dal 14 ottobre al 28 gennaio
A Milano la favola a colori di Chagall
Marc Chagall, La passeggiata, 1917‐1918, Olio su tela, 163 x 169 cm State Russian Museum, San Pietroburgo. © 2017. Foto Scala, Firenze © Chagall ® by SIAE 2017
Samantha De Martin
13/10/2017
Milano - Colore e meraviglia. È questa la sensazione che avvolge il visitatore rapito dai sogni a colori di Marc Chagall, che prendono forma tra le tele e i collages, dentro i mosaici, la Bibbia, il circo e le vetrate frutto del genio di questo illustratore di fiabe un po’ sognatore.
Una grande mostra spettacolo al Museo della Permanente, dal 14 ottobre al 28 gennaio, imbastisce un percorso che ha tutti gli elementi per sorprendere ed emozionare. Primo tra tutti il titolo, Sogno di una notte d'estate, ripreso da un’opera, conservata al Museo di Grenoble, ispirata al sogno di William Shakespeare, e poi, ma non ultimo, quel connubio speciale che unisce l’alta tecnologia all’artigianalità italiana.
Un viaggio in dodici tappe - che ripercorrono i momenti dell'itinerario artistico e biografico dell’artista bielorusso - conduce il visitatore dal piccolo villaggio natale di Vitebsk - dove, scriveva Chagall, «se fossi rimasto mi sarei coperto di peli di muschio» - alla poesia, all’esperienza della guerra e dell’Opéra Garnier, in quel mondo, insomma, ricco di sfaccettature e fonti di ispirazione che ne cararatterizzarono la vita.
Il talento di questo genio dell’onirico, autore di coppie di innamorati, case di legno, uomini fluttuanti sui tetti, immersi in un linguaggio surreale eppur carico di rimandi alla realtà, emerge quasi sedotto dall’armonia della colonna sonora a cura del compositore Luca Longobardi e della regia allestita da Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi.
Reduce da uno straordinario successo in Francia - unico paese nel quale è stato realizzato prima d'ora questo progetto - dove ha registrato oltre 500mila visitatori, l’omaggio italiano all’artista d’origine ebraica, che seppe incantare il pubblico con il brillante ottimismo trasmesso attraverso le sue tele, si preannuncia come un inedito sogno a occhi aperti, «un percorso capace di trasmettere emozioni uniche tramite un connubio d’arte che unisce magicamente musica e pittura» come afferma il presidente del Museo della Permanente, Emanuele Fiano.
Tra le opere in mostra, provenienti, in buona parte, dal Musée national Marc Chagall di Nizza, ma anche dallo State Russian Museum di San Pietroburgo e dal Musée d’Art et d’Histoire du Judaїsme, la celebre Passeggiata del pittore con la sua amata Bella, Gli amanti in verde, La danza.
Lirismo, poesia, temi universali legati all’amore, alla famiglia, alle sue radici umane e artistiche. C’è davvero tutto in questa esposizione - sponsorizzata da Generali Italia grazie al programma Valore Cultura finalizzato ad avvicinare famiglie e giovani all’arte attraverso un programma di laboratori per bambini e scuole - che illustra a 360 gradi l’anima del pittore capace di raccontare coinvolgendo i sensi e l’immaginazione dello spettatore.
A sorprendere ulteriormente il pubblico, al termine della mostra spettacolo, ci sarà, fulmen in clausula, una sorpresa speciale. Il contenuto è meglio lasciarlo top secret, ma l’esperienza sarà senza dubbio un invito a sognare a occhi aperti, a lasciare che la fantasia volteggi, leggera, un po’ come i protagonisti delle tele di Chagall, in quelle visioni oniriche e fantastiche delle quali, in fondo, ci sentiamo tutti un po’ protagonisti.
Leggi anche:
• Chagall. Sogno di una notte d'estate
• Il sogno di Chagall in una mostra spettacolo
• Marc Chagall in Italia. Dove si trovano le sue opere
Una grande mostra spettacolo al Museo della Permanente, dal 14 ottobre al 28 gennaio, imbastisce un percorso che ha tutti gli elementi per sorprendere ed emozionare. Primo tra tutti il titolo, Sogno di una notte d'estate, ripreso da un’opera, conservata al Museo di Grenoble, ispirata al sogno di William Shakespeare, e poi, ma non ultimo, quel connubio speciale che unisce l’alta tecnologia all’artigianalità italiana.
Un viaggio in dodici tappe - che ripercorrono i momenti dell'itinerario artistico e biografico dell’artista bielorusso - conduce il visitatore dal piccolo villaggio natale di Vitebsk - dove, scriveva Chagall, «se fossi rimasto mi sarei coperto di peli di muschio» - alla poesia, all’esperienza della guerra e dell’Opéra Garnier, in quel mondo, insomma, ricco di sfaccettature e fonti di ispirazione che ne cararatterizzarono la vita.
Il talento di questo genio dell’onirico, autore di coppie di innamorati, case di legno, uomini fluttuanti sui tetti, immersi in un linguaggio surreale eppur carico di rimandi alla realtà, emerge quasi sedotto dall’armonia della colonna sonora a cura del compositore Luca Longobardi e della regia allestita da Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi.
Reduce da uno straordinario successo in Francia - unico paese nel quale è stato realizzato prima d'ora questo progetto - dove ha registrato oltre 500mila visitatori, l’omaggio italiano all’artista d’origine ebraica, che seppe incantare il pubblico con il brillante ottimismo trasmesso attraverso le sue tele, si preannuncia come un inedito sogno a occhi aperti, «un percorso capace di trasmettere emozioni uniche tramite un connubio d’arte che unisce magicamente musica e pittura» come afferma il presidente del Museo della Permanente, Emanuele Fiano.
Tra le opere in mostra, provenienti, in buona parte, dal Musée national Marc Chagall di Nizza, ma anche dallo State Russian Museum di San Pietroburgo e dal Musée d’Art et d’Histoire du Judaїsme, la celebre Passeggiata del pittore con la sua amata Bella, Gli amanti in verde, La danza.
Lirismo, poesia, temi universali legati all’amore, alla famiglia, alle sue radici umane e artistiche. C’è davvero tutto in questa esposizione - sponsorizzata da Generali Italia grazie al programma Valore Cultura finalizzato ad avvicinare famiglie e giovani all’arte attraverso un programma di laboratori per bambini e scuole - che illustra a 360 gradi l’anima del pittore capace di raccontare coinvolgendo i sensi e l’immaginazione dello spettatore.
A sorprendere ulteriormente il pubblico, al termine della mostra spettacolo, ci sarà, fulmen in clausula, una sorpresa speciale. Il contenuto è meglio lasciarlo top secret, ma l’esperienza sarà senza dubbio un invito a sognare a occhi aperti, a lasciare che la fantasia volteggi, leggera, un po’ come i protagonisti delle tele di Chagall, in quelle visioni oniriche e fantastiche delle quali, in fondo, ci sentiamo tutti un po’ protagonisti.
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