Museo dell'Ara Pacis

Centro Storico

Museo dell'Ara Pacis
  • Dove: Museo dell'Ara Pacis
  • Indirizzo: Lungotevere in Augusta
  • Sito E-Ticketing: http://www.omniticket.it
  • E-Mail: info.arapacis@comune.roma.it
  • Telefono: +39 06 0608
  • Apertura: Tutti i giorni 9.30 - 19.30
    24 e 31 dicembre 9.30 - 14
    La biglietteria chiude un'ora prima
    Chiuso: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre
  • Costo: Intero € 9, ridotto € 7
  • Trasporti: Metro: linea A (fermata Flaminio)
    Autobus: linee 81, 628, N25
  • Servizi:
Il Museo dell'Ara Pacis rappresenta la prima opera di architettura realizzata nel centro storico di Roma dalla caduta del fascismo ai nostri giorni. Il progetto è stato redatto da Richard Meier & Partners Architects, autore di alcuni dei più notevoli musei della seconda metà del Novecento.
L'Ara Pacis rappresenta uno degli esempi più alti dell'arte classica. La sua costruzione fu votata dal Senato romano nel 13 a.C. per onorare il ritorno di Augusto dalle province di Gallia e di Spagna, dove nel corso di tre anni l'imperatore aveva consolidato il potere di Roma e suo personale, aperto nuove strade, fondato colonie. L'altare venne edificato lungo la via Flaminia, al confine del Campo Marzio settentrionale, ma la natura alluvionale dell'area e le inondazioni del Tevere, depositando strati di limo sull'area, determinarono ben presto l'interramento dell'Ara, di cui si perse completamente memoria. La ricostruzione del monumento fu decisa in vista della ricorrenza, nel 1937/8, del bimillenario della nascita di Augusto.
Affidata all'archeologo Giuseppe Moretti, essa era materialmente realizzata nell'estate del 1938 all'interno del padiglione di via di Ripetta, edificato in tutta fretta a partire da un progetto dell'architetto Ballio Morpurgo.
Sistemata sul Lungotevere, l'Ara Pacis ha rischiato di essere compromessa dall'inadeguatezza del suo contenitore, che non poteva isolarla dal traffico, dai gas di scarico, dal surriscaldamento, dall'umidità in risalita e infine dalle polveri grasse e acide che si depositavano sui suoi marmi e sugli intonaci.
Il nuovo complesso museale è stato pertanto progettato in vista della conservazione del monumento, sia dal punto di vista ambientale sia nel sistema antisismico.