ASYMPTOTE

Courtesy of© Asymptote Architecture | Guggenheim Virtual Museum
 

05/04/2001

Al 561 Broadway di New York c’è lo studio “Asymptote Architecture” che dal 1989 conduce progetti e ricerche di design e architettura diretti da Hani Rashid e Lise Anne Couture. Il filo conduttore dei lavori dell’Asymptote può individuarsi come il problema dello spazio nell’epoca della rivoluzione digitale. La strategia adottata è quella di un’architettura sperimentale, anticipatoria e per questo non perfezionista, "lo spazio scucito di una nuova architettura derivante dall’incertezza e dal delirio, criticamente tratta dai vari aspetti della cultura contemporanea", sostiene Rashid. Non più uno spazio statico, ma una fluidità continua che bene si adatta alla corrente di informazioni circolanti nell’era elettronica. Secondo Rashid spazio reale e spazio virtuale differiscono solo per grado di comunicazione e di informazione. L’attenzione dello studio Asymptote quindi, si rivolge al mondo contemporaneo e alle trasformazioni dell’architettura sotto gli effetti delle nuove tecnologie. La linea progettuale di Asymptote passa attraverso sperimentazioni spaziali e installazioni rivolte alla costruzione di un design urbano, fino ad arrivare ad ambienti e architetture in realtà virtuale. Oltre al GVM, un altro lavoro importante in corso è il Technology museum di Kyoto, in Giappone, mentre tra quelli realizzati, il “3-D Trading Floor” per il New York Stock Exchange di Wall Street, il primo ambiente in realtà virtuale operativo nel mondo della borsa allocato nell’ ”Advanced Trading Floor Operations Center” anch’esso progettato dallo studio newyorkese, come spazio fisico ultratecnologico dove affluiscono tutti i dati degli scambi, comandato da 6 potenti workstations Silicon Graphics. Molto interessante anche l’ampia struttura che ospita il festival di teatro ad Aarhus in Danimarca, ma commissioni sono arrivate da tutto il mondo (tra le altre il Moma di New York) e lavori di Asymptote sono stati esposti alla Biennale di Venezia del 2000.