Teresa Ragonesi. Vortice-Vortex / Arte / Azione Nomade / site specific

Teresa Ragonesi. Vortice-Vortex / Arte / Azione Nomade /site specific
Dal 09 Aprile 2014 al 09 Aprile 2014
Roma
Luogo: Torre Argentina e altri luoghi
Indirizzo: largo di Torre Argentina
Orari: 10-13
Enti promotori:
- Patrimonio Artistico Architettonico Ambientale
- l'Arte Contemporanea
E-Mail info: riccardospinella@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.fotovideolab.it
Teresa Ragonesi attraverso un rito performatico intende seguire un percorso che si snoda dall'area Sacra di Torre Argentina fino alla Fontana delle Tartarughe in piazza Mattei.
L'Artista attira a sé l'energia dal luogo sacro e dall'acqua, creando una sorta di mulinello per mezzo di una bacchetta di ulivo, simbolo di pace, di abbondanza, della quintessenza che sopravvive alla dissoluzione delle vecchie forme per rinnovarsi dalle sue stesse radici. Proseguendo il suo cammino di passaggio-propiziatorio, “giunge alla fonte”, al suo momento culminante accanto alla fontana delle Tartarughe, animali che rappresentano l'universo, portatori di fortuna che incarnano la longevità, la resistenza, la costanza ed insegnano la necessità di amministrare bene la personale energia, per consumare intelligentemente le proprie forze e affermare l'importanza di uno sforzo in una lunga durata temporale.
Qui l'Artista, alza lentamente l'esile strumento bianco, fino sopra la testa, punto in asse e perno del corpo; da inizio all'esecuzione: accende una miccia, crea un'azione, segna con un taglio chirurgico profondo nello spazio, entra nelle pieghe della realtà, attiva una sorta di input dal movimento vorticoso. Dentro e fuori, all'interno e all'esterno, contagia, in una sorta di delirio creativo in crescita in espansione; una crescita artistica giovane, vitale libera. “Arte PER l'Arte” aperta al mondo.
Luoghi: //Area Sacra// Largo di Torre Argentina //Fontana delle Tartarughe// piazza Mattei, Roma
L'Artista attira a sé l'energia dal luogo sacro e dall'acqua, creando una sorta di mulinello per mezzo di una bacchetta di ulivo, simbolo di pace, di abbondanza, della quintessenza che sopravvive alla dissoluzione delle vecchie forme per rinnovarsi dalle sue stesse radici. Proseguendo il suo cammino di passaggio-propiziatorio, “giunge alla fonte”, al suo momento culminante accanto alla fontana delle Tartarughe, animali che rappresentano l'universo, portatori di fortuna che incarnano la longevità, la resistenza, la costanza ed insegnano la necessità di amministrare bene la personale energia, per consumare intelligentemente le proprie forze e affermare l'importanza di uno sforzo in una lunga durata temporale.
Qui l'Artista, alza lentamente l'esile strumento bianco, fino sopra la testa, punto in asse e perno del corpo; da inizio all'esecuzione: accende una miccia, crea un'azione, segna con un taglio chirurgico profondo nello spazio, entra nelle pieghe della realtà, attiva una sorta di input dal movimento vorticoso. Dentro e fuori, all'interno e all'esterno, contagia, in una sorta di delirio creativo in crescita in espansione; una crescita artistica giovane, vitale libera. “Arte PER l'Arte” aperta al mondo.
Luoghi: //Area Sacra// Largo di Torre Argentina //Fontana delle Tartarughe// piazza Mattei, Roma
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