Dal Friuli alla Sicilia a caccia di bellezza en plein air
Da Selinunte "by night" alle pietre sonore di Sciola, sei incontri con l'arte fuori dal museo
Gianfranco Meggiato, Valle dei Templi, Agrigento, panoramica | Courtesy Studio Ferraina
Samantha De Martin
18/08/2021
Dalle sale alle distese di sole, tra templi, installazioni, tableaux vivants e parchi archeologici al chiaro di luna.
Nonostante i grandi numeri registrati dai musei nelle ultime settimane, l’arte si fa apprezzare anche en plein air assecondando la stagione del caldo, più bisognosa di relax e bellezza all’aria aperta.
Capita così che il canto delle pietre di Pinuccio Sciola si mescoli, seppure a chilometri di distanza, ai riflessi della luna sui templi del Parco di Selinunte, mentre sfere e specchi di Gianfranco Meggiato a dialogo con la Valle dei Templi tracciano un itinerario interiore che guida gli ospiti in un percorso che ha la voce di chitarre e contrabbassi e i profumi del Mediterraneo. Dal Friuli alla Sicilia, ecco sei idee per una passeggiata nell’arte all'aria aperta.
Pinuccio Sciola nel Parco Sculture Braida Copetti
Sei monumentali sculture simili a menhir, “risonanti di richiami arcaici e poetici”, ammiccano a una Città sonora costituita da centinaia di piccoli elementi di pietra calcarea assemblati in infinite combinazioni, mentre Le Colonne infinite, omaggio a Gaudì, si innalzano a comporre una foresta metallica.
Benvenuti al Parco Sculture Braida Copetti, alle porte di Udine, dove, fino al prossimo 30 settembre un poderoso compendio di opere di Pinuccio Sciola dialoga con i lavori della collezione permanente della famiglia Copetti.
Pinuccio Sciola, Omaggio a Gaudì | Foto: © Valentina Iaccarino
In questo spazio di 15mila metri quadri, a Leproso di Premariacco, destinato per decenni alla coltivazione del mais - e dove la famiglia Copetti, ricreando le antiche Braide friulane (i parchi annessi alle antiche case coloniche), ha avviato un’opera di riqualificazione ambientale accogliendo dal 2018, tra vigne, meli e ligustri gli interventi di illustri artisti internazionali - le opere dello scultore sardo danno vita a un’esperienza multisensoriale.
La passeggiata tra le creazioni di Sciola è anche l’occasione per apprezzare il nuovo allestimento del Parco e le sculture di Alberto Gianfreda, Alik Cavaliere, Giorgio Celiberti entrate negli ultimi mesi in collezione permanente.
Il Parco è aperto, con ingresso libero e gratuito, da venerdì a domenica dalle 17 alle 20; sabato e domenica anche dalle 10 alle 12.
A Capalbio tra i sogni di Niki de Saint Phalle
In vista del 2022, anno in cui ricorre il ventennale della morte, l’universo a colori della visionaria Niki de Saint Phalle esplode nel Giardino dei Tarocchi di Capalbio (Grosseto), la grandiosa creazione esoterica nata dalla fantasia dell'artista guerriera madre delle Nanas.
Fino al 3 novembre, in tre sedi espositive - Palazzo Collacchioni, nel borgo di Capalbio, presso la Galleria Il Frantoio e nel Giardino dei Tarocchi di Garavicchio - il pubblico potrà apprezzare oltre cento opere, tra sculture, disegni, video, fotografie, alcune delle quali inedite, realizzate tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta.
La mostra dal titolo Il luogo dei sogni: Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle, a cura di Lucia Pesapane, racconta il sogno Niki e la nascita di quell’Eden naif colorato di tinte violente, edifici fiabeschi, piazze, sculture monumentali ispirate ai Tarocchi.
Niki de Saint Phalle, Tarot Garden, 1991 @Il Giardino dei Tarocchi. Litografia 60.3 x 80 cm
Un’installazione sonora notturna nel cuore dell'Aquila
Nostalgie, auspici, tracce di un ritrovato senso di comunità e di normalità. Sono i sogni più ricorrenti degli aquilani che, dal 26 al 31 agosto, riecheggiano, simili sussurri, nel Cortile di Palazzo Ciolina, grazie all’installazione dell’artista Ernesto Pugliese. L’Aquila dei sogni, questo il titolo dell’opera che sarà attivata tutte le sere dalle 20 alle 24, è il frutto del ritorno dell’artista, dopo un decennio, in una città ancora sfregiata dagli effetti del terremoto.
Chiedendosi quale aspetto L'Aquila vada assumendo nei sogni dei suoi abitanti, l’artista ha trascorso intere giornate registrando, in forma anonima, racconti di sogni passati e recenti degli abitanti che avessero come contesto la città.
Ernesto Pugliese, L'Aquila dei sogni
Metti un venerdì sera a Ercolano, tra proiezioni luminose e tableaux vivants
La lunga estate dell’arte en plein air ci porta alcuni chilometri a sud, invitandoci all’iniziativa “I Venerdì di Ercolano”, le aperture serali del Parco Archeologico realizzate nell’ambito del Piano di Valorizzazione 2021 del MIC e inserite nel calendario degli appuntamenti SCABEC di “Campania by night”.
Fino al 25 settembre, a partire dalle 20, percorsi guidati di gruppo - con partenze ogni 10 minuti, per un massimo di 18 visite per ciascuna serata - accompagneranno gli ospiti alla scoperta del Parco illuminato con proiezioni di capolavori di pittura provenienti dagli scavi del 1700 e di suggestivi Tableaux Vivants, a cura di Teatri 35.
Protagonista dei temi figurativi selezionati per le proiezioni e per i tableaux vivants dell’edizione 2021 sarà la figura di Ercole, eroe che dà il nome alla città.
Veduta dell'antica Ercolano | Courtesy Parco Archeologico di Ercolano
Il Parco archeologico di Selinunte brilla di notte
Quando le morbide tinte del tramonto accarezzano le colonne dei templi F, E, G e il baglio Florio del Parco di Selinunte, la passeggiata archeologica si carica di magia. C’è un modo per sottrarsi alla canicola siciliana gustandosi una delle aree antiche più estese del Mediterraneo: scoprire l’arte di notte.
Fino al 29 agosto, dalle 19.30 a mezzanotte (la biglietteria chiude alle 22 dal lunedì al giovedì, alle 23 nel weekend) i visitatori potranno assaporare la magia dei templi in notturna apprezzando le antiche architetture da una prospettiva insolita.
Il percorso di visita coinvolgerà solo la collina orientale delimitata dal fiume Gorgo-Cottone, che ospita la grande area sacra, con i resti del Tempio G dedicato a Zeus, uno tra i più grandi edifici greci mai costruiti, e probabilmente mai portato a termine.
Fino a sabato 21 il Baglio Florio, sempre all’interno del Parco Archeologico, alle suggestioni dell'arte si aggiunge la musica con “Mediterraneo Jazz”, una rassegna sperimentale di scorribande sonore tra blues afro-americano e swing di matrice europea.
Il biglietto per partecipare alle visite by night è acquistabile, al costo di tre euro, sul sito di Coopculture.
Per una passeggiata più agevole gli ospiti avranno la possibilità di utilizzare le auto elettriche.
Selinunte in notturna | Courtesy Parco archeologico di Selinunte
Le sculture di Gianfranco Meggiato dialogano con la Valle dei Templi
Fino al 4 gennaio nella cornice del Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento lo scultore veneziano Gianfranco Meggiato invita il pubblico alla ricerca del suo Uomo contemporaneo tra i segni delle antiche civiltà.
Un dialogo magnetico che attraversa spazio e tempo, un inno all'uomo e a quella creatività che accompagna la mano dell'artista guida la mostra L'uomo quantico, non c'è futuro senza memoria, a cura di Daniela Brignone.
Attraverso tredici monumentali sculture, quattro delle quali concepite per la Valle dei Templi ed esposte al pubblico per la prima volta, lo scultore contemporaneo astratto premio ICOMOS/UNESCO, entra in “relazione sentimentale” con il luogo, orchestrando un dialogo tra antico e contemporaneo. In questo viaggio per immagini e assonanze che offre una riflessione sull’uomo alla ricerca di sé, lo specchio dell’Assoluto apre il percorso davanti al tempio di Giunone, mentre l’Uomo quantico, che dà il titolo alla personale, ammicca al Tempio della Concordia.
Gianfranco Meggiato, Valle dei Templi, Agrigento | Courtesy studio Ferraina
L’artista veneziano ideatore del concetto di “introscultura“ - in cui lo sguardo dell'osservatore viene attirato verso l'interiorità dell’opera - traccia una strada, riflettendo la propria immagine in sfere, lucide pieghe e morbide volute, materiali non nobili assemblati per dare vita all'Uomo quantico.
I biglietti saranno acquistabili fino alle 18 del giorno della visita sia on line, sul sito di Ticketone e presso la biglietteria del Parco Archeologico.
Leggi anche:
• Nel luogo dei sogni di Niki de Saint Phalle, l'artista visionaria che amava i tarocchi
• Il parco archeologico di Selinunte
Nonostante i grandi numeri registrati dai musei nelle ultime settimane, l’arte si fa apprezzare anche en plein air assecondando la stagione del caldo, più bisognosa di relax e bellezza all’aria aperta.
Capita così che il canto delle pietre di Pinuccio Sciola si mescoli, seppure a chilometri di distanza, ai riflessi della luna sui templi del Parco di Selinunte, mentre sfere e specchi di Gianfranco Meggiato a dialogo con la Valle dei Templi tracciano un itinerario interiore che guida gli ospiti in un percorso che ha la voce di chitarre e contrabbassi e i profumi del Mediterraneo. Dal Friuli alla Sicilia, ecco sei idee per una passeggiata nell’arte all'aria aperta.
Pinuccio Sciola nel Parco Sculture Braida Copetti
Sei monumentali sculture simili a menhir, “risonanti di richiami arcaici e poetici”, ammiccano a una Città sonora costituita da centinaia di piccoli elementi di pietra calcarea assemblati in infinite combinazioni, mentre Le Colonne infinite, omaggio a Gaudì, si innalzano a comporre una foresta metallica.
Benvenuti al Parco Sculture Braida Copetti, alle porte di Udine, dove, fino al prossimo 30 settembre un poderoso compendio di opere di Pinuccio Sciola dialoga con i lavori della collezione permanente della famiglia Copetti.
Pinuccio Sciola, Omaggio a Gaudì | Foto: © Valentina Iaccarino
In questo spazio di 15mila metri quadri, a Leproso di Premariacco, destinato per decenni alla coltivazione del mais - e dove la famiglia Copetti, ricreando le antiche Braide friulane (i parchi annessi alle antiche case coloniche), ha avviato un’opera di riqualificazione ambientale accogliendo dal 2018, tra vigne, meli e ligustri gli interventi di illustri artisti internazionali - le opere dello scultore sardo danno vita a un’esperienza multisensoriale.
La passeggiata tra le creazioni di Sciola è anche l’occasione per apprezzare il nuovo allestimento del Parco e le sculture di Alberto Gianfreda, Alik Cavaliere, Giorgio Celiberti entrate negli ultimi mesi in collezione permanente.
Il Parco è aperto, con ingresso libero e gratuito, da venerdì a domenica dalle 17 alle 20; sabato e domenica anche dalle 10 alle 12.
A Capalbio tra i sogni di Niki de Saint Phalle
In vista del 2022, anno in cui ricorre il ventennale della morte, l’universo a colori della visionaria Niki de Saint Phalle esplode nel Giardino dei Tarocchi di Capalbio (Grosseto), la grandiosa creazione esoterica nata dalla fantasia dell'artista guerriera madre delle Nanas.
Fino al 3 novembre, in tre sedi espositive - Palazzo Collacchioni, nel borgo di Capalbio, presso la Galleria Il Frantoio e nel Giardino dei Tarocchi di Garavicchio - il pubblico potrà apprezzare oltre cento opere, tra sculture, disegni, video, fotografie, alcune delle quali inedite, realizzate tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta.
La mostra dal titolo Il luogo dei sogni: Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle, a cura di Lucia Pesapane, racconta il sogno Niki e la nascita di quell’Eden naif colorato di tinte violente, edifici fiabeschi, piazze, sculture monumentali ispirate ai Tarocchi.
Niki de Saint Phalle, Tarot Garden, 1991 @Il Giardino dei Tarocchi. Litografia 60.3 x 80 cm
Un’installazione sonora notturna nel cuore dell'Aquila
Nostalgie, auspici, tracce di un ritrovato senso di comunità e di normalità. Sono i sogni più ricorrenti degli aquilani che, dal 26 al 31 agosto, riecheggiano, simili sussurri, nel Cortile di Palazzo Ciolina, grazie all’installazione dell’artista Ernesto Pugliese. L’Aquila dei sogni, questo il titolo dell’opera che sarà attivata tutte le sere dalle 20 alle 24, è il frutto del ritorno dell’artista, dopo un decennio, in una città ancora sfregiata dagli effetti del terremoto.
Chiedendosi quale aspetto L'Aquila vada assumendo nei sogni dei suoi abitanti, l’artista ha trascorso intere giornate registrando, in forma anonima, racconti di sogni passati e recenti degli abitanti che avessero come contesto la città.
Ernesto Pugliese, L'Aquila dei sogni
Metti un venerdì sera a Ercolano, tra proiezioni luminose e tableaux vivants
La lunga estate dell’arte en plein air ci porta alcuni chilometri a sud, invitandoci all’iniziativa “I Venerdì di Ercolano”, le aperture serali del Parco Archeologico realizzate nell’ambito del Piano di Valorizzazione 2021 del MIC e inserite nel calendario degli appuntamenti SCABEC di “Campania by night”.
Fino al 25 settembre, a partire dalle 20, percorsi guidati di gruppo - con partenze ogni 10 minuti, per un massimo di 18 visite per ciascuna serata - accompagneranno gli ospiti alla scoperta del Parco illuminato con proiezioni di capolavori di pittura provenienti dagli scavi del 1700 e di suggestivi Tableaux Vivants, a cura di Teatri 35.
Protagonista dei temi figurativi selezionati per le proiezioni e per i tableaux vivants dell’edizione 2021 sarà la figura di Ercole, eroe che dà il nome alla città.
Veduta dell'antica Ercolano | Courtesy Parco Archeologico di Ercolano
Il Parco archeologico di Selinunte brilla di notte
Quando le morbide tinte del tramonto accarezzano le colonne dei templi F, E, G e il baglio Florio del Parco di Selinunte, la passeggiata archeologica si carica di magia. C’è un modo per sottrarsi alla canicola siciliana gustandosi una delle aree antiche più estese del Mediterraneo: scoprire l’arte di notte.
Fino al 29 agosto, dalle 19.30 a mezzanotte (la biglietteria chiude alle 22 dal lunedì al giovedì, alle 23 nel weekend) i visitatori potranno assaporare la magia dei templi in notturna apprezzando le antiche architetture da una prospettiva insolita.
Il percorso di visita coinvolgerà solo la collina orientale delimitata dal fiume Gorgo-Cottone, che ospita la grande area sacra, con i resti del Tempio G dedicato a Zeus, uno tra i più grandi edifici greci mai costruiti, e probabilmente mai portato a termine.
Fino a sabato 21 il Baglio Florio, sempre all’interno del Parco Archeologico, alle suggestioni dell'arte si aggiunge la musica con “Mediterraneo Jazz”, una rassegna sperimentale di scorribande sonore tra blues afro-americano e swing di matrice europea.
Il biglietto per partecipare alle visite by night è acquistabile, al costo di tre euro, sul sito di Coopculture.
Per una passeggiata più agevole gli ospiti avranno la possibilità di utilizzare le auto elettriche.
Selinunte in notturna | Courtesy Parco archeologico di Selinunte
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Fino al 4 gennaio nella cornice del Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento lo scultore veneziano Gianfranco Meggiato invita il pubblico alla ricerca del suo Uomo contemporaneo tra i segni delle antiche civiltà.
Un dialogo magnetico che attraversa spazio e tempo, un inno all'uomo e a quella creatività che accompagna la mano dell'artista guida la mostra L'uomo quantico, non c'è futuro senza memoria, a cura di Daniela Brignone.
Attraverso tredici monumentali sculture, quattro delle quali concepite per la Valle dei Templi ed esposte al pubblico per la prima volta, lo scultore contemporaneo astratto premio ICOMOS/UNESCO, entra in “relazione sentimentale” con il luogo, orchestrando un dialogo tra antico e contemporaneo. In questo viaggio per immagini e assonanze che offre una riflessione sull’uomo alla ricerca di sé, lo specchio dell’Assoluto apre il percorso davanti al tempio di Giunone, mentre l’Uomo quantico, che dà il titolo alla personale, ammicca al Tempio della Concordia.
Gianfranco Meggiato, Valle dei Templi, Agrigento | Courtesy studio Ferraina
L’artista veneziano ideatore del concetto di “introscultura“ - in cui lo sguardo dell'osservatore viene attirato verso l'interiorità dell’opera - traccia una strada, riflettendo la propria immagine in sfere, lucide pieghe e morbide volute, materiali non nobili assemblati per dare vita all'Uomo quantico.
I biglietti saranno acquistabili fino alle 18 del giorno della visita sia on line, sul sito di Ticketone e presso la biglietteria del Parco Archeologico.
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