Dal 16 aprile con anteprima dall’8 marzo
Essere donna a Pompei: una mostra e un percorso al femminile nel Parco Archeologico

Ritratto di fanciulla con tavolette cerate e stilo (cosiddetta "Saffo"), 55-79 d.C. circa, Affresco in IV stile pompeiano, Rinvenuto a Pompei il 24 maggio del 1760, nella casa VI, 17 o Insula Occidentalis a Pompei | Courtesy of Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Francesca Grego
06/03/2025
Napoli - C’è Giulia Felice, proprietaria di uno dei più affascinanti complessi dell’antica Pompei. Suo padre Spurio, abile uomo d’affari, le ha lasciato in eredità una dimora con giardino a due passi dall’anfiteatro, con bellissime sale da bagno. Lei evidentemente non è da meno: dopo che un terremoto ha devastato la città, apre al pubblico le sue terme personali, affitta stanze e locali per botteghe, conquistando così l’indipendenza economica. Eumachia invece è un’imprenditrice della lana. La sua bottega all’interno del Foro è intitolata a un’altra donna celebre, Livia, moglie di Augusto, ed è così fiorente da finanziare la costruzione della più grande tomba di Pompei, nella necropoli di Porta Nocera. E poi ci sono Mamia, sacerdotessa di Venere, Asellina, ostessa e promoter elettorale, Eutychis e Amaryllis, entrambe schiave, eppure con destini così diversi, Fulvia Agateia e Nevoleia Tyche, ambiziose liberte. Sono solo alcune delle storie da scoprire nella mostra Essere donna nell’antica Pompei, dal 16 aprile presso il Parco Archeologico.
All’interno della Palestra grande affreschi, ritratti privati e funerari, oggetti d’uso quotidiano, graffiti e iscrizioni racconteranno la vita delle donne nella colonia vesuviana, mentre nella Casa della Venere della Conchiglia si potrà ammirare la ricostruzione di un antico telaio verticale, utensile legato a un’attività tipicamente femminile nel mondo romano. Curata da Francesca Ghedini e Monica Salvatori, l'esposizione documenterà l’esistenza delle donne di ogni classe sociale nelle sue diverse fasi: matrone, liberte, schiave, mogli, figlie o concubine, dalla nascita all’infanzia e al matrimonio.
Una mappa creata per l’occasione, inoltre, inviterà i visitatori a scoprire all’interno del parco i luoghi legati a ciascuna delle protagoniste della mostra, dai Praedia di Giulia Felice al Termopolio di Aselina, dal quartiere servile della Casa dei Vettii, abitato dalla schiava Eutychis, alla Casa di Marco Terenzio Eudosso, dove Amaryllis filava la lana per conto del padrone, fino alla bottega di Eumachia nel Foro e alle tombe di Nevoleia Tyche e Flavia Agatea nella necropoli di Porta Ercolano.
Dall’8 marzo, in occasione della Giornata della Donna, i visitatori di Pompei avranno un’anticipazione del racconto della mostra grazie a contenuti sul tema presenti in questi luoghi e approfondimenti multimediali da scoprire nell’app MyPompeii. Presso la Villa di Poppea a Oplontis, invece, l’8 marzo si festeggerà con gli itinerari guidati gratuiti “Ubi tu Gaius, ibi ego Gaia”, con la rappresentazione di un matrimonio romano e letture di versi latini sui temi delle donne e dell’amore.
All’interno della Palestra grande affreschi, ritratti privati e funerari, oggetti d’uso quotidiano, graffiti e iscrizioni racconteranno la vita delle donne nella colonia vesuviana, mentre nella Casa della Venere della Conchiglia si potrà ammirare la ricostruzione di un antico telaio verticale, utensile legato a un’attività tipicamente femminile nel mondo romano. Curata da Francesca Ghedini e Monica Salvatori, l'esposizione documenterà l’esistenza delle donne di ogni classe sociale nelle sue diverse fasi: matrone, liberte, schiave, mogli, figlie o concubine, dalla nascita all’infanzia e al matrimonio.
Una mappa creata per l’occasione, inoltre, inviterà i visitatori a scoprire all’interno del parco i luoghi legati a ciascuna delle protagoniste della mostra, dai Praedia di Giulia Felice al Termopolio di Aselina, dal quartiere servile della Casa dei Vettii, abitato dalla schiava Eutychis, alla Casa di Marco Terenzio Eudosso, dove Amaryllis filava la lana per conto del padrone, fino alla bottega di Eumachia nel Foro e alle tombe di Nevoleia Tyche e Flavia Agatea nella necropoli di Porta Ercolano.
Dall’8 marzo, in occasione della Giornata della Donna, i visitatori di Pompei avranno un’anticipazione del racconto della mostra grazie a contenuti sul tema presenti in questi luoghi e approfondimenti multimediali da scoprire nell’app MyPompeii. Presso la Villa di Poppea a Oplontis, invece, l’8 marzo si festeggerà con gli itinerari guidati gratuiti “Ubi tu Gaius, ibi ego Gaia”, con la rappresentazione di un matrimonio romano e letture di versi latini sui temi delle donne e dell’amore.
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