Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo
Roma, Lungotevere Castello 50
- Indirizzo: Lungotevere castello 50
- Sito E-Ticketing: http://www.gebart.it/
- E-Mail: pm-laz@beniculturali.it
- Telefono: +39 06 32810
- Telefono prenotazioni: +39 06 6896003
- Apertura: Tutti i giorni: 9.00 - 19.30
La biglietteria chiude alle 18.30 - Costo: intero € 10
Ridotto € 6 (cittadini dell'unione europea tra i 18 e i 25 anni,
insegnanti di ruolo nelle scuole statali)
ingresso gratuito ogni prima domenica del mese, cittadini dell'unione europea minori di 18 anni, scolaresche e insegnanti accompagnatori, studenti e docenti di architettura, Lettere (indirizzo archeologico o storico-artistico), conservazione dei Beni culturali e Scienze della Formazione, accademie di Belle arti, dipendenti del Ministero Per i Beni e le attività culturali, Membri icoM, guide ed interpreti turistici in servizio, giornalisti con tesserino dell'ordine, gruppi scolastici con accompagnatore, previa prenotazione, portatori di handicap con accompagnatore. - Trasporti: Metropolitana Linea a: fermata Lepanto; fermata ottaviano-San Pietro
autobus: linee 62, 23, 271, 982, 280 (fermata Piazza Pia)
linea 40 (capolinea Piazza Pia)
linea 34 (fermata via di Porta castello)
linee 49, 87, 926, 990 (capolinea Piazza cavour-fermata via crescenzio)
linee 64, 46 (fermata Santo Spirito) - Durata Visita: 1 ora circa
Il museo è ospitato nell’antica mole funeraria dell’imperatore Adriano, inaugurata da Antonino Pio (costruzione 128-139 d.C.). In origine era costituito da un basamento quadrato su cui era un enorme blocco cilindrico decorato da paraste e coronato da sculture, ancora più in alto una torretta con la statua di Adriano. La posizione così a ridosso dei Palazzi Vaticani, ne fece un avancorpo papale sin dal Medioevo e nel corso del Rinascimento venne trasformato in residenza pontificia grazie soprattutto a Paolo III. Dopo l’Unità d’Italia iniziarono i lavori di restauro (1886-87) e da carcere militare e caserma divenne sede delle Mostre retrospettive del 1911 e successivamente di museo permanente.
Il nome di Castel Sant’Angelo è dovuto alla leggenda secondo la quale durante una processione per la peste del 590 d.C. Gregorio Magno vide sulla cima della mole adrianea San Michele Arcangelo che rinfoderava la spada, segno della fine del morbo che attanagliava la città.