Caduta di Icaro
Museo e Real Bosco di Capodimonte
Si tratta del dipinto più celebre della serie di olii su rame ispirata alle Metamorfosi di Ovidio, realizzata dal pittore per la famiglia Farnese.
La scena è quella di mezzo delle tre dedicate al figlio di Dedalo, preceduta da quella del Volo di Icaro e seguita dal Seppellimento di Icaro. Oltre a queste, Saraceni dipinse anche Salmace ed Ermafrodito, il Ratto di Ganimede e Arianna abbandonata in Nasso. Tutte le opere che costituiscono il ciclo sono caratterizzate da ampi paesaggi, che rivelano forti influenze fiamminghe, in cui trovano posto le figure. Nella scena della Caduta, oltre ad Icaro che, troppo vicino al sole, vede sciogliersi la cera con cui il padre ha messo insieme le piume d’uccello per fuggire dal labirinto di Minosse, appaiono in basso a sinistra persino due figure in abiti seicenteschi, rispettivamente a pesca e a cavallo, che osservano sorpresi la scena.
L’inserto, che sembra un semplice dettaglio di genere, è in realtà una puntuale citazione del passo delle Metamorfosi: «E chi li scorge, un pescatore che dondola la sua canna, un pastore o un contadino […] resta sbalordito ritenendoli dèi in grado di solcare il cielo».
COMMENTI
LE OPERE
La nascita della Vergine
1617 | Affresco
Santa Cecilia e l'angelo
1610 | Olio su tela
Madonna col Bambino e sant’Anna
1610 | Olio su tela
San Rocco e l'angelo
1604 | Olio su tela
Ambascerie orientali
1616 | Affresco
Estasi di San Francesco d'Assisi
1620 | Olio su tela
Enrico Dandolo e i Crociati nella Basilica di San Marco
1620 | Olio su muro
Transito della Vergine
1612 | Olio su tela
San Carlo Borromeo porta in processione il chiodo della croce
1618 | Olio su tela
Banchetto del ricco Epulone
1605 | Olio su tela
Martirio di San Lamberto
1618 | Olio su tela
Miracolo di San Benno
1618 | Olio su tela
Caduta di Icaro
1606 | Olio
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