Helena Hladilova. In collaborazione con Namsal Siedlecki
Dal 25 Aprile 2013 al 09 Giugno 2013
Torino
Luogo: Museo Diffuso della Resistenza
Indirizzo: corso Valdocco 4/A
Enti promotori:
- GAM
- Consiglio Regionale del Piemonte
Telefono per informazioni: +39 011 4361433/ 011 4420780
E-Mail info: info@museodiffusotorino.it
Sito ufficiale: http://www.museodiffusotorino.it/focus_evento.aspx?id=1014
La riflessione sul tema delle radici della democrazia compiuta da Helena Hladilova e Namsal Siedlecki trae ispirazione da Atene, la città in cui si sperimentò per la prima volta un governo di tipo democratico. Se l’Italia contemporanea è retta da una democrazia indiretta (con il governo esercitato da rappresentanti eletti), l’antica Atene era regolata da una democrazia diretta, in cui il potere era esercitato direttamente dai cittadini. Estratti a sorte, gli Ateniesi aventi diritto (pari a un quarto della popolazione maschile, con l’esclusione di donne, schiavi e stranieri) erano chiamati all’amministrazione della cosa pubblica. Hladilova e Siedlecki guardano a questo modello – basato sulla casualità dell’elezione – per ripensare alcuni meccanismi che regolano la democrazia rappresentativa italiana il cui funzionamento versa in una profonda crisi. In tempi recenti, questa modalità di governo è stata definita da John Burnheim ‘demarchia’ e l’argomento di una adozione parziale in Italia di parte di questo modello è stato oggetto di uno studio dell’Università di Catania che ne ha sottolineato i possibili benefici sul sistema attuale.
La scultura costruita da Hladilova e Siedlecki con tubi arancioni – solitamente utilizzati per proteggere i cavi nelle costruzioni – si richiama al meccanismo con il quale in passato si usava estrarre manualmente numeri o biglietti, sostituito in questo caso da un labirinto di cunicoli. A un'unica entrata corrispondono dieci uscite possibili che rimandano metaforicamente ai percorsi talvolta tortuosi e casuali, complicati o brevi attraverso cui si può formare una democrazia.
Opera in mostra:
Helena Hladilova Con Namsal Siedlecki On one's own, 2013 Tubi di plastica 150X200x200cm
Helena Hladilova
Nata a Krom??íž, Repubblica Ceca, nel 1983, Helena Hladilova vive e lavora a Torino. Si forma alla Facoltà di Belle Arti dell'Università VUT, Brno; all'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, e all'Accademia di Belle Arti di Carrara. Dal 2008 è co-fondatore e co-curatore dello spazio espositivo GUM studio a Torino. Ha tenuto personali come NaCI, L'a projectspace, insieme con Namsal Siedlecki, Palermo, 2012; Barega, Giuseppe Frau Gallery, Gonnesa 2012; m.odla gallery, Prague, 2012. Nel 2012 ha esposto nelle mostre collettive: RECORD, Fondazione Bevilacqua la Masa, Piazza San Marco, Venezia; Sotto la Strada, la Spiaggia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; III Moscow International Biennale for Young Art, Mosca; Carte Blanche#6, UniCredit Studio, Milano; Madeinfilandia, Pieve a Presciano; Roma supporta Cripta 747, Fondazione Pastificio Cerere, Roma. Ha partecipato all'Advanced Course in Visual Arts, Fondazione Antonio Ratti, Como e Fondazione Spinola Banna per l'arte, Workshop breve, Poirino. Nel 2013 sarà in residenza all’ Art Quarter Budapest, Budapest.
La scultura costruita da Hladilova e Siedlecki con tubi arancioni – solitamente utilizzati per proteggere i cavi nelle costruzioni – si richiama al meccanismo con il quale in passato si usava estrarre manualmente numeri o biglietti, sostituito in questo caso da un labirinto di cunicoli. A un'unica entrata corrispondono dieci uscite possibili che rimandano metaforicamente ai percorsi talvolta tortuosi e casuali, complicati o brevi attraverso cui si può formare una democrazia.
Opera in mostra:
Helena Hladilova Con Namsal Siedlecki On one's own, 2013 Tubi di plastica 150X200x200cm
Helena Hladilova
Nata a Krom??íž, Repubblica Ceca, nel 1983, Helena Hladilova vive e lavora a Torino. Si forma alla Facoltà di Belle Arti dell'Università VUT, Brno; all'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, e all'Accademia di Belle Arti di Carrara. Dal 2008 è co-fondatore e co-curatore dello spazio espositivo GUM studio a Torino. Ha tenuto personali come NaCI, L'a projectspace, insieme con Namsal Siedlecki, Palermo, 2012; Barega, Giuseppe Frau Gallery, Gonnesa 2012; m.odla gallery, Prague, 2012. Nel 2012 ha esposto nelle mostre collettive: RECORD, Fondazione Bevilacqua la Masa, Piazza San Marco, Venezia; Sotto la Strada, la Spiaggia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; III Moscow International Biennale for Young Art, Mosca; Carte Blanche#6, UniCredit Studio, Milano; Madeinfilandia, Pieve a Presciano; Roma supporta Cripta 747, Fondazione Pastificio Cerere, Roma. Ha partecipato all'Advanced Course in Visual Arts, Fondazione Antonio Ratti, Como e Fondazione Spinola Banna per l'arte, Workshop breve, Poirino. Nel 2013 sarà in residenza all’ Art Quarter Budapest, Budapest.
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