Il loro restauro ne ha consentito l'attribuzione
Alla Pini quattro tele inedite del Seicento
Angelo Maria Rossi, Natura morta con frutta, zucca, funghi, pannocchia e conchiglia
E. Bramati
30/05/2014
Milano - La Fondazione Adolfo Pini di Milano ha presentato al pubblico quattro tele mai viste, provenienti dalla collezione privata del suo fondatore.
Le opere, da tempo conservate nei depositi dell'istituzione, sono state sottoposte ad un significativo restauro, che ha rimosso le vernici ottocentesche rivelando i colori originari, e consentendone così una attribuzione più precisa.
La mostra, che proseguirà fino al 21 giugno 2014, introdurrà al pubblico quattro dipinti seicenteschi, tra cui una "Natura morta con frutta, zucca, funghi, pannocchia e conchiglia”, realizzata dal milanese Angelo Maria Rossi.
Oltre a questa saranno presenti un "Paesaggio con pastori e armenti" di Jacob Roos, conosciuto tra il '600 e il '700 come Rosa da Napoli, e un "Paesaggio con Mosé che ordina alle acque del Mar Rosso di chiudersi", del fiammingo Gillis van Valckenborch, che per alcuni anni fu attivo in Italia.
Infine, il quarti dipinto ritrovato raffigura una "Natura morta con frutta sul tavolo", realizzata da un artista vicino alla cerchia di Frans Snyders.
La mostra, come gli studi sulle quattro tele, è stata curata dallo storico dell'arte Davide Dotti, che di recente ha anche contribuito al riconoscimento di un'altra opera rivenuta in un deposito privato, un Moretto che ora si trova esposto a Palazzo Martinengo a Brescia.
Le opere, da tempo conservate nei depositi dell'istituzione, sono state sottoposte ad un significativo restauro, che ha rimosso le vernici ottocentesche rivelando i colori originari, e consentendone così una attribuzione più precisa.
La mostra, che proseguirà fino al 21 giugno 2014, introdurrà al pubblico quattro dipinti seicenteschi, tra cui una "Natura morta con frutta, zucca, funghi, pannocchia e conchiglia”, realizzata dal milanese Angelo Maria Rossi.
Oltre a questa saranno presenti un "Paesaggio con pastori e armenti" di Jacob Roos, conosciuto tra il '600 e il '700 come Rosa da Napoli, e un "Paesaggio con Mosé che ordina alle acque del Mar Rosso di chiudersi", del fiammingo Gillis van Valckenborch, che per alcuni anni fu attivo in Italia.
Infine, il quarti dipinto ritrovato raffigura una "Natura morta con frutta sul tavolo", realizzata da un artista vicino alla cerchia di Frans Snyders.
La mostra, come gli studi sulle quattro tele, è stata curata dallo storico dell'arte Davide Dotti, che di recente ha anche contribuito al riconoscimento di un'altra opera rivenuta in un deposito privato, un Moretto che ora si trova esposto a Palazzo Martinengo a Brescia.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Milano | Dal 28 novembre ai Chiostri di Sant’Eustorgio
Il Retablo dei Magi, gioiello fiammingo, svela i suoi colori originali
-
Milano | A Milano dall’8 dicembre
Apre Palazzo Citterio. La Grande Brera diventa realtà
-
Udine | Il 5 e 6 dicembre 2024 ad Aquileia
Aquileia meta sostenibile, terra di cammini. La perla patrimonio Unesco si racconta in due convegni
-
Roma | L’opera dall'Art Institute of Chicago in mostra fino al 27 gennaio
La speranza fondata sull'amore. La Crocifissione bianca di Chagall inaugura a Roma un nuovo spazio museale
-
Aosta | Un maestro del contemporaneo tra le montagne della Valle d’Aosta
Questa è pittura: Emilio Vedova al Forte di Bard
-
Roma | L’Ambasciata di Francia e l’École française de Rome insieme per la valorizzazione del “Dado” farnese
La facciata di Palazzo Farnese ritrova i suoi colori dopo il restauro