un incontenibile entusiasmo progettuale si diffonde capillarmente nel Paese - commenta Marta Mazza, direttrice del Museo Nazionale Salce e curatrice della mostra -. E la pubblicità riflette e anticipa, sottolinea, enfatizza questo sentimento, vivendo un momento di straordinaria effervescenza”.
Autori già specializzati da tempo nella grafica illustrata, come il pubblicitario e pittore Marcello Dudovich, l’illustratore Gino Boccasile, il grafico Nico Edel, reiterano con caparbietà i fasti del cartellonismo delle origini o ne rinnovano radicalmente i modi. Il loro modus operandi attinge da una consapevolezza professionale esercitata nell’ambito di strategie che inseriscono il manifesto in promozioni pubblicitarie ad ampio spettro che imballano, etichettano, animano il prodotto.
Giovani come il design svizzero Max Huber o l’olandese Bob Noorda intercettano a Milano i fermenti generativi del migliore design e della più emancipata cultura d’impresa, disegnando immagini estremamente attuali.
E infine, nel generale innamoramento per l’America, spicca il caso tutto italiano del disegnatore e pubblicitario Armando Testa che, ispirato da Federico Seneca e alimentato da una grande cultura pittorica, si è rivelato capace “di ineguagliati traguardi di sintesi e di efficacia comunicativa”.
Alla mostra che, come anticipa il direttore del Polo Museale Venete, Daniele Ferrara, “ci introduce ai meandri più sorprendenti e meno conosciuti della Collezione Salce proponendone le creazioni più recenti” si affianca un percorso collegato al Treviso Comic Book Festival 2018. Si tratta della monografica di Riccardo Guasco - tra gli artisti contemporanei che meglio interpretano il manifesto illustrato - intitolata “Punt e a capo, Manifesti Sostenibili 100% Bio”, a cura di Nicola Ferrarese. Attraverso il confronto con i grandi del cartellonismo e della comunicazione, Guasco ha scelto di proporre otto suoi manifesti inediti, realizzati per l’occasione, sul tema della sostenibilità ambientale.
L’illustratore ridisegna uno stravolgimento simile a quello apportato nella vita degli italiani, dagli anni Cinquanta in poi, dai nuovi prodotti di consumo, svelandoci le pubblicità di nuovi e miracolosi oggetti immaginari, tutti rigorosamente sostenibili, tutti assolutamente bio: dal ristorante a impatto zero ai prodotti di cosmesi non testati su animali, dall’allevamento delle api da balcone alla casa intelligente.
Leggi anche:
• Verso il boom! 1950-1962
• Apre con la Belle Époque il museo italiano della pubblicità
Dal 28 settembre al 17 marzo 2019, la mostra dal titolo Verso il Boom! 1950 - 1962 conclude il ciclo delle Illustri persuasioni, il progetto espositivo, a cura di Marta Mazza, cui è stata affidata l’apertura al pubblico del Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso.
“Passata la guerra, un incontenibile entusiasmo progettuale si diffonde capillarmente nel Paese - commenta Marta Mazza, direttrice del Museo Nazionale Salce e curatrice della mostra -. E la pubblicità riflette e anticipa, sottolinea, enfatizza questo sentimento, vivendo un momento di straordinaria effervescenza”.
Autori già specializzati da tempo nella grafica illustrata, come il pubblicitario e pittore Marcello Dudovich, l’illustratore Gino Boccasile, il grafico Nico Edel, reiterano con caparbietà i fasti del cartellonismo delle origini o ne rinnovano radicalmente i modi. Il loro modus operandi attinge da una consapevolezza professionale esercitata nell’ambito di strategie che inseriscono il manifesto in promozioni pubblicitarie ad ampio spettro che imballano, etichettano, animano il prodotto.
Giovani come il design svizzero Max Huber o l’olandese Bob Noorda intercettano a Milano i fermenti generativi del migliore design e della più emancipata cultura d’impresa, disegnando immagini estremamente attuali.
E infine, nel generale innamoramento per l’America, spicca il caso tutto italiano del disegnatore e pubblicitario Armando Testa che, ispirato da Federico Seneca e alimentato da una grande cultura pittorica, si è rivelato capace “di ineguagliati traguardi di sintesi e di efficacia comunicativa”.
Alla mostra che, come anticipa il direttore del Polo Museale Venete, Daniele Ferrara, “ci introduce ai meandri più sorprendenti e meno conosciuti della Collezione Salce proponendone le creazioni più recenti” si affianca un percorso collegato al Treviso Comic Book Festival 2018. Si tratta della monografica di Riccardo Guasco - tra gli artisti contemporanei che meglio interpretano il manifesto illustrato - intitolata “Punt e a capo, Manifesti Sostenibili 100% Bio”, a cura di Nicola Ferrarese. Attraverso il confronto con i grandi del cartellonismo e della comunicazione, Guasco ha scelto di proporre otto suoi manifesti inediti, realizzati per l’occasione, sul tema della sostenibilità ambientale.
L’illustratore ridisegna uno stravolgimento simile a quello apportato nella vita degli italiani, dagli anni Cinquanta in poi, dai nuovi prodotti di consumo, svelandoci le pubblicità di nuovi e miracolosi oggetti immaginari, tutti rigorosamente sostenibili, tutti assolutamente bio: dal ristorante a impatto zero ai prodotti di cosmesi non testati su animali, dall’allevamento delle api da balcone alla casa intelligente.
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