Leonardo da Vinci. Sulle tracce della Battaglia di Anghiari

Tavola Doria, Recentemente attribuita a Francesco Morandini detto “il Poppi”

DAL 23/02/2019 AL 12/01/2020

Firenze

LUOGO: Firenze - Piazza della Signoria | Museo Museo di Palazzo Vecchio

ENTI PROMOTORI:

Comune di Firenze, Musei Civici Fiorentini, Leonardo 1519-2019, Regione Toscana

ORARI: Salone dei Cinquecento Quartiere di Eleonora: Ott - Mar tutti i giorni 9 - 19 / Gio 9 - 14 | Apr - Set tutti i giorni 9 - 23 / Gio 9 - 14 | Mezzanino - Donazione Loeser (non accessibile per i visitatori con disabilità locomotoria): Gen - Dic tutti i giorni 9 - 19 | Gio 9 - 14

COSTO DEL BIGLIETTO: Intero 16.50 € | Ridotto 13.20 €

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 055 2768325

SITO UFFICIALE: http://museicivicifiorentini.comune.fi.it/palazzovecchio/visitamuseo/

ARTISTI: Leonardo da Vinci

PROMOTORI: Comune di Firenze, Musei Civici Fiorentini, Leonardo 1519-2019, Regione Toscana


La Battaglia di Anghiari
La Battaglia di Anghiari è la più celebre opera incompiuta di Leonardo. Lodata dai contemporanei e copiata da un’intera generazione di artisti, avrebbe dovuto decorare una parete della grande aula di Palazzo Vecchio che all’epoca ospitava le riunioni del Consiglio Maggiore della Repubblica di Firenze, oggi conosciuta come Salone dei Cinquecento. Leonardo ricevette l’incarico dalla Signoria di Firenze, retta dal Gonfaloniere Pier Soderini, nel 1503. Per molti mesi studiò come rappresentare quella battaglia vinta dai fiorentini contro i milanesi nel 1440, realizzando diversi disegni e uno o più cartoni preparatori. Nel frattempo la Signoria aveva incaricato Michelangelo Buonarroti di rappresentare nella stessa sala una seconda battaglia, vinta dai fiorentini contro i pisani a Cascina nel 1364. Nel 1505 Leonardo cominciò finalmente a dipingere sulla parete della sala la scena della Battaglia di Anghiarinota come Lotta per lo stendardo, ma il lavoro fu presto interrotto perché, a causa di un difetto della tecnica sperimentale da lui utilizzata, la pittura non si asciugava. Il maestro abbandonò l’impresa, per trasferirsi a Milano al servizio di Charles d’Amboise e i resti della sua pittura non finita andarono perduti nelle successive trasformazioni della sala.
Le repliche antiche dell’opera, tratte dal suo cartone preparatorio o dal lacerto di pittura, e le altre testimonianze che ne hanno tramandato la memoria, tra mito e storia, hanno sempre suscitato grande interesse, per la straordinaria potenza espressiva del modo nuovo e originale di concepire la rappresentazione di una battaglia di cui Leonardo diede prova in quel suo capolavoro incompiuto.

Itinerario di visita

Nel quinto centenario della morte di Leonardo, il Museo di Palazzo Vecchio celebra la Battaglia di Anghiari con un itinerario dedicato a ripercorrerne la storia attraverso le varie testimonianze della vicenda che si conservano al suo interno, accompagnate per l’occasione da speciali apparati di approfondimento tematico.
L’itinerario comincia nella zona del Salone dei Cinquecento dove si sono concentrate, negli ultimi anni, le ricerche di eventuali tracce residue della pittura di Leonardo, sotto l’affresco di Vasari rappresentante la Battaglia di Marciano. Qui un video racconta la storia della Battaglia di Anghiaricon immagini e con modelli tridimensionali dell’aspetto che la sala presentava ai tempi di Leonardo e delle sue successive trasformazioni, appositamente realizzati, con rigore scientifico, sulla base dei più recenti studi.
Da qui si passa alla parete opposta, per scoprire le reminescenze dell’opera di Leonardo che si celano nell’affresco di Vasari rappresentante la Rotta dei Pisani a Torre San Vincenzo. L’itinerario prosegue al piano superiore, che ospita, nel Quartiere di Eleonora, una delle copie antiche della Battaglia di Anghiari più vicine all’originale. Si conclude nel Mezzanino, dove si trovano, nelle sale della Donazione Loeser, un raro bozzetto su embrice della scena centrale della Rotta dei Pisani a Torre San Vincenzo e due note Zuffe in terracotta della bottega del Rustici testimoni dell’eccezionale risonanza che l’opera non finita del maestro ebbe presso i suoi contemporanei.

Salone dei Cinquecento
Battaglia di Marciano
Giorgio Vasari e aiuti


Salone dei Cinquecento
Rotta dei Pisani a Torre San Vincenzo
Giorgio Vasari e aiuti


Quartiere di Eleonora / Sala di Ester
Copia della Battaglia di Anghiari
Pittore anonimo

Mezzanino / Donazione Loeser

Bozzetto della Rotta dei Pisani a Torre San Vincenzo Giovan Battista Naldini

Mezzanino / Donazione Loeser Zuffe di cavalieri e fanti
Bottega di Giovanfrancesco Rustici

CAPOLAVORI


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