Perseo Trionfante
Vaticano, Prati
Una delle opere più celebri di Antonio Canova oggi esposta nei Musei Vaticani a Roma
- Artista: Antonio Canova
- Dove: Perseo Trionfante
- Realizzazione: 1797 - 1801
Antonio Canova iniziò lo studio per la realizzazione della statua del Perseo Trionfante nel 1797 per poi dedicarsi alla scultura dell'opera a cavallo tra il 1800 e il 1801.
Il periodo storico in cui l'opera fu realizzata è particolarmente turbolento per l'Italia che è travolta dall'impeto degli eserciti rivoluzionari di Napoleone che via via conquistano territori partendo dal nord del paese e scendendo sino alle porte di Roma. Inizialmente destinata ad essere esposta nel nuovo Foro Bonaparte di Milano, la scultura fu acquisita assieme al gruppo scultoreo canoviano dei Pugliatori per volontà di Papa Pio VII che decide di farla esporre ai Musei Vaticani sul medesimo piedistallo dove un tempo era la celebre statua classica dell'Apollo del Belvedere che era stata portata a Parigi dagli eserciti napoleonici in conseguenza del Trattato di Tolentino con cui i musei pontifici furono spogliati di oltre un centinaio di statue e dipinti di inestimabile valore per essere esposti al Musée Napoleon (oggi Louvre).
Il mito da cui trae origine la scultura fa riferimento all'eroe greco Perseo che taglia la testa della Medusa, una delle tre Gorgoni figlie delle divinità marine Forco e Ceto. Le Gorgoni avevano il potere di pietrificare chiunque avesse incrociato il loro sguardo.
Perseo oltre al coraggio era dotato di straordinari poteri, potendosi spostare velocemente grazie ai sandali alati e rendersi invisibile grazie all'elmo di Ade. Come armi aveva uno scudo, una spada e una sacca magica donati all'eroe dalla dea Atena.
Canova rappresenta Perseo in trionfo, dopo aver ucciso la figura mostruosa, in posa da vincitore cinge il trofeo per i capelli esibendolo con orgoglio.
Il periodo storico in cui l'opera fu realizzata è particolarmente turbolento per l'Italia che è travolta dall'impeto degli eserciti rivoluzionari di Napoleone che via via conquistano territori partendo dal nord del paese e scendendo sino alle porte di Roma. Inizialmente destinata ad essere esposta nel nuovo Foro Bonaparte di Milano, la scultura fu acquisita assieme al gruppo scultoreo canoviano dei Pugliatori per volontà di Papa Pio VII che decide di farla esporre ai Musei Vaticani sul medesimo piedistallo dove un tempo era la celebre statua classica dell'Apollo del Belvedere che era stata portata a Parigi dagli eserciti napoleonici in conseguenza del Trattato di Tolentino con cui i musei pontifici furono spogliati di oltre un centinaio di statue e dipinti di inestimabile valore per essere esposti al Musée Napoleon (oggi Louvre).
Il mito da cui trae origine la scultura fa riferimento all'eroe greco Perseo che taglia la testa della Medusa, una delle tre Gorgoni figlie delle divinità marine Forco e Ceto. Le Gorgoni avevano il potere di pietrificare chiunque avesse incrociato il loro sguardo.
Perseo oltre al coraggio era dotato di straordinari poteri, potendosi spostare velocemente grazie ai sandali alati e rendersi invisibile grazie all'elmo di Ade. Come armi aveva uno scudo, una spada e una sacca magica donati all'eroe dalla dea Atena.
Canova rappresenta Perseo in trionfo, dopo aver ucciso la figura mostruosa, in posa da vincitore cinge il trofeo per i capelli esibendolo con orgoglio.