Il grande ritorno di Kate e Leo

 

30/01/2009

Undici anni fa hanno riempito le sale di tutto il mondo: la gente arrivava da ogni dove pur di avere un posto anche in piccionaia ed assistere ad una delle più grandi love story messa su pellicola. Oggi è diverso… anzi, il concetto è molto semplice: scordatevi Jack e Rose di “Titanic”.

Questi sono i Wheeler di Revolutionary Road o se preferite (come si dice anche nel film) i Revolutionary di Wheeler Road, una coppia di sposi decisa ad affrontare controcorrente le regole imposte dalla società. Ne pagheranno il prezzo e, passo dopo passo, assisteremo al loro distacco. Kate Winslet e Leonardo DiCaprio sono cresciuti, sono cambiati e sono più bravi di prima. Non hanno dimenticato il successo avuto col film di James Cameron e hanno cercato con grande fatica di gestirlo, riuscendo a schivare il sistema dello showbusiness di Hollywood. L’uomo che li ha riuniti è stato l’inglese Sam Mendes (nella vita marito della Winslet), già regista di “American Beauty” e “Era mio padre”. E senza dubbio “Revolutionary Road” è il suo film migliore.

E’ stata proprio Kate a suggerirmi il film – racconta Mendes – Più ne parlavamo, più il progetto prendeva corpo. Quando ho letto il libro, mi sono reso conto che sarebbe potuto essere un film bellissimo, emozionante e moderno. È una storia saggia e profonda e sono felice che finalmente potrà essere conosciuta da un pubblico più ampio”. Il libro in questione è l’omonimo romanzo che Richard Yates pubblicò nel 1961 (e quello fu il suo esordio nel mondo della letteratura). L’opera di Yates fu acclamata da celebri scrittori come Tennessee Williams che definì il romanzo: “intenso, immediato, brillante e vivo”. Si tratta di un libro che pone questioni eterne, delle quali forse non vogliamo nemmeno conoscere le risposte, perché troppo dolorose. “Ho visto nella storia la possibilità di raccontare un matrimonio in tutti i suoi risvolti e di mettere in scena le emozioni più vere – continua Mendes – Non l'ho mai considerata una storia tetra, trabocca dell’umorismo, dell’eccentricità e dell’originalità di Yates e non si può fare a meno di amare i suoi personaggi. È un libro ricco di dettagli sugli esseri umani – sia negativi che meravigliosi – e questo era quello che volevo mostrare sullo schermo”.
 
Le interpretazioni dei due attori hanno ricevuto le migliori critiche in tutto il mondo: “La Winslet e DiCaprio ne hanno fatta di strada dal 1997 – scrive Claudia Puig su USA Today Sono diventati veri attori consumati”. Kenneth Turan del Los Angeles Times sostiene che: “Con la sua grande faccia, che è incerta e spaventata, DiCaprio riesce a impersonare perfettamente un sognatore che non ha più sogni”. E sulla Winslet, Turan continua: “Solo una pietra, francamente, non rimarrebbe catturata dall’onestà e dall’intensità della prova dell’attrice, che si lancia senza paura in un vortice di lacerazione emotiva. Il risultato toglie il fiato”.

Kate è la migliore attrice della sua generazione – sostiene DiCaprio – Non vedevo l’ora di tornare a recitare con lei. E rispetto a 11 anni fa, oggi siamo entrambi in grado di controllare meglio le nostre carriere e di influenzare i film che facciamo. Detesto dire che siamo più maturi, ma è vero”. “Siamo più vecchi – continua la Winslet – e abbiamo imparato il mestiere sul campo. Io e Leo condividiamo lo stesso senso dell’umorismo e la stessa etica del lavoro: siamo molto metodici e diligenti, ma anche – quando c’è bisogno – disposti a mandare all’aria tutta la preparazione ed essere completamente spontanei”.

Revolutionary Road”, di sicuro il miglior film di questo inizio 2009, vi aspetta nelle sale distribuito dalla Universal Pictures.

Potete continuare a leggere il nostro speciale su Film.it:
Revolutionary Road - La recensione del film
Come hai detto che si chiama? Michael Shannon
Storie di crisi matrimoniale sul grande schermo - I titoli più importanti

 


COMMENTI
 
LA MAPPA
  NOTIZIE