I programmi da non perdere
La settimana dell’arte in tv, da Munch a Caravaggio

Michelangelo Merisi da Caravaggio, Fanciullo con canestra di frutta, 1593-1595 circa, Olio su tela, 70 × 67 cm | Courtesy Galleria Borghese, Roma
Francesca Grego
24/03/2025
Rembrandt e il capolavoro ritrovato, una storia da scoprire su Rai 5
La storia di un incredibile ritrovamento: siamo a Roma, nella sede della Fondazione Teerlink, che si occupa di promuovere le opere Abraham Alessandro Teerlink, artista e collezionista olandese attivo nella Capitale nel XIX secolo. Vicino alla finestra, su un cavalletto, è appoggiato un dipinto annerito dal tempo. Per un colpo di vento la tela cade. Il proprietario, Alessandro Caucci Molara, decide di salvarla. Dalla relazione di restauro emergeranno sorprese davvero interessanti. In onda martedì 25 marzo su Rai 5 alle 17.30, Rembrandt, il capolavoro ritrovato ricostruisce le vicende di un dipinto per secoli creduto perduto, L’Adorazione dei Magi di Rembrandt van Rijn. “Un’opera magica e sofisticata, vibrante e misteriosa”, sottolinea Caucci Molara: “Vogliamo consentire a tutti di essere coinvolti nella magia di questo dipinto, figlio di un colto collezionismo, che si svela progressivamente agli occhi dello spettatore e, pian piano, penetrare tra le velature di colore per scoprirne le meraviglie nascoste”.
Scritto da Guido Talarico, prodotto da FAD e Lilium Distribution in collaborazione con Rai Cultura, risolvendo un enigma plurisecolare il documentario rende omaggio al grande maestro, protagonista del secolo d’oro dell’arte olandese, e un tributo a Roma che, ancora volta, emerge in tutta la sua magnificenza di capitale internazionale della cultura. “E’ una storia intrigante, un mistero a lieto fine – anticipa l’autore Guido Talarico - che aiuta da un lato a soffermarsi sulla grandezza dei protagonisti, dall’altro a scoprire l’importanza della diplomazia culturale che nel 1700 era forse più viva di oggi”.
Il fascino enigmatico di Hopper in un documentario
I dipinti di Edward Hopper sembrano familiari, come un'America da film hollywoodiano, ma al contempo sono astratti, onirici, sospesi, e questa è la chiave che li rende magici. Lo scopriremo mercoledì 26 marzo alle 19.30 nel documentario Hopper, la tela bianca, prodotto da Arte France, La Réunion des Musées nationaux e CNC, che racconta come Hopper sia riuscito a fondere elementi apparentemente contraddittori in un mix unico di ironia, cinismo e malinconia: trasportando, per esempio, modelli “classici” come Vermeer, Watteau, Rembrandt nella realtà americana.
Se la luce è un elemento chiave nella sua arte, Hopper si dimostra il più paradossale dei pittori realisti. Gli autori Didier Ottinger e Jean-Pierre Devillers trasportano il pubblico dai dipinti ai luoghi della vita di Hopper: dal suo studio a New York a quello di Truro, da Nyack a Parigi. Basato su rari filmati di Hopper e su documenti, taccuini e foto donati da sua moglie Jo al Whitney Museum, il documentario si avvale del contributo di Brian O'Doherty, l'ultimo testimone e amico di lunga data della coppia.
La rivoluzione di Caravaggio si racconta ad Art Night
È il 26 luglio del 1600 quando le tele della Cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi si svelano ai cittadini di Roma. È la prima opera pubblica di Caravaggio, che dà inizio a una rivoluzione che si consumerà in un tempo brevissimo in un gomitolo di strade nel cuore dell’Urbe, all’interno del rione Campo Marzio, tra il Pantheon, Piazza Navona e Piazza del Popolo. A pochi giorni dall’inaugurazione della grande mostra Caravaggio 2025 a Palazzo Barberini, Rai 5 ricorda il pirotecnico debutto del maestro nella Città Eterna con il documentario Caravaggio a Roma. Storia di una rivoluzione, prodotto dalla Galleria Borghese con il contributo del Dipartimento per la Valorizzazione Culturale e della Direzione Generale Musei, in collaborazione con Rai Cultura, diretto da Luca Criscenti e realizzato da Simona Garibaldi e Alessandro Sansoni per Lilium Distribution. L’appuntamento è per mercoledì 26 marzo alle 21.15, nell’ambito del programma Art Night condotto da Neri Marcoré. Il documentario ricostruisce la genesi del fenomeno Caravaggio, seguendo l’artista dagli esordi con la Vocazione e il Martirio di San Matteo della Cappella Contarelli fino al trionfo delle grandi committenze, in un racconto che vede la partecipazione delle storiche dell’arte Francesca Cappelletti e Maria Cristina Terzaghi, curatrici della mostra Caravaggio 2025, dello storico Michele Di Sivo e dell’ex Rettore di San Luigi dei Francesi Patrick Valdrini.
