Fascino del bello
immagine torri
05/03/2007
Al Complesso del Vittoriano a Roma fino al 20 maggio 2007 la grande mostra "Fascino del bello. Opere d'arte dalla Collezione Terruzzi", l'esposizione per la prima volta svelerà a studiosi e grande pubblico una delle collezioni private più affascinanti d'Italia, nata da oltre cinquanta anni di passione per le Arti in tutti i loro molteplici aspetti.
Circa 250 importanti dipinti dal XIV al XX secolo, oltre 150 oggetti preziosi tra porcellane, maioliche e argenti, circa 120 raffinati esemplari di arredi tra scrittoi intarsiati, tavoli con marmi policromi, cassettoni in legno, commodes e secretaires, selezionati tra gli oltre cinquemila pezzi tra dipinti, mobili, arazzi, statue, porcellane, maioliche, argenti e objets de vertue raccolti negli anni dal collezionista milanese Guido Angelo Terruzzi.
La rassegna a cura di Annalisa Scarpa, si snoda attraverso percorsi paralleli legati tra loro da un unico nesso fondamentale: la passione del collezionista per la qualità delle opere d'arte, siano esse creazioni del pennello di un pittore o del talento e della fantasia di un ebanista, di un ceramista, di un cesellatore.
L'esposizione, per la prima volta, di una parte della ricchissima collezione, offre a tutti l'opportunità di partecipare ad una passione così privata, ora generosamente condivisa con il pubblico: un insieme ricco di temi ed autori tra i più noti, al tempo stesso costellato di piccole nicchie di gusto raffinato e curiosità che offrono una chiara campionatura del panorama artistico non solo italiano.
Il nucleo dei dipinti, senza dubbio il più consistente, copre un arco di sette secoli con opere che vanno dal XIV al XX secolo, da splendide tavole trecentesche a fondo oro fino ad opere d'arte contemporanea italiana e straniera.
La pittura veneta del Settecento occupa un posto di rilievo all'interno della collezione, con opere di altissima qualità di artisti quali Cariani, Canaletto, Bellotto, Luca Carlevarijs, Francesco e Gian Antonio Guardi, Longhi, Michele Marieschi, Amigoni, Pittoni, Diziani, Pellegrini, Marco e Sebastiano Ricci, Tiepolo, Giambattista Cimaroli, Francesco Zuccarelli, Zais e molti altri ancora, per non parlare di artisti stranieri gravitanti in area veneta, come Johann Richter, e Heintz.
Ma non è solo la pittura veneta ad esprimere l'alta qualità della collezione: vi sono rappresentate con opere di altrettanta qualità anche altre scuole italiane come la genovese, la romana, la napoletana, l'emiliana. Basti pensare, tra gli altri, a capolavori assoluti di artisti come Guido Reni, Alessandro Magnasco - presente con sei opere - Luca Giordano - con cinque opere -, Vanvitelli, Paolo Pagani, Paolo De Matteis, Michelangelo Cerquozzi, Antonio Joli, Francesco Londonio, Giovanni Paolo Pannini - con sei opere, in gran parte firmate e datate.
Nella sezione contemporanea si possono ammirare opere di Savinio, De Chirico, Fontana, Severini, Guttuso, Boldini, Balla, Kandinsky.
Analoga importanza riveste anche la parte della collezione che riguarda gli arredi con esemplari di pregio romani e francesi, porcellane e ceramiche di eccezionale qualità, rari servizi cinesi del XVIII secolo e meravigliosi esemplari di Porcellane di Parigi, arazzi fiamminghi, argenti e statue di grande pregio.
Tra i mobili spiccano commodes napoletane con ripiani in marmo, cabinets tedeschi con interni intarsiati a pannelli policromi, secretaires francesi, cassettoni, trumeaux, scrittoi, consoles, comodini. Anche l'arredo veneto è ben rappresentato in mostra da alcuni pezzi pregiati del Settecento provenienti dalla ex-casa reale italiana. Si contraddistinguono per bellezza, esemplari di Giuseppe Maggiolini, il più grande ebanista ed intarsiatore del mobile italiano settecentesco, ma anche mobili firmati, di Francesco Abbiati e di Charles Topino, di Giuseppe Maria Bonzanigo, di Étienne Levasseur o David Roentgen.
La collezione di porcellane e ceramiche - un buon nucleo delle quali proviene dalla collezione di Caterina II - è estremamente ricca non solo per quantità - solamente un servizio realizzato in Cina nel XVIII secolo si compone di più di 400 pezzi - ma soprattutto per qualità - al punto da tenere il passo con quelli più noti conservati nei musei europei.
"Fascino del bello. Opere d'arte dalla Collezione Terruzzi"
fino al 20 maggio 2007
Roma, Complesso del Vittoriano
Costo del biglietto: € 8,00 intero; € 5,00 ridotto
Orario: dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30
venerdì e sabato 9.30 - 22.30
domenica 9.30 - 19.30
Per informazioni: tel. 06/69202049
Circa 250 importanti dipinti dal XIV al XX secolo, oltre 150 oggetti preziosi tra porcellane, maioliche e argenti, circa 120 raffinati esemplari di arredi tra scrittoi intarsiati, tavoli con marmi policromi, cassettoni in legno, commodes e secretaires, selezionati tra gli oltre cinquemila pezzi tra dipinti, mobili, arazzi, statue, porcellane, maioliche, argenti e objets de vertue raccolti negli anni dal collezionista milanese Guido Angelo Terruzzi.
La rassegna a cura di Annalisa Scarpa, si snoda attraverso percorsi paralleli legati tra loro da un unico nesso fondamentale: la passione del collezionista per la qualità delle opere d'arte, siano esse creazioni del pennello di un pittore o del talento e della fantasia di un ebanista, di un ceramista, di un cesellatore.
L'esposizione, per la prima volta, di una parte della ricchissima collezione, offre a tutti l'opportunità di partecipare ad una passione così privata, ora generosamente condivisa con il pubblico: un insieme ricco di temi ed autori tra i più noti, al tempo stesso costellato di piccole nicchie di gusto raffinato e curiosità che offrono una chiara campionatura del panorama artistico non solo italiano.
Il nucleo dei dipinti, senza dubbio il più consistente, copre un arco di sette secoli con opere che vanno dal XIV al XX secolo, da splendide tavole trecentesche a fondo oro fino ad opere d'arte contemporanea italiana e straniera.
La pittura veneta del Settecento occupa un posto di rilievo all'interno della collezione, con opere di altissima qualità di artisti quali Cariani, Canaletto, Bellotto, Luca Carlevarijs, Francesco e Gian Antonio Guardi, Longhi, Michele Marieschi, Amigoni, Pittoni, Diziani, Pellegrini, Marco e Sebastiano Ricci, Tiepolo, Giambattista Cimaroli, Francesco Zuccarelli, Zais e molti altri ancora, per non parlare di artisti stranieri gravitanti in area veneta, come Johann Richter, e Heintz.
Ma non è solo la pittura veneta ad esprimere l'alta qualità della collezione: vi sono rappresentate con opere di altrettanta qualità anche altre scuole italiane come la genovese, la romana, la napoletana, l'emiliana. Basti pensare, tra gli altri, a capolavori assoluti di artisti come Guido Reni, Alessandro Magnasco - presente con sei opere - Luca Giordano - con cinque opere -, Vanvitelli, Paolo Pagani, Paolo De Matteis, Michelangelo Cerquozzi, Antonio Joli, Francesco Londonio, Giovanni Paolo Pannini - con sei opere, in gran parte firmate e datate.
Nella sezione contemporanea si possono ammirare opere di Savinio, De Chirico, Fontana, Severini, Guttuso, Boldini, Balla, Kandinsky.
Analoga importanza riveste anche la parte della collezione che riguarda gli arredi con esemplari di pregio romani e francesi, porcellane e ceramiche di eccezionale qualità, rari servizi cinesi del XVIII secolo e meravigliosi esemplari di Porcellane di Parigi, arazzi fiamminghi, argenti e statue di grande pregio.
Tra i mobili spiccano commodes napoletane con ripiani in marmo, cabinets tedeschi con interni intarsiati a pannelli policromi, secretaires francesi, cassettoni, trumeaux, scrittoi, consoles, comodini. Anche l'arredo veneto è ben rappresentato in mostra da alcuni pezzi pregiati del Settecento provenienti dalla ex-casa reale italiana. Si contraddistinguono per bellezza, esemplari di Giuseppe Maggiolini, il più grande ebanista ed intarsiatore del mobile italiano settecentesco, ma anche mobili firmati, di Francesco Abbiati e di Charles Topino, di Giuseppe Maria Bonzanigo, di Étienne Levasseur o David Roentgen.
La collezione di porcellane e ceramiche - un buon nucleo delle quali proviene dalla collezione di Caterina II - è estremamente ricca non solo per quantità - solamente un servizio realizzato in Cina nel XVIII secolo si compone di più di 400 pezzi - ma soprattutto per qualità - al punto da tenere il passo con quelli più noti conservati nei musei europei.
"Fascino del bello. Opere d'arte dalla Collezione Terruzzi"
fino al 20 maggio 2007
Roma, Complesso del Vittoriano
Costo del biglietto: € 8,00 intero; € 5,00 ridotto
Orario: dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30
venerdì e sabato 9.30 - 22.30
domenica 9.30 - 19.30
Per informazioni: tel. 06/69202049
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