Spoleto 58. Festival dei 2 Mondi
Dal 26 Giugno 2015 al 12 Luglio 2015
Spoleto | Perugia
Luogo: Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti e altre sedi
Indirizzo: via Vaita Sant'Andrea
Enti promotori:
- MiBACT
- Regione Umbria
- Città di Spoleto
- Camera di Commercio di Perugia
- Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto
- Fondazione Carla Fendi
- Fondazione Roma Arte-Musei
Telefono per informazioni: +39 0743 221689
E-Mail info: info@festivaldispoleto.com
Sito ufficiale: http://www.festivaldispoleto.com/
Il Festival dei Due Mondi di Spoleto si svolge quest’anno dal 26 giugno al 12 luglio e riserva al suo pubblico 17 giorni di grande spettacolo, con opere, concerti, balletti, recital, pièce teatrali, insieme a rassegne di cinema, laboratori, convegni, incontri, premi, concorsi, eventi speciali, con uno sguardo attento anche all’arte contemporanea.
Alla sua 58a edizione, il Festival di Spoleto conferma il suo carattere originale e il prestigio di un importante appuntamento internazionale. Storico luogo di incontro tra culture diverse, offre oggi una consolidata vetrina ai grandi artisti e a quelli emergenti e soprattutto è inarrestabile officina di produzioni originali.
Sotto la guida di Giorgio Ferrara, al suo ottavo anno di direzione artistica, il Festival di Spoleto ancora una volta apre i suoi spazi unici nei quali ogni estate, da ogni parte del mondo, convergono le grandi arti della scena. Un incontro che tiene il filo del dialogo tra passato e presente, avanguardia e tradizione, nuove generazioni e mostri sacri, restando fedele alla qualità e all’eccellenza delle proposte e aprendo i suoi confini a tutte le espressioni artistiche più vitali e interessanti. Queste le parole che Giorgio Ferrara ha dedicato quest’anno alla manifestazione: "Un appuntamento antico che si rinnova, mai eguale tuttavia, se non nei luoghi e nell’amore per ciò che è bello. Un appuntamento per ritrovarsi nel suono delle voci e delle musiche, per perdersi nel gridio delle rondini alto sulle piazze, in questi vicoli d’ombra e di sole."
Il Festival di Spoleto ha il sostegno di chi fortemente crede nella efficacia e nel coraggio della cultura. Primo tra tutti, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che continua con convinzione a investire nel Festival, delle Istituzioni del territorio - Regione Umbria, Città di Spoleto, Camera di Commercio di Perugia - che partecipano alla manifestazione in uno spirito di stretta e proficua collaborazione, delle Fondazioni private - Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Fondazione Carla Fendi e Fondazione Roma Arte-Musei - nuove protagoniste del mecenatismo italiano, degli Istituti bancari - Banca Popolare di Spoleto del Gruppo Banco Desio e Casse di Risparmio dell’Umbria del Gruppo Intesa San Paolo - che danno il loro prezioso