Dal 4 settembre al MASI di Lugano
Paul Klee e il disegno in una grande mostra
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Paul Klee, Geister des Theaters, 1939, Acquerello su carta su cartone, Collezione privata | Foto: © Nicolas Borel
Francesca Grego
14/06/2022
Mondo - Abile e versatile disegnatore, Paul Klee trovò nella linea il mezzo perfetto per realizzare la spontaneità e l’essenzialità che tanto ammirava nell’arte primitiva e nei disegni dei bambini. Non a caso, quasi la metà delle 9 mila opere prodotte nel corso della sua vita è rappresentata da disegni. Lo scopriremo presto al MASI di Lugano, che si prepara a esporre – per la prima volta in un museo – l’intera raccolta dedicata all’artista da Sylvie e Jorge Helft, tra più grandi collezionisti argentini di sempre. Disegni a matita, a penna e a pastello, ma anche acquerelli, acqueforti e litografie, per un totale di circa 70 pezzi, illustreranno l’importanza della grafica nel lavoro di Klee ripercorrendone l’intera carriera.
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Paul Klee, Die Hexe mit dem Kamm, 1922, Litografia, Collezione privata | Foto: © Nicolas Borel
Non c’è luogo dell’immaginario di Klee che non trovi spazio sulla carta: su un semplice foglio l’artista svizzero era capace di materializzare stati d’animo, atmosfere, personaggi reali o immaginari. E poi il mondo delle piante e degli animali, il circo, il teatro, la musica, fino ai presagi della malattia e della morte. La linea è protagonista in tutte le sue forme: retta o a zig-zag, con sviluppo verticale o orizzontale, si inerpica in circonferenze, cifre, segni o simboli schiudendo attimi di ironia e di humour, senza tuttavia rifuggire dimensioni più drammatiche e profonde.
Con il suo linguaggio diretto e relativamente semplice, il disegno è in grado di raccontare l’essenza del maestro modernista. E c’è tutto Klee nelle opere della Collezione Helft, messa insieme con passione e infinita pazienza a partire dagli anni Settanta del Novecento: la sua originalità, l’inesauribile inventiva, quell’universo mistico e fiabesco che si affaccia da ogni foglio e ci stupisce senza volerlo, come solo i veri creativi sanno fare.
Paul Klee. La collezione Sylvie e Jorge Helft sarà in programma dal 4 settembre 2022 all’8 gennaio 2023 a Lugano, presso il MASI – Museo d’arte della Svizzera italiana.
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Paul Klee, Böses Müeti, 1939, Colore a colla, tempera e acquerello su carta su cartone, Collezione privata | Foto: © Nicolas Borel
Leggi anche:
• Paul Klee, la fotografia e l'arte moderna italiana nel 2022 del MASI
• Dieci mostre da non perdere in Europa nel 2022
• 150 anni di Mondrian alla Fondation Beyeler
• Una storia di due mondi: Chagall a Milano
• La magia del Surrealismo alla Collezione Peggy Guggenheim
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Paul Klee, Die Hexe mit dem Kamm, 1922, Litografia, Collezione privata | Foto: © Nicolas Borel
Non c’è luogo dell’immaginario di Klee che non trovi spazio sulla carta: su un semplice foglio l’artista svizzero era capace di materializzare stati d’animo, atmosfere, personaggi reali o immaginari. E poi il mondo delle piante e degli animali, il circo, il teatro, la musica, fino ai presagi della malattia e della morte. La linea è protagonista in tutte le sue forme: retta o a zig-zag, con sviluppo verticale o orizzontale, si inerpica in circonferenze, cifre, segni o simboli schiudendo attimi di ironia e di humour, senza tuttavia rifuggire dimensioni più drammatiche e profonde.
Con il suo linguaggio diretto e relativamente semplice, il disegno è in grado di raccontare l’essenza del maestro modernista. E c’è tutto Klee nelle opere della Collezione Helft, messa insieme con passione e infinita pazienza a partire dagli anni Settanta del Novecento: la sua originalità, l’inesauribile inventiva, quell’universo mistico e fiabesco che si affaccia da ogni foglio e ci stupisce senza volerlo, come solo i veri creativi sanno fare.
Paul Klee. La collezione Sylvie e Jorge Helft sarà in programma dal 4 settembre 2022 all’8 gennaio 2023 a Lugano, presso il MASI – Museo d’arte della Svizzera italiana.
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Paul Klee, Böses Müeti, 1939, Colore a colla, tempera e acquerello su carta su cartone, Collezione privata | Foto: © Nicolas Borel
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