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Venezia città d'arte anche a carnevale
Venezia, Ca’ Rezzonico, Museo del Settecento Veneziano |
Francesco Guardi, Il Ridotto di Palazzo Dandolo a San Moisé, 1740-1750 circa, olio su tela, 108x208 cm
Ludovica Sanfelice
01/02/2016
Venezia - Il volo dell’angelo che dal campanile di San Marco plana tra le braccia del Doge levando un boato tra la folla in maschera è il segnale che annuncia l’apertura del Carnevale, la spensierata kermesse che unisce la città Venezia in una giostra di eventi volti a valorizzare la tradizione, i costumi, il cibo, il teatro e l’arte di cui la città è culla e custode, attraverso un carnet di spettacoli, mostre e attività rivolte anche al pubblico dei più piccoli e costruite attorno al tema Creatum ovvero delle Arti e delle Tradizioni, scelto per l’edizione 2016.
A cominciare dalla Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE), promotrice di un programma ampio e variopinto come le gonne ricamate delle dame in maschera che si potranno ammirare a Palazzo Mocenigo - Centro Studio di Storia del Tessuto e del Costume dove domenica 7 febbraio alle 14:00 sarà di scena “Sotto il vestito... molto”, un percorso immersivo nelle procedure settecentesche della vestizione che coinvolgerà i partecipanti anche in un laboratorio (gratuito ma da prenotare) che tra stoffe, sagome di cartone, carta e forbici permetterà di proggettare il proprio costume.
Altro giro altra corsa a Ca’ Rezzonico - Museo del Settecento Veneziano che, nel quattrocentesimo anniversario della morte di William Shakespeare (1616), dal 4 all’8 febbraio e dal 12 al 14 febbraio grazie all’iniziativa "Women in Love" si trasformerà nel palcoscenico di una performance itinerante tra le sale dello storico palazzo. Qui lo spettatore verrà coinvolto in un’originale collage di situazioni legate alle avventure e ai tormenti amorosi di eroine shakespeariane come Ofelia, Lady Machbeth, Donna Capuleti di cui saranno svelano aspetti meno conosciuti e consueti.
Ricchissimo anche il menu della Casa di Carlo Goldoni dove venerdì 5 e lunedì 8 febbraio alle 12, alle 14 e alle 15 verranno rappresentati alcuni dei racconti contenuti nel “Lo cunto de li cunti”, libro di fiabe popolari di Giambattista Basile (1575-1632), famoso cantastorie di Piazza S. Marco e di Riva degli Schiavoni e fonte “immediata” della Fiaba teatrale del Gozzi da cui sarà estratta e proposta al pubblico “La favola dell’Orsa”.
Sempre a Casa Goldoni, martedì 9 febbraio dalle ore 14 alle ore 16, con “La maschera a casa...di Carlo”, il pubblico sarà invitato a scoprire l’“Arte dei Mascareri”, con il diretto coinvolgimento degli artigiani la cui storia da svelare è lunga e profondamente radicata nella città lagunare.
Alle performance pensate appositamente per il Carnevale, si intreccerà naturalmente il palinsesto di mostre in cartello in città. Dall’importante monografica “Gli Spendori del Rinascimento a Venezia. Schiavone tra Parmigianino, Tintoretto e Tiziano Venezia” al Museo Correr fino al 10 aprile, ad “Acqua e cibo a Venezia. Storie della Laguna e della Città Venezia”, aperta negli ambienti dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale fino al 14 febbraio, fino al grande omaggio ad Henriette Fortuny, "Ritratto di una musa". che nelle sale del Museo di Palazzo Fortuny attraversa la Belle Epoque e gli anni Venti del Novecento e giunge fino ai giorni nostri attraverso una linea di artiste donne.
Fino al 9 febbraio, anche la Fondazione Peggy Guggenheim, dove è in corso l’imperdibile temporanea “Postwar Era: una storia recente. Omaggi a Jack Tworkov e Claire Falkenstein”, si aprirà ai visitatori giunti in Laguna per il Carnevale con una serie di visite guidate in italiano e inglese comprese (senza prenotazione e sovrapprezzi) nel biglietto d’ingresso. E in linea con il tema carnescialesco, domenica 7 febbraio un laboratorio didattico gratuito accompagnerà bambini dai 4 ai 10 anni alla scoperta del vetro, produzione veneziana per eccellenza, che prevede anche un percorso tra le opere della collezione realizzate in questo materiale e un focus sulle creazioni di Claire Falkenstein.
E da casa di Peggy il tour si spinge fino al Padiglione Centrale dei Giardini dove fino al 7 febbraio sarà di scena il 7. Carnevale Internazionale dei Ragazzi della Biennaledi Venezia, dedicato alla formazione di una comunità per ragazzi attraverso laboratori e incontri che quest'anno avranno a tema filastrocche, ninne-nanne, scioglilingia, canzoncine ed espressioni provenienti dalla tradizione e dai ricordi d'infanzia.
A cominciare dalla Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE), promotrice di un programma ampio e variopinto come le gonne ricamate delle dame in maschera che si potranno ammirare a Palazzo Mocenigo - Centro Studio di Storia del Tessuto e del Costume dove domenica 7 febbraio alle 14:00 sarà di scena “Sotto il vestito... molto”, un percorso immersivo nelle procedure settecentesche della vestizione che coinvolgerà i partecipanti anche in un laboratorio (gratuito ma da prenotare) che tra stoffe, sagome di cartone, carta e forbici permetterà di proggettare il proprio costume.
Altro giro altra corsa a Ca’ Rezzonico - Museo del Settecento Veneziano che, nel quattrocentesimo anniversario della morte di William Shakespeare (1616), dal 4 all’8 febbraio e dal 12 al 14 febbraio grazie all’iniziativa "Women in Love" si trasformerà nel palcoscenico di una performance itinerante tra le sale dello storico palazzo. Qui lo spettatore verrà coinvolto in un’originale collage di situazioni legate alle avventure e ai tormenti amorosi di eroine shakespeariane come Ofelia, Lady Machbeth, Donna Capuleti di cui saranno svelano aspetti meno conosciuti e consueti.
Ricchissimo anche il menu della Casa di Carlo Goldoni dove venerdì 5 e lunedì 8 febbraio alle 12, alle 14 e alle 15 verranno rappresentati alcuni dei racconti contenuti nel “Lo cunto de li cunti”, libro di fiabe popolari di Giambattista Basile (1575-1632), famoso cantastorie di Piazza S. Marco e di Riva degli Schiavoni e fonte “immediata” della Fiaba teatrale del Gozzi da cui sarà estratta e proposta al pubblico “La favola dell’Orsa”.
Sempre a Casa Goldoni, martedì 9 febbraio dalle ore 14 alle ore 16, con “La maschera a casa...di Carlo”, il pubblico sarà invitato a scoprire l’“Arte dei Mascareri”, con il diretto coinvolgimento degli artigiani la cui storia da svelare è lunga e profondamente radicata nella città lagunare.
Alle performance pensate appositamente per il Carnevale, si intreccerà naturalmente il palinsesto di mostre in cartello in città. Dall’importante monografica “Gli Spendori del Rinascimento a Venezia. Schiavone tra Parmigianino, Tintoretto e Tiziano Venezia” al Museo Correr fino al 10 aprile, ad “Acqua e cibo a Venezia. Storie della Laguna e della Città Venezia”, aperta negli ambienti dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale fino al 14 febbraio, fino al grande omaggio ad Henriette Fortuny, "Ritratto di una musa". che nelle sale del Museo di Palazzo Fortuny attraversa la Belle Epoque e gli anni Venti del Novecento e giunge fino ai giorni nostri attraverso una linea di artiste donne.
Fino al 9 febbraio, anche la Fondazione Peggy Guggenheim, dove è in corso l’imperdibile temporanea “Postwar Era: una storia recente. Omaggi a Jack Tworkov e Claire Falkenstein”, si aprirà ai visitatori giunti in Laguna per il Carnevale con una serie di visite guidate in italiano e inglese comprese (senza prenotazione e sovrapprezzi) nel biglietto d’ingresso. E in linea con il tema carnescialesco, domenica 7 febbraio un laboratorio didattico gratuito accompagnerà bambini dai 4 ai 10 anni alla scoperta del vetro, produzione veneziana per eccellenza, che prevede anche un percorso tra le opere della collezione realizzate in questo materiale e un focus sulle creazioni di Claire Falkenstein.
E da casa di Peggy il tour si spinge fino al Padiglione Centrale dei Giardini dove fino al 7 febbraio sarà di scena il 7. Carnevale Internazionale dei Ragazzi della Biennaledi Venezia, dedicato alla formazione di una comunità per ragazzi attraverso laboratori e incontri che quest'anno avranno a tema filastrocche, ninne-nanne, scioglilingia, canzoncine ed espressioni provenienti dalla tradizione e dai ricordi d'infanzia.
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