Le prime sue Stolpersteine saranno installate davanti a Regina Coeli
Inciampi nella memoria
![](http://www.arte.it/foto/600x450/36/19357-1301200040.jpg)
L.S.
13/01/2014
Roma - Per la quinta volta, l’artista tedesco Gunter Demnig torna a Roma, oggi lunedì 13 e domani martedì 14 gennaio, per l’installazione di 15 nuove Stolpersteine, in memoria di vittime della deportazione razziale e politica.
Due delle ormai conosciute pietre di inciampo poste per terra per richiamare discretamente ogni giorno alla memoria gli orrori perpetrati dai fascisti e dai nazisti, per la prima volta troveranno collocazione davanti al carcere di Regina Coeli, in ricordo dei detenuti politici Jean Bourdet e Paskvala.
Si allunga così l’ideale mappa europea che dal 1995 ad oggi ha seminato il ricordo attraverso la collocazione di oltre 40mila pietre, tutte finanziate attraverso sottoscrizioni private.
L’arrivo delle piccole placche di ottone che portano inciso nome e cognome del deportato, età e destinazione, e, quando nota, la data della morte, è stata annunciata agli inquilini degli edifici interessati, da una lettera del Municipio. Ancora una volta, l’iniziata coinvolgerà attraverso un progetto didattico anche alcune scuole a cui verrà affidato il compito di svolgere una ricerca storica sui perseguitati a cui i sanpietrini sono intitolati.
Chiunque sia interessato a conoscere la geografia dell’intero circuito d'azione potrà consultare il sito memoriedinciampo.it
Consulta anche:
La memoria dell'olocausto in un'App
Due delle ormai conosciute pietre di inciampo poste per terra per richiamare discretamente ogni giorno alla memoria gli orrori perpetrati dai fascisti e dai nazisti, per la prima volta troveranno collocazione davanti al carcere di Regina Coeli, in ricordo dei detenuti politici Jean Bourdet e Paskvala.
Si allunga così l’ideale mappa europea che dal 1995 ad oggi ha seminato il ricordo attraverso la collocazione di oltre 40mila pietre, tutte finanziate attraverso sottoscrizioni private.
L’arrivo delle piccole placche di ottone che portano inciso nome e cognome del deportato, età e destinazione, e, quando nota, la data della morte, è stata annunciata agli inquilini degli edifici interessati, da una lettera del Municipio. Ancora una volta, l’iniziata coinvolgerà attraverso un progetto didattico anche alcune scuole a cui verrà affidato il compito di svolgere una ricerca storica sui perseguitati a cui i sanpietrini sono intitolati.
Chiunque sia interessato a conoscere la geografia dell’intero circuito d'azione potrà consultare il sito memoriedinciampo.it
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