Dal 12 al 14 aprile la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano
No time no space: Miart 2024 allarga i confini per osservare il presente
Armin Linke, Tornado, Pantelleria, Italia, 2007, Photographic print on alluminium with frame in wood, 200 x 150 cm | Foto:Armin Linke | Courtesy the artist e VISTAMARE, Pescara - Milan
Samantha De Martin
24/01/2024
Milano - Allargare i confini tematici, spaziali e temporali attraverso nuove sezioni e inediti progetti artistici diffusi in città.
È l’obiettivo dell’edizione 2024 di Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, organizzata da Fiera Milano, diretta per il quarto anno da Nicola Ricciardi e che vede come main partner il Gruppo Intesa Sanpaolo.
Dal 12 al 14 aprile attraverso portali spaziali e corridoi temporali, suggeriti già dal titolo no time no space, miart 2024 allargherà ulteriormente i propri confini, intrecciando passato, presente e futuro per parlare del nostro tempo, cogliendo nel mutevole e tumultuoso flusso dell'attualità ciò che nell'arte è stabile e durevole.
Gideon Rubin, Camicia blu (treccia), 2023, Olio su lino, 45.5 x 51 cm | Foto: Gideon Rubin | Courtesy Monica De Cardenas, Milano - Zuoz - Lugano
“Con 181 gallerie (il doppio rispetto al 2023) provenienti da 28 Paesi e dieci Premi che saranno assegnati nei giorni di mostra – sottolinea Roberto Foresti, vice direttore generale di Fiera Milano - la ventottesima edizione della fiera milanese ribadisce il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per tutto il pubblico dell’arte”.
Punto di partenza di questo percorso saranno le gallerie italiane che rappresentano oltre la metà del totale degli espositori selezionati e che fanno della fiera milanese un’eccellenza di richiamo per collezionisti, curatori e artisti alla ricerca di novità, ma anche di specificità locale. Rispetto alle precedenti edizioni aumenta l’incidenza delle gallerie provenienti dall’estero, grazie a significativi nuovi ingressi all’interno della sezione principale, Established. Tra queste Helena Anrather (New York), Galerie Buchholz (Colonia, Berlino), Emanuela Campoli (Parigi, Milano), Fortes D'Aloia & Gabriel (San Paolo, Rio de Janeiro), greengrassi (Londra), Georg Kargl Fine Arts (Vienna), KOW (Berlino), Fabienne Levy (Losanna, Ginevra), Galerie Neu (Berlino), solo per citarne alcune.
Valerio Adami, Henri Matisse che lavora a un quaderno di disegni, 1966, Acrilico su tela, 300 x 200 cm | Courtesy Gió Marconi, Milano
Da ChertLüdde (Berlino) a Ciaccia Levi (Parigi,Milano), da C L E A R I N G (Bruxelles, New York, Los Angeles) ad Andrew Kreps Gallery (New York), sono numerose le conferme da parte delle gallerie internazionali che già hanno animato le ultime edizioni della fiera. Se Emergent, la sezione curata da Attilia Fattori Franchini, riservata alle gallerie impegnate nella promozione delle generazioni più recenti di artisti, accoglie quest'anno 23 realtà provenienti da tutto il mondo, il 2024 assiste alla prima edizione di Portal, curata da Julieta González e Abaseh Mirvali, che ospita dodici selezionate gallerie che propongono piccole mostre distribuite all’interno della sezione principale. Una sorta di finestra per osservare il presente attraverso prismi non convenzionali.
Tra le novità 2024 si inserisce la sezione tematica Timescape, progetto espositivo che si svilupperà nel corso del prossimo triennio e che ogni anno porterà all’attenzione del pubblico di miart opere realizzate in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica della fiera, attraverso micro-esposizioni che arricchiscono miart con un approccio trans-storico e trasversale. Questo viaggio nel tempo comincerà nel 2024 con un affondo sul primo Novecento grazie al contributo di Aleandri Arte Moderna (Roma), Bottegantica (Milano), ED Gallery (Piacenza), Galleria Carlo Virgilio & C. (Roma), Galleria Gomiero (Montegrotto Terme) e Galleria Russo (Roma).
miart 2024, no time no space | Creative direction: @cabinet_milano | Photography: @charlieengman
Il legame tra miart e la città di Milano sarà infine rafforzato da una nuova edizione della Milano Art Week, la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea, con un programma di mostre e attività attese dall’8 al 14 aprile.
È l’obiettivo dell’edizione 2024 di Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, organizzata da Fiera Milano, diretta per il quarto anno da Nicola Ricciardi e che vede come main partner il Gruppo Intesa Sanpaolo.
Dal 12 al 14 aprile attraverso portali spaziali e corridoi temporali, suggeriti già dal titolo no time no space, miart 2024 allargherà ulteriormente i propri confini, intrecciando passato, presente e futuro per parlare del nostro tempo, cogliendo nel mutevole e tumultuoso flusso dell'attualità ciò che nell'arte è stabile e durevole.
Gideon Rubin, Camicia blu (treccia), 2023, Olio su lino, 45.5 x 51 cm | Foto: Gideon Rubin | Courtesy Monica De Cardenas, Milano - Zuoz - Lugano
“Con 181 gallerie (il doppio rispetto al 2023) provenienti da 28 Paesi e dieci Premi che saranno assegnati nei giorni di mostra – sottolinea Roberto Foresti, vice direttore generale di Fiera Milano - la ventottesima edizione della fiera milanese ribadisce il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per tutto il pubblico dell’arte”.
Punto di partenza di questo percorso saranno le gallerie italiane che rappresentano oltre la metà del totale degli espositori selezionati e che fanno della fiera milanese un’eccellenza di richiamo per collezionisti, curatori e artisti alla ricerca di novità, ma anche di specificità locale. Rispetto alle precedenti edizioni aumenta l’incidenza delle gallerie provenienti dall’estero, grazie a significativi nuovi ingressi all’interno della sezione principale, Established. Tra queste Helena Anrather (New York), Galerie Buchholz (Colonia, Berlino), Emanuela Campoli (Parigi, Milano), Fortes D'Aloia & Gabriel (San Paolo, Rio de Janeiro), greengrassi (Londra), Georg Kargl Fine Arts (Vienna), KOW (Berlino), Fabienne Levy (Losanna, Ginevra), Galerie Neu (Berlino), solo per citarne alcune.
Valerio Adami, Henri Matisse che lavora a un quaderno di disegni, 1966, Acrilico su tela, 300 x 200 cm | Courtesy Gió Marconi, Milano
Da ChertLüdde (Berlino) a Ciaccia Levi (Parigi,Milano), da C L E A R I N G (Bruxelles, New York, Los Angeles) ad Andrew Kreps Gallery (New York), sono numerose le conferme da parte delle gallerie internazionali che già hanno animato le ultime edizioni della fiera. Se Emergent, la sezione curata da Attilia Fattori Franchini, riservata alle gallerie impegnate nella promozione delle generazioni più recenti di artisti, accoglie quest'anno 23 realtà provenienti da tutto il mondo, il 2024 assiste alla prima edizione di Portal, curata da Julieta González e Abaseh Mirvali, che ospita dodici selezionate gallerie che propongono piccole mostre distribuite all’interno della sezione principale. Una sorta di finestra per osservare il presente attraverso prismi non convenzionali.
Tra le novità 2024 si inserisce la sezione tematica Timescape, progetto espositivo che si svilupperà nel corso del prossimo triennio e che ogni anno porterà all’attenzione del pubblico di miart opere realizzate in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica della fiera, attraverso micro-esposizioni che arricchiscono miart con un approccio trans-storico e trasversale. Questo viaggio nel tempo comincerà nel 2024 con un affondo sul primo Novecento grazie al contributo di Aleandri Arte Moderna (Roma), Bottegantica (Milano), ED Gallery (Piacenza), Galleria Carlo Virgilio & C. (Roma), Galleria Gomiero (Montegrotto Terme) e Galleria Russo (Roma).
miart 2024, no time no space | Creative direction: @cabinet_milano | Photography: @charlieengman
Il legame tra miart e la città di Milano sarà infine rafforzato da una nuova edizione della Milano Art Week, la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea, con un programma di mostre e attività attese dall’8 al 14 aprile.
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