Estasi di San Francesco d'Assisi
Chiesa del Santissimo Redentore
Realizzata a Venezia nell'ultimo anno di vita di Carlo Saraceni (1620), l'opera mostra pienamente i nuovi dettami della Controriforma. È ormai lontana l'iconografia del Santo che da Giotto in poi mostrava il poverello d'Assisi ricevere i sacri segni sulle mani e i piedi da raggi provenienti da un cherubino.
La devozione controriformata preferisce una scena più intima, con il santo già con le stimmate, seduto sul suo giaciglio a braccia incrociate, che guarda verso l'alto dove gli appare un angelo che suona un violino. La visione estatica è garantita dalla nuvola su cui poggia i piedi il messaggero celeste e dal fascio di luce tutto caravaggesco che di fatto indica la direzione del volo dell'angelo. L'interno della stanza è l'occasione per una splendida natura morta costituita da ceste, sandali, sedie e panche rese con realismo.
Di grande interesse iconografico il dettaglio del teschio sul tavolo del santo che conferma ancora una volta la totale adesione del dipinto alla nuova religiosità imperante.
COMMENTI
LE OPERE
La nascita della Vergine
1617 | Affresco
Santa Cecilia e l'angelo
1610 | Olio su tela
Madonna col Bambino e sant’Anna
1610 | Olio su tela
San Rocco e l'angelo
1604 | Olio su tela
Ambascerie orientali
1616 | Affresco
Estasi di San Francesco d'Assisi
1620 | Olio su tela
Enrico Dandolo e i Crociati nella Basilica di San Marco
1620 | Olio su muro
Transito della Vergine
1612 | Olio su tela
San Carlo Borromeo porta in processione il chiodo della croce
1618 | Olio su tela
Banchetto del ricco Epulone
1605 | Olio su tela
Martirio di San Lamberto
1618 | Olio su tela
Miracolo di San Benno
1618 | Olio su tela
Caduta di Icaro
1606 | Olio
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