Dall’11 giugno al 9 gennaio nella cornice del Parco Archeologico
Vezzoli e gli antichi romani: un incontro inedito da scoprire a Brescia
L'area archeologica di Brixia Romana vista dell'alto I Photo Brescia Musei
Francesca Grego
03/06/2021
Brescia - L’antica Brixia diventa un palcoscenico contemporaneo: dal prossimo 11 giugno al 9 gennaio 2022 il Parco Archeologico di Brescia Romana ospiterà gli interventi di Francesco Vezzoli, tra gli artisti italiani attualmente più apprezzati nel panorama internazionale. Dalla celebre Vittoria Alata, fresca di restauro e valorizzata da un nuovo, scenografico allestimento d’autore, alla terrazza del Capitolium e all’antico Teatro, le testimonianze del passato romano e longobardo dialogheranno con otto sculture contemporanee, accompagnando i visitatori in un percorso di oltre mille anni nella storia dell’arte e dell’architettura. Anche il Museo di Santa Giulia, custode dei gioielli della città, si apre al nuovo, offrendo alla mostra spazi storici e ricchi di fascino come la Basilica di San Salvatore e le Domus dell’Ortaglia.
Francesco Vezzoli, PORTRAIT OF SOPHIA LOREN AS THE MUSE OF ANTIQUITY (AFTER GIORGIO DE CHIRICO), 2011, cm. 190 x 58,5 x 58,5 I Ph. Luca Meneghel (© Francesco Vezzoli)
Sono ancora top secret i lavori scelti da Vezzoli per l’occasione, a eccezione di uno speciale ritratto di Sophia Loren ispirato alle muse classiche. C'è grande attesa, invece, per la Nike Metafisica (2019), l'omaggio a Giorgio De Chirico che dopo la mostra entrerà a far parte delle collezioni del Comune di Brescia gestite da Fondazione Brescia Musei. Le altre opere, fanno sapere gli organizzatori, sono state create dall’artista seguendo l’ispirazione del mondo antico o rielaborando sculture di epoche lontane. Talento eclettico, Vezzoli mescola da sempre antico e moderno, cultura alta e immaginario pop, intrecciando suggestioni, idee e linguaggi eterogenei. A Brescia esporrà per la prima volta i suoi lavori in un contesto storico, misurandosi con le vestigia di una delle aree romane più ricche dell’Italia settentrionale e riportandole a nuova vita.
Francesco Vezzoli, Autoritratto 2019 I Foto Francesco Vezzoli I Courtesy Fondazione Brescia Musei
In realtà, ancor prima di inaugurare, Palcoscenici Archeologici. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli ha già fatto ampiamente parlare di sé: nel 2019 si è aggiudicata il bando della settima edizione di Italian Council, programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, “per la qualità creativa e per la capacità di far risuonare l’arte contemporanea con l’archeologia e l’arte antica in maniera coerente e armoniosa”.
Non a caso, un ciclo di eventi approfondirà il tema durante tutta la durata della mostra, anche grazie alle partnership attivate dai Musei di Brescia con importanti istituzioni nazionali: il primo sarà un talk sui rapporti tra arte contemporanea e archeologia e avrà come teatro il MAXXI di Roma.
Pensato per festeggiare il ritorno a Brescia dell’iconica Vittoria Alata, il progetto Palcoscenici Archeologici fa parte di un ricco calendario di iniziative. Quest’estate affiancherà il Brescia Photo Festival, inaugurato l’8 maggio e pronto ad animare la città fino al 17 ottobre con quasi 30 mostre.
La Vittoria Alata nel nuovo allestimento | Foto: © Alessandra Chemollo | Courtesy Brescia Musei
Leggi anche:
• La Vittoria Alata. Storia del capolavoro che stregò D'Annunzio e Napoleone
• Il Brescia Photo Festival apre con Alfred Seiland
• Sulle ali della Vittoria: a Brescia il futuro è nel segno dell'archeologia
Francesco Vezzoli, PORTRAIT OF SOPHIA LOREN AS THE MUSE OF ANTIQUITY (AFTER GIORGIO DE CHIRICO), 2011, cm. 190 x 58,5 x 58,5 I Ph. Luca Meneghel (© Francesco Vezzoli)
Sono ancora top secret i lavori scelti da Vezzoli per l’occasione, a eccezione di uno speciale ritratto di Sophia Loren ispirato alle muse classiche. C'è grande attesa, invece, per la Nike Metafisica (2019), l'omaggio a Giorgio De Chirico che dopo la mostra entrerà a far parte delle collezioni del Comune di Brescia gestite da Fondazione Brescia Musei. Le altre opere, fanno sapere gli organizzatori, sono state create dall’artista seguendo l’ispirazione del mondo antico o rielaborando sculture di epoche lontane. Talento eclettico, Vezzoli mescola da sempre antico e moderno, cultura alta e immaginario pop, intrecciando suggestioni, idee e linguaggi eterogenei. A Brescia esporrà per la prima volta i suoi lavori in un contesto storico, misurandosi con le vestigia di una delle aree romane più ricche dell’Italia settentrionale e riportandole a nuova vita.
Francesco Vezzoli, Autoritratto 2019 I Foto Francesco Vezzoli I Courtesy Fondazione Brescia Musei
In realtà, ancor prima di inaugurare, Palcoscenici Archeologici. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli ha già fatto ampiamente parlare di sé: nel 2019 si è aggiudicata il bando della settima edizione di Italian Council, programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, “per la qualità creativa e per la capacità di far risuonare l’arte contemporanea con l’archeologia e l’arte antica in maniera coerente e armoniosa”.
Non a caso, un ciclo di eventi approfondirà il tema durante tutta la durata della mostra, anche grazie alle partnership attivate dai Musei di Brescia con importanti istituzioni nazionali: il primo sarà un talk sui rapporti tra arte contemporanea e archeologia e avrà come teatro il MAXXI di Roma.
Pensato per festeggiare il ritorno a Brescia dell’iconica Vittoria Alata, il progetto Palcoscenici Archeologici fa parte di un ricco calendario di iniziative. Quest’estate affiancherà il Brescia Photo Festival, inaugurato l’8 maggio e pronto ad animare la città fino al 17 ottobre con quasi 30 mostre.
La Vittoria Alata nel nuovo allestimento | Foto: © Alessandra Chemollo | Courtesy Brescia Musei
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