Un maestro da riscoprire: l’arte “senza fine” di Duilio Cambellotti
Da Roma alla Sicilia, passando per la Pianura Pontina, Duilio Cambellotti (1876-1960) ha decorato dimore nobiliari e scuole di campagna, creato scenografie e lampioni stradali, ridisegnando la quotidianità degli italiani. Pittore, scultore, grafico, ceramista, scenografo, costumista, arredatore, incisore, il poliedrico maestro è pronto a raccontarsi in tutta la sua attualità nel documentario Duilio Cambellotti Arte senza fine, in onda giovedì 27 marzo alle 19 su Rai 5.
Artista di respiro europeo con oltre 8 mila opere all’attivo, Cambellotti ha sempre posto l’uomo e la natura al centro della sua ricerca. Si è espresso con le tecniche e negli ambiti creativi più disparati, eppure a guidarlo è stata una sola urgenza: comunicare la bellezza al maggior numero di persone possibile. Il doc scritto e diretto da Claudia Pampinella con la consulenza della storica Caterina Brazzi Castracane ci invita a viaggiare nel lavoro del maestro, evidenziandone il contributo al rinnovamento delle arti decorative secondo un principio di unità delle arti che oggi si conferma di estrema modernità.
Le forme della meraviglia secondo Mario Ceroli
“All’inizio ho scelto il legno perché ero molto povero, dovevo lavorare con i materiali di scarto”, racconta Mario Ceroli, che da giovane artista con pochi mezzi divenne presto un instancabile sperimentatore. Tra le personalità più innovative della scena contemporanea italiana, l’artista abruzzese si racconta in prima visione tv nel documentario Mario Ceroli. Le forme della meraviglia di Guido Talarico, in onda su Rai 5 venerdì 28 marzo alle 18.50.
Tra i maggiori esponenti della Scuola di Piazza del Popolo, definita anche “la via italiana alla Pop Art”, Ceroli ha in realtà dimostrato un’originalità che lo rende refrattario alle etichette. Il carattere artigianale del suo lavoro, lontano dalle tecniche industriali utilizzate dalla Pop Art americana, lo avvicinerà agli artisti della nascente Arte Povera, nella quale Ceroli sarà presto cooptato. Il maestro abruzzese è un cultore della materia, ma anche del teatro: così Ceroli presterà la sua arte per il Riccardo III di Ronconi, per Orgia di Pasolini, per il Trovatore con Patroni Griffi, per la Norma con Bolognini. Il palco e il set diventeranno il luogo ideale dove ospitare mostre troppo grandi e complesse per essere chiuse in una galleria.
Da Narciso a Munch, i programmi di Sky Arte
I maestri del Novecento, i tesori nascosti del Rinascimento e il racconto di una grande mostra inaugurata di recente sono al centro dei palinsesti di questa settimana su Sky Arte. Si parte con Edvard Munch, protagonista della prima serata di lunedì 24 marzo con il documentario L’Urlo di Munch - Il grande furto, alle 21.15. Per i fan del celebre pittore scandinavo, attualmente a Roma in un’esposizione attesa da tempo, la festa continua giovedì 27 alle 21.15 con il film Munch - Amori, fantasmi e donne vampiro: un viaggio attraverso la Norvegia alla ricerca delle radici dell’artista, ma anche un’indagine sull’idea del tempo, tra i temi centrali della sua pittura.
Martedì 25 risaliremo il corso dei secoli in una serata interamente dedicata alla serie Rinascimenti segreti: cinque episodi per conoscere meraviglie dell’arte, storie e personaggi fioriti fuori dalle capitali ufficiali del Rinascimento. Genova, Mantova e Sabbioneta, Padova, Ancona, Napoli, Lecce e il Salento saranno le tappe di un viaggio di scoperta lungo tutta la penisola italiana (a partire dalle 21.15).
Mercoledì 26 alle 17.40 Sky Arte ci invita a visitare sullo schermo una delle mostre più interessanti della stagione. Il ritratto dell’artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie è il titolo dello speciale dedicato all’esposizione da poco inaugurata al Museo di San Domenico di Forlì, con capolavori dall’antichità al contemporaneo: protagonista è l’autoritratto, diventato un genere autonomo in secoli relativamente recenti, ma presente nell’arte fin dalle origini.
