L’estate sta finendo

L’estate sta finendo, Mostra personale di Piotr Hanzelewicz e Matteo Ludovico, Varco Labile, L'Aquila

 

Dal 18 Settembre 2020 al 20 Settembre 2020

L'Aquila

Luogo: VarcoLabile

Indirizzo: via G. Verdi 6/8

Orari: dalle ore 02.00 all’alba

E-Mail info: info@varcolabile.it

Sito ufficiale: http://www.varcolabile.it/eventi/lestate-sta-finendo/



Venerdì 18 settembre, inaugurerà dalle ore 02:00 presso VarcoLabile sito in via G. Verdi 6/8, L'Aquila, “L’estate sta finendo”, mostra personale dei due artisti Piotr Hanzelewicz e Matteo Ludovico, con la partecipazione di Christian Ciampoli e Edoardo Gaudieri, i testi critici di Daniele Poccia e Matteo Di Cintio.
 
Estratto dal testo critico di Daniele Poccia:
“L’estate di cui si celebra la fine è un’estate durata quarant’anni – quelli, esattamente, passati dal 1980 ad oggi. […] Il 2020 è stato l’anno in cui un’estate apparentemente destinata a durare per sempre si è infine conclusa, lasciandoci sul ciglio di un’ultima, malinconica festa in spiaggia o sul prato cosparso di rifiuti dell’ennesima scampagnata ferragostana, prima di una tempesta che, invece, potrebbe seriamente non finire mai più.
[…] La mostra ci permette di sostare ancora qualche giorno – e anzi, qualche notte, nelle ore che precedono l’alba, ovvero, il risveglio – nell’interregno di leggerezza che quest’estate 2020 ha regalato, almeno in Italia, a un’umanità ormai sull’orlo di una catastrofe sempre più conclamata. […] Concedendoci ancora un pezzettino di questa assurda sospensione del tempo ordinario, l’opera-ambiente che visitiamo ci permette di recuperare un po’ di consapevolezza, non foss’altro perché quell’estate di cui abbiamo usufruito come di un supplemento insperato ci è mostrata antifrasticamente come qualcosa che si sta ormai del tutto consumando”.

Estratto dal testo critico di Matteo Di Cintio:
“I Righeira hanno ben compreso che non è l’estate a far suonare il jukebox ma viceversa. La canzone modella, cristallizza i caratteri tipici dell’estate. In effetti [...] anche la stagione estiva, come la pop music, manca di una totalità, di una struttura che la contenga e la definisca al tempo stesso. L’estate è un’astrazione; come la canzone, si frammentizza in una varietà di dettagli, abitudinari e facilmente sostituibili. Gli ombrelloni, gli stabilimenti, la spiaggia, il mare, le ferie sono come dei chorus, dei break, delle ritmiche: possono cambiare i propri colori, le proprie posizioni, le proprie affluenze, le proprie posticipazioni, ma sono lì ad intessere una trama che non esiste, se non nell’idea di un cambiamento climatico che fa presto ad esaurirsi, che 'sta finendo' già dall’inizio”.
 
“L’estate sta finendo” è la sesta mostra organizzata dopo la riapertura post covid, negli spazi di VarcoLabile, grazie anche alla sponsorizzazione tecnica di Concrete Pottery Studio.
 
Piotr Hanzelewicz, (Polonia, 1978) vive in Italia. Ha fatto esperienze diverse fra loro, studi, lavori. Ama il termine cosa/cose. Non ha un approccio scientifico ma si attesta su una curiosità utile a creare collegamenti tra discipline diverse, talvolta lontane fra loro. Questa è la griglia di partenza. Poi c'è tutto il resto, insomma, poi ci sono le cose.
Nota curiosa: è nato lo stesso giorno in cui è morto Paolo VI, pertanto non è sbagliato affermare che uno come Piotr Hanzelewicz nasce ogni morte di papa.
 
Matteo Ludovico, nato nell'83 è docente dell'Accademia di Belle Arti di L'Aquila. Diplomato in arti visive unisce alla prassi scultorea della propria formazione l'interesse maturato per le tecnologie analogiche e digitali.
 
Christian Ciampoli, la recente ricerca degli ultimi anni è incentrata sul concetto di sopravvivenza, legata alle origini dell’alimento e alle tracce di un ipotetico consumo, cercando di direzionare i propri lavori su tematiche e concetti legati alla produzione del pane, all’agricoltura e alla trasformazione del cibo dal punto di vista sociale e della memoria. Nel 2015 lavora come cuoco in Austria, Olanda e Belgio. Dal 2016 è direttore artistico della galleria indipendente 16 Civico a Pescara.
 
Edoardo Gaudieri, vive e lavora a L'Aquila, dove unisce alla sua attività di scenografo/tecnico e decoratore, sperimentazioni in vari campi artistici, dalla pratica della pittura (in cui vengono rielaborati temi e forme del paesaggio urbano) a lavori di approccio multimediale dove, attraverso tecniche elettroniche di glitch e databend, video e audio vengono manipolati e ricombinati in una riflessione in progress sul nostro rapporto con gli schermi e la comunicazione.

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