I libri del mese
L’Agenda dell’Arte – In libreria
Alfabeto umano da le Heures de Charles d'Angoulême di Robinet Testard, XV secolo
, Bibliothèque nationale de France in Paris
, Bibliothèque nationale de France in Paris
Francesca Grego
22/02/2018
• Annalisa Stancanelli, Il Vendicatore Oscuro. Caravaggio. Mondadori Electa
Atmosfere noir per l’ultimo romanzo di Annalisa Stancanelli, che ricostruisce i pochi mesi trascorsi da Caravaggio nella Sicilia orientale in un vivido affresco della città di Siracusa prima del memorabile terremoto del 1693.
Due i dati storici, intorno ai quali si sviluppa il racconto: la tela del Seppellimento di Santa Lucia, oggi nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, e il memoriale del nobile siracusano Vincenzo Mirabella, unica testimonianza scritta del passaggio di Michelangelo Merisi nel centro siciliano. Fu proprio Mirabella ad accompagnare “l’egregio dipintore” nella visita alle “Antiche Siracuse”, a partire dal “Grande Teatro” e dalla Grotta della Favella, che Caravaggio ribattezzerà “l’Orecchio di Dioniso”.
Tra forti spagnoli, ponti ormai scomparsi e case palazzate, si muovono il cicerone e la moglie Lucrezia Platamone, il pittore messinese Mario Minniti, Fra’ Raffaele da Malta, gli aristocratici siciliani, lo schiavo Karim e la giovane modella Luce.
Ma soprattutto il genio della luce e dell’ombra, che non può fare a meno di ricordare in frequenti flashback la vita a Roma e le vicende misteriose di Malta, da cui è appena fuggito rocambolescamente. Intorno a lui avvengono crimini spaventosi e violenti: un assassino si aggira in città. È Caravaggio il suo bersaglio?
Disponibile su http://www.mondadoristore.it/Il-vendicatore-oscuro-Annalisa-Stancanelli/eai978889180909
• Susan Meiselas: Mediations. Damiani Editore
In occasione dell’importante retrospettiva monografica inaugurata il 6 febbraio al Jeau de Paume di Parigi, esce in Italia un omaggio all’obiettivo di una grande reporter Magnum.
In primo piano, l’intimo rapporto tra fotografo e soggetto, nonché l’impatto dell’immagine sulla realtà. Riflessioni che accompagnano Susan Meiselas fin dai primi lavori, come il reportage sulle spogliarelliste del Nord-Est degli States con il quale meritò l’ingresso nella più ambita agenzia di fotogiornalismo del mondo.
Tra le prime a usare estensivamente il colore nella fotografia di reportage, Meiselas divenne famosa per gli straordinari lavori sulla guerra civile in Nicaragua, confermando il proprio talento e impegno civile con i servizi sulle drammatiche vicende del Kurdistan.
Dall’identità culturale all’industria del sesso, sono molti i temi attraversati dalla carriera di questa curiosa e sensibile esploratrice della realtà, che ha messo costantemente in discussione le dinamiche del lavoro fotografico e il proprio ruolo di testimone.
Disponibile su https://www.damianieditore.com/it-IT/product/661
• You say you want a Revolution? Skira
“Alla fine degli anni Sessanta la rivolta era nell’aria… e nelle strade. Attraverso la musica, la moda, il design, Revolution dimostra come fenomeni che caratterizzano la società contemporanea – ambientalismo, consumismo, individualismo e comunicazione di massa - siano nati negli anni Sessanta e ci domanda: dove stiamo andando?”
Da una mostra cult che, dopo il Victoria and Albert Museum di Londra, sta conquistando il pubblico italiano a Milano, arriva un catalogo colorato, effervescente e pieno di spunti di riflessione.
Fotografie icona, personaggi indimenticabili, grafiche prima inimmaginabili e oggetti passati alla storia fanno da guida in un viaggio in una stagione di trasformazioni irripetibili, che oggi suscita meraviglia anche agli occhi di chi l’ha vissuta.
Filo conduttore la musica, che catalizza i fermenti giovanili dalla Swinging London a Woodstock, facendosi veicolo di un nuovo sentire.
Il Maggio francese e le lotte anti-razziste d’Oltreoceano, la psichedelia e l’invenzione della minigonna si incontrano in un caleidoscopio di immagini, che hanno come comune denominatore l’idea e il mito della Rivoluzione.
Disponibile su http://www.skira.net/books/you-say-you-want-a-revolution
Leggi anche:
• Caravaggio – L’Anima e il Sangue: la nostra recensione
• Alle Gallerie d’Italia l’ultimo Caravaggio, e la sua fortuna
• Musica e Ribelli: a Milano è di scena la Rivoluzione
Atmosfere noir per l’ultimo romanzo di Annalisa Stancanelli, che ricostruisce i pochi mesi trascorsi da Caravaggio nella Sicilia orientale in un vivido affresco della città di Siracusa prima del memorabile terremoto del 1693.
Due i dati storici, intorno ai quali si sviluppa il racconto: la tela del Seppellimento di Santa Lucia, oggi nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, e il memoriale del nobile siracusano Vincenzo Mirabella, unica testimonianza scritta del passaggio di Michelangelo Merisi nel centro siciliano. Fu proprio Mirabella ad accompagnare “l’egregio dipintore” nella visita alle “Antiche Siracuse”, a partire dal “Grande Teatro” e dalla Grotta della Favella, che Caravaggio ribattezzerà “l’Orecchio di Dioniso”.
Tra forti spagnoli, ponti ormai scomparsi e case palazzate, si muovono il cicerone e la moglie Lucrezia Platamone, il pittore messinese Mario Minniti, Fra’ Raffaele da Malta, gli aristocratici siciliani, lo schiavo Karim e la giovane modella Luce.
Ma soprattutto il genio della luce e dell’ombra, che non può fare a meno di ricordare in frequenti flashback la vita a Roma e le vicende misteriose di Malta, da cui è appena fuggito rocambolescamente. Intorno a lui avvengono crimini spaventosi e violenti: un assassino si aggira in città. È Caravaggio il suo bersaglio?
Disponibile su http://www.mondadoristore.it/Il-vendicatore-oscuro-Annalisa-Stancanelli/eai978889180909
• Susan Meiselas: Mediations. Damiani Editore
In occasione dell’importante retrospettiva monografica inaugurata il 6 febbraio al Jeau de Paume di Parigi, esce in Italia un omaggio all’obiettivo di una grande reporter Magnum.
In primo piano, l’intimo rapporto tra fotografo e soggetto, nonché l’impatto dell’immagine sulla realtà. Riflessioni che accompagnano Susan Meiselas fin dai primi lavori, come il reportage sulle spogliarelliste del Nord-Est degli States con il quale meritò l’ingresso nella più ambita agenzia di fotogiornalismo del mondo.
Tra le prime a usare estensivamente il colore nella fotografia di reportage, Meiselas divenne famosa per gli straordinari lavori sulla guerra civile in Nicaragua, confermando il proprio talento e impegno civile con i servizi sulle drammatiche vicende del Kurdistan.
Dall’identità culturale all’industria del sesso, sono molti i temi attraversati dalla carriera di questa curiosa e sensibile esploratrice della realtà, che ha messo costantemente in discussione le dinamiche del lavoro fotografico e il proprio ruolo di testimone.
Disponibile su https://www.damianieditore.com/it-IT/product/661
• You say you want a Revolution? Skira
“Alla fine degli anni Sessanta la rivolta era nell’aria… e nelle strade. Attraverso la musica, la moda, il design, Revolution dimostra come fenomeni che caratterizzano la società contemporanea – ambientalismo, consumismo, individualismo e comunicazione di massa - siano nati negli anni Sessanta e ci domanda: dove stiamo andando?”
Da una mostra cult che, dopo il Victoria and Albert Museum di Londra, sta conquistando il pubblico italiano a Milano, arriva un catalogo colorato, effervescente e pieno di spunti di riflessione.
Fotografie icona, personaggi indimenticabili, grafiche prima inimmaginabili e oggetti passati alla storia fanno da guida in un viaggio in una stagione di trasformazioni irripetibili, che oggi suscita meraviglia anche agli occhi di chi l’ha vissuta.
Filo conduttore la musica, che catalizza i fermenti giovanili dalla Swinging London a Woodstock, facendosi veicolo di un nuovo sentire.
Il Maggio francese e le lotte anti-razziste d’Oltreoceano, la psichedelia e l’invenzione della minigonna si incontrano in un caleidoscopio di immagini, che hanno come comune denominatore l’idea e il mito della Rivoluzione.
Disponibile su http://www.skira.net/books/you-say-you-want-a-revolution
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