Picasso Suite 347
07/04/2009
Alaquàs (Valencia) e Cremona quest'anno celebrano il quinto anniversario del loro gemellaggio. Per valorizzare il significato di questo evento, come ulteriore testimonianza di fattiva collaborazione e di scambio tra entrambe le città, si è organizzata una mostra presso il Museo Civico Ala Ponzone, dove sarà esposta, per la prima volta in Italia, la raccolta di incisioni di Picasso, Suite 347.
È la Fondazione Bancaja, che possiede la più grande collezione di opere grafiche di Picasso, a prestare al Comune di Cremona, le opere per la mostra.
La Suite 347 è una delle imprese più colossali del Picasso maturo che in pochi mesi frenetici, tra il marzo e l’agosto del 1968, realizzò oltre trecento incisioni nelle quali esprime tutto se stesso, toccando temi quali il mondo della corrida e dei cantaores flamenchi; la mitologia greco-romana e, soprattutto, il paesaggio mediterraneo.
È il capriccio creativo che organizza i temi, raggruppati in quattro famiglie: La Celestina: 66 incisioni realizzate per un’edizione del romanzo di Fernando de Rioja, La Celestina, appunto; Picasso, la sua opera e il suo pubblico: 49 incisioni a tema differente, spesso con riferimenti ad altri artisti, pittori e scrittori; I miti e il circo: 126 incisioni che si rifanno alla mitologia del Mediterraneo -combattimenti di soldati greci, baccanti, fauni- e al tema del circo; Il pittore e le sue modelle: 106 incisioni dedicate alla stretta relazione del pittore con le sue modelle, spesso costruita su un forte erotismo.
Picasso utilizza vari procedimenti di incisione e passa, con estrema naturalezza, da una modalità all’altra. A volte inizia da un rapido schizzo sulla lastra di rame e questa prima struttura lineare viene progressivamente modificata fino al completo annullamento dell’immagine originale. Altre volte parte dall’acquatinta, imbrattando completamente la lastra di metallo alla ricerca di specifiche caratteristiche tonali, evidenziate successivamente dall’utilizzo della puntasecca, del brunitoio e dell’acquaforte.
Nella stampa 87 ad esempio, descrive un episodio tratto dai “Tre Moschettieri” di Alexandre Dumas avvalendosi di due modalità differenti di lavoro: inizia con la tecnica dell’incisione con acido tramite l’acquatinta e termina con l’incisione a secco, servendosi del raschietto della puntasecca.
Nei sette mesi che Picasso ha dedicato alla realizzazione di queste 347 opere, sembra essersi preso una lunga vacanza dal mondo dell’Arte. Non sono stati mesi di lavoro: Picasso, ormai quasi ottantasettenne, ha inciso un diario, raccontando tutto ciò che gli passava per la testa aprendosi alla percezione del mondo esterno, senza curarsi delle proprie ansie ed inquietudini.
Suite 347
5 aprile – 28 giugno 2009
Museo Civico Ala Ponzone
Cremona
Orari: dal martedì al sabato: 9-18
domenica e festivi: 10-18
lunedì chiuso
Ingressi: intero: 5 € ridotto: 4
È la Fondazione Bancaja, che possiede la più grande collezione di opere grafiche di Picasso, a prestare al Comune di Cremona, le opere per la mostra.
La Suite 347 è una delle imprese più colossali del Picasso maturo che in pochi mesi frenetici, tra il marzo e l’agosto del 1968, realizzò oltre trecento incisioni nelle quali esprime tutto se stesso, toccando temi quali il mondo della corrida e dei cantaores flamenchi; la mitologia greco-romana e, soprattutto, il paesaggio mediterraneo.
È il capriccio creativo che organizza i temi, raggruppati in quattro famiglie: La Celestina: 66 incisioni realizzate per un’edizione del romanzo di Fernando de Rioja, La Celestina, appunto; Picasso, la sua opera e il suo pubblico: 49 incisioni a tema differente, spesso con riferimenti ad altri artisti, pittori e scrittori; I miti e il circo: 126 incisioni che si rifanno alla mitologia del Mediterraneo -combattimenti di soldati greci, baccanti, fauni- e al tema del circo; Il pittore e le sue modelle: 106 incisioni dedicate alla stretta relazione del pittore con le sue modelle, spesso costruita su un forte erotismo.
Picasso utilizza vari procedimenti di incisione e passa, con estrema naturalezza, da una modalità all’altra. A volte inizia da un rapido schizzo sulla lastra di rame e questa prima struttura lineare viene progressivamente modificata fino al completo annullamento dell’immagine originale. Altre volte parte dall’acquatinta, imbrattando completamente la lastra di metallo alla ricerca di specifiche caratteristiche tonali, evidenziate successivamente dall’utilizzo della puntasecca, del brunitoio e dell’acquaforte.
Nella stampa 87 ad esempio, descrive un episodio tratto dai “Tre Moschettieri” di Alexandre Dumas avvalendosi di due modalità differenti di lavoro: inizia con la tecnica dell’incisione con acido tramite l’acquatinta e termina con l’incisione a secco, servendosi del raschietto della puntasecca.
Nei sette mesi che Picasso ha dedicato alla realizzazione di queste 347 opere, sembra essersi preso una lunga vacanza dal mondo dell’Arte. Non sono stati mesi di lavoro: Picasso, ormai quasi ottantasettenne, ha inciso un diario, raccontando tutto ciò che gli passava per la testa aprendosi alla percezione del mondo esterno, senza curarsi delle proprie ansie ed inquietudini.
Suite 347
5 aprile – 28 giugno 2009
Museo Civico Ala Ponzone
Cremona
Orari: dal martedì al sabato: 9-18
domenica e festivi: 10-18
lunedì chiuso
Ingressi: intero: 5 € ridotto: 4
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Mondo | Dall’8 marzo al 22 giugno
Ricomposti alla National Gallery i grandi polittici del Trecento senese
-
Mondo | In mostra fino al 12 maggio
Alle origini della pittura italiana. Dal Louvre un nuovo sguardo su Cimabue
-
Roma | Fino al 28 febbraio al Palazzo della Cancelleria
Giordania: alba del Cristianesimo. A Roma 90 reperti per un viaggio tra storia e fede
-
Roma | L’artista belga a Roma fino al 1° marzo
"Difendo la vulnerabilità di tutto ciò che è vivo". Parla Jan Fabre, in mostra alla Galleria Mucciaccia di Roma
-
Roma | Fino al 27 luglio al Museo Storico della Fanteria
Dai Chupa Chups ai profumi, un insolito Dalí in mostra a Roma
-
Roma | Dall’11 febbraio a Palazzo Bonaparte
Il grido interiore di Munch arriva a Roma