Dal 12 aprile a Palazzo Ducale

Il doppio volto di Andrea Mantegna presto in mostra a Mantova

Andrea Mantegna, San Sebastiano. Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro
 

Francesca Grego

20/03/2025

Mantova - Migliaia di persone visitano ogni anno la Camera degli Sposi di Andrea Mantegna, gioiello quattrocentesco incastonato nella torre Nord-Est del Palazzo Ducale di Mantova. Grandiosa celebrazione dei Gonzaga, miracolo della prospettiva e capolavoro di illusionismo, mirabile racconto per immagini, la Camera Picta è tra le opere più note dell’intero Rinascimento, almeno per il suo celebre oculo aperto sul cielo con uno straordinario scorcio dal basso. Dal 12 aprile al 15 giugno un ospite eccellente mostrerà ai visitatori di Palazzo Ducale un altro volto dell’autore della Camera degli Sposi: si tratta del San Sebastiano, dipinto di rara intensità che in epoca moderna ha stregato personaggi come Gabriele D’Annunzio, Thomas Stearns Eliot e José Saramago. Realizzato da Mantegna nell’ultimo periodo della sua vita, ha l’aria di un testamento spirituale: dopo la morte dell'artista nel 1506, appartenne ai suoi eredi e poi al celebre poeta e umanista Pietro Bembo, prima di passare di mano in mano fino alla collezione del barone Giorgio Franchetti, che a fine Ottocento lo destinò al suo fastoso palazzo veneziano sul Canal Grande, oggi Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro. In occasione dei lavori di restauro in programma al museo lagunare, il San Sebastiano tornerà a Mantova, sua città d’origine, per dialogare con la Camera Picta dalla stanza accanto, la cosiddetta Camera dei Soli. 



“Potrebbero due opere dello stesso artista essere così lontane?”, si chiedono gli organizzatori del progetto Mantegna vs Mantegna. Tra luce e ombra: la Camera Picta e il San Sebastiano di Ca’ d’Oro, nato dalla collaborazione tra la Direzione regionale Musei nazionali del Veneto e il Palazzo Ducale di Mantova. Solari e composti gli affreschi che ricoprono ogni angolo della Camera degli Sposi, oscuro e malinconico il San Sebastiano, che sulla tela emerge da una nicchia come una statua policroma, con la bocca aperta in una muta e tragica espressione di dolore. Le funi gli straziano le carni e una pioggia di frecce lo trafigge: un’opera drammatica, nella quale sembra cogliersi una profonda partecipazione emotiva del pittore, anziano, prossimo alla morte e forse incupito da vicende personali. 

“L’eccezionale trasferta, volta a garantire la più ampia fruizione del dipinto durante i lavori in Galleria, offrirà l’occasione per un’accurata revisione conservativa della tela prima della sua ricollocazione definitiva all’interno della cosiddetta ‘Cappella del Mantegna’, prevista alla fine dell’estate”, ha annunciato Claudia Cremonini, direttrice della Galleria Giorgio Franchetti. A Palazzo Ducale la tela verrà presentata insieme alla nuova illuminazione della Camera degli Sposi, più splendente che mai grazie a un impianto studiato per valorizzarne i tesori.  


Andrea Mantegna, San Sebastiano. Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro