Dal 23 marzo alla Gypsotheca di Possagno

Canova e la nascita della scultura moderna, racconto di un’opera che cambiò la storia

Antonio Canova, Teseo sul Minotauro, 1783. Foto Lino Zanesco I Courtesy Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno
 

Francesca Grego

20/03/2025

Treviso - Era il 1779 quando il giovane Antonio Canova ricevette in dono dall’ambasciatore veneto a Roma Girolamo Zulian un blocco di marmo da scolpire in libertà. Lo scultore ventiduenne scelse come soggetto la lotta di Teseo con il Minotauro, interpretando il mito greco in modo piuttosto originale per quei tempi. Invece che una concitata scena d’azione, come avrebbe prescritto la tradizione barocca ancora in voga, rappresentò la quiete dopo la vittoria: l’eroe seduto sul Minotauro in atto di trionfo, con la clava in mano e il mostro dal corpo umano e la testa di toro riverso a terra, esangue, in una posa innaturale. Il successo fu immediato: l’opera fu acquistata dal nobile viennese Joseph Johann Graf von Fries, che si fece subito ritrarre da Angelika Kauffmann con la scultura sullo sfondo, commissionandone un’incisione a Raffaello Morghen. Quello che i protagonisti di questa vicenda ancora non sapevano è che il gruppo di Teseo sul Minotauro - oggi conservato al Victoria and Albert Museum di Londra - avrebbe segnato uno spartiacque nella storia dell’arte, marcando il passaggio dal Barocco al Neoclassicismo. 


Antonio Canova, Erma di Teseo. Foto Lino Zanesco I Courtesy Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno

Lo scopriremo nei dettagli al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno (Treviso), dove una mostra dossier racconterà la genesi dell’opera e la sua influenza sugli sviluppi futuri della scultura. L’occasione è l’arrivo al museo del gesso della Testa di Teseo, in comodato gratuito da una collezione privata. Dal 23 marzo al 21 giugno 2025 la nuova acquisizione dialogherà con il primo modellino che l’artista realizzò come studio del gruppo scultoreo e con la versione finale in gesso dell’opera. A cura di Elena Catra, Canova e la nascita della scultura moderna. Teseo sul Minotauro prosegue presso la Casa Natale del maestro con le testimonianze della fortuna dell’opera: in mostra documenti originali e pubblicazioni storiche, accanto alle incisioni che ne diffusero l’immagine in Europa, in primis l’acquaforte Teseo sul Minotauro, commissionata a Raffaello Morghen dal primo proprietario della scultura.   

Intanto, non lontano da Possagno, un altro notevole appuntamento attende i fan dell'artista neoclassico. A Padova, presso il Museo Diocesano, la mostra Il Canova mai visto svela un marmo prima d’ora mai esposto al pubblico, occasione per un’indagine sui legami dell’artista con la città euganea. Si tratta del Vaso cinerario di Louise Diede zum Fürstenstein nata von Callenberg, originariamente collocato nel giardino della Chiesa degli Eremitani, da scoprire in dialogo con altre sculture padovane dell’artista, gessi provenienti dalla Gypsotheca di Possagno, ritratti e vedute inedite della città legate all’arte di Canova (in programma fino all'8 giugno).  


Antonio Canova, Teseo sul Minotauro, 1783. Foto Lino Zanesco I Courtesy Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno