Pressione antropica e misure cautelari
Boom di visitatori: Pompei regola i flussi di turisti
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Ludovica Sanfelice
11/05/2015
Il 3 maggio scorso, trentacinquemila visitatori hanno fatto tremare Pompei nella domenica ad accesso gratuito. All’indomani del successo della nuova edizione dell’iniziativa che offre ingresso libero al patrimonio nazionale, preoccupazione per la tutela di scavi e reperti archeologici è stata sollevata dal soprintendente di Pompei, Ercolano e Stabia Massimo Osanna che ha invocato un’urgente regolamentazione dei flussi turistici suggerendo l’ipotesi di limitare gli ingressi ad un massimo di 15mila visitatori.
L’assalto ha messo in allarme anche il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini che ha scritto ai direttori dei poli più frequentati sollecitando proposte volte a prevenire i danni e tutelare al tempo stesso il grande valore assunto dalle domeniche gratuite.
La pressione antropica a cui è stato esposto in particolare il sito alle pendici del Vesuvio è insostenibile soprattutto per gli affreschi e, per fronteggiare in maniera efficace la nuova ondata attesa per il 7 giugno, sulla proposta di un numero chiuso ha infine prevalso un limite massimo di presenze simultanee all’interno degli scavi. Accesso libero per tutti quindi, ma attese in coda più lunghe.
Per approfondimenti:
La rivoluzione del decreto musei in un video
L’assalto ha messo in allarme anche il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini che ha scritto ai direttori dei poli più frequentati sollecitando proposte volte a prevenire i danni e tutelare al tempo stesso il grande valore assunto dalle domeniche gratuite.
La pressione antropica a cui è stato esposto in particolare il sito alle pendici del Vesuvio è insostenibile soprattutto per gli affreschi e, per fronteggiare in maniera efficace la nuova ondata attesa per il 7 giugno, sulla proposta di un numero chiuso ha infine prevalso un limite massimo di presenze simultanee all’interno degli scavi. Accesso libero per tutti quindi, ma attese in coda più lunghe.
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