Giovedì 27, infine, torna sugli schermi uno degli artisti del Novecento più amati dal pubblico: Egon Schiele, biopic del regista austriaco Dieter Berner, traccia il profilo dell’enfant terrible della pittura viennese e delle donne della sua vita, al centro di molte delle sue opere (22.50).
La storia di un incredibile ritrovamento: siamo a Roma, nella sede della Fondazione Teerlink, che si occupa di promuovere le opere Abraham Alessandro Teerlink, artista e collezionista olandese attivo nella Capitale nel XIX secolo. Vicino alla finestra, su un cavalletto, è appoggiato un dipinto annerito dal tempo. Per un colpo di vento la tela cade. Il proprietario, Alessandro Caucci Molara, decide di salvarla. Dalla relazione di restauro emergeranno sorprese davvero interessanti. In onda martedì 25 marzo su Rai 5 alle 17.30, Rembrandt, il capolavoro ritrovato ricostruisce le vicende di un dipinto per secoli creduto perduto, L’Adorazione dei Magi di Rembrandt van Rijn. “Un’opera magica e sofisticata, vibrante e misteriosa”, sottolinea Caucci Molara: “Vogliamo consentire a tutti di essere coinvolti nella magia di questo dipinto, figlio di un colto collezionismo, che si svela progressivamente agli occhi dello spettatore e, pian piano, penetrare tra le velature di colore per scoprirne le meraviglie nascoste”.
Scritto da Guido Talarico, prodotto da FAD e Lilium Distribution in collaborazione con Rai Cultura, risolvendo un enigma plurisecolare il documentario rende omaggio al grande maestro, protagonista del secolo d’oro dell’arte olandese, e un tributo a Roma che, ancora volta, emerge in tutta la sua magnificenza di capitale internazionale della cultura. “E’ una storia intrigante, un mistero a lieto fine – anticipa l’autore Guido Talarico - che aiuta da un lato a soffermarsi sulla grandezza dei protagonisti, dall’altro a scoprire l’importanza della diplomazia culturale che nel 1700 era forse più viva di oggi”.
Il fascino enigmatico di Hopper in un documentario
I dipinti di Edward Hopper sembrano familiari, come un'America da film hollywoodiano, ma al contempo sono astratti, onirici, sospesi, e questa è la chiave che li rende magici. Lo scopriremo mercoledì 26 marzo alle 19.30 nel documentario Hopper, la tela bianca, prodotto da Arte France, La Réunion des Musées nationaux e CNC, che racconta come Hopper sia riuscito a fondere elementi apparentemente contraddittori in un mix unico di ironia, cinismo e malinconia: trasportando, per esempio, modelli “classici” come Vermeer, Watteau, Rembrandt nella realtà americana.
Se la luce è un elemento chiave nella sua arte, Hopper si dimostra il più paradossale dei pittori realisti. Gli autori Didier Ottinger e Jean-Pierre Devillers trasportano il pubblico dai dipinti ai luoghi della vita di Hopper: dal suo studio a New York a quello di Truro, da Nyack a Parigi. Basato su rari filmati di Hopper e su documenti, taccuini e foto donati da sua moglie Jo al Whitney Museum, il documentario si avvale del contributo di Brian O'Doherty, l'ultimo testimone e amico di lunga data della coppia.
La rivoluzione di Caravaggio si racconta ad Art Night
È il 26 luglio del 1600 quando le tele della Cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi si svelano ai cittadini di Roma. È la prima opera pubblica di Caravaggio, che dà inizio a una rivoluzione che si consumerà in un tempo brevissimo in un gomitolo di strade nel cuore dell’Urbe, all’interno del rione Campo Marzio, tra il Pantheon, Piazza Navona e Piazza del Popolo. A pochi giorni dall’inaugurazione della grande mostra Caravaggio 2025 a Palazzo Barberini, Rai 5 ricorda il pirotecnico debutto del maestro nella Città Eterna con il documentario Caravaggio a Roma. Storia di una rivoluzione, prodotto dalla Galleria Borghese con il contributo del Dipartimento per la Valorizzazione Culturale e della Direzione Generale Musei, in collaborazione con Rai Cultura, diretto da Luca Criscenti e realizzato da Simona Garibaldi e Alessandro Sansoni per Lilium Distribution. L’appuntamento è per mercoledì 26 marzo alle 21.15, nell’ambito del programma Art Night condotto da Neri Marcoré. Il documentario ricostruisce la genesi del fenomeno Caravaggio, seguendo l’artista dagli esordi con la Vocazione e il Martirio di San Matteo della Cappella Contarelli fino al trionfo delle grandi committenze, in un racconto che vede la partecipazione delle storiche dell’arte Francesca Cappelletti e Maria Cristina Terzaghi, curatrici della mostra Caravaggio 2025, dello storico Michele Di Sivo e dell’ex Rettore di San Luigi dei Francesi Patrick Valdrini.
Un maestro da riscoprire: l’arte “senza fine” di Duilio Cambellotti
Da Roma alla Sicilia, passando per la Pianura Pontina, Duilio Cambellotti (1876-1960) ha decorato dimore nobiliari e scuole di campagna, creato scenografie e lampioni stradali, ridisegnando la quotidianità degli italiani. Pittore, scultore, grafico, ceramista, scenografo, costumista, arredatore, incisore, il poliedrico maestro è pronto a raccontarsi in tutta la sua attualità nel documentario Duilio Cambellotti Arte senza fine, in onda giovedì 27 marzo alle 19 su Rai 5.
Artista di respiro europeo con oltre 8 mila opere all’attivo, Cambellotti ha sempre posto l’uomo e la natura al centro della sua ricerca. Si è espresso con le tecniche e negli ambiti creativi più disparati, eppure a guidarlo è stata una sola urgenza: comunicare la bellezza al maggior numero di persone possibile. Il doc scritto e diretto da Claudia Pampinella con la consulenza della storica Caterina Brazzi Castracane ci invita a viaggiare nel lavoro del maestro, evidenziandone il contributo al rinnovamento delle arti decorative secondo un principio di unità delle arti che oggi si conferma di estrema modernità.
Le forme della meraviglia secondo Mario Ceroli
“All’inizio ho scelto il legno perché ero molto povero, dovevo lavorare con i materiali di scarto”, racconta Mario Ceroli, che da giovane artista con pochi mezzi divenne presto un instancabile sperimentatore. Tra le personalità più innovative della scena contemporanea italiana, l’artista abruzzese si racconta in prima visione tv nel documentario Mario Ceroli. Le forme della meraviglia di Guido Talarico, in onda su Rai 5 venerdì 28 marzo alle 18.50.
Tra i maggiori esponenti della Scuola di Piazza del Popolo, definita anche “la via italiana alla Pop Art”, Ceroli ha in realtà dimostrato un’originalità che lo rende refrattario alle etichette. Il carattere artigianale del suo lavoro, lontano dalle tecniche industriali utilizzate dalla Pop Art americana, lo avvicinerà agli artisti della nascente Arte Povera, nella quale Ceroli sarà presto cooptato. Il maestro abruzzese è un cultore della materia, ma anche del teatro: così Ceroli presterà la sua arte per il Riccardo III di Ronconi, per Orgia di Pasolini, per il Trovatore con Patroni Griffi, per la Norma con Bolognini. Il palco e il set diventeranno il luogo ideale dove ospitare mostre troppo grandi e complesse per essere chiuse in una galleria.
Da Narciso a Munch, i programmi di Sky Arte
I maestri del Novecento, i tesori nascosti del Rinascimento e il racconto di una grande mostra inaugurata di recente sono al centro dei palinsesti di questa settimana su Sky Arte. Si parte con Edvard Munch, protagonista della prima serata di lunedì 24 marzo con il documentario L’Urlo di Munch - Il grande furto, alle 21.15. Per i fan del celebre pittore scandinavo, attualmente a Roma in un’esposizione attesa da tempo, la festa continua giovedì 27 alle 21.15 con il film Munch - Amori, fantasmi e donne vampiro: un viaggio attraverso la Norvegia alla ricerca delle radici dell’artista, ma anche un’indagine sull’idea del tempo, tra i temi centrali della sua pittura.
Martedì 25 risaliremo il corso dei secoli in una serata interamente dedicata alla serie Rinascimenti segreti: cinque episodi per conoscere meraviglie dell’arte, storie e personaggi fioriti fuori dalle capitali ufficiali del Rinascimento. Genova, Mantova e Sabbioneta, Padova, Ancona, Napoli, Lecce e il Salento saranno le tappe di un viaggio di scoperta lungo tutta la penisola italiana (a partire dalle 21.15).
Mercoledì 26 alle 17.40 Sky Arte ci invita a visitare sullo schermo una delle mostre più interessanti della stagione. Il ritratto dell’artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie è il titolo dello speciale dedicato all’esposizione da poco inaugurata al Museo di San Domenico di Forlì, con capolavori dall’antichità al contemporaneo: protagonista è l’autoritratto, diventato un genere autonomo in secoli relativamente recenti, ma presente nell’arte fin dalle origini.
Giovedì 27, infine, torna sugli schermi uno degli artisti del Novecento più amati dal pubblico: Egon Schiele, biopic del regista austriaco Dieter Berner, traccia il profilo dell’enfant terrible della pittura viennese e delle donne della sua vita, al centro di molte delle sue opere (22.50).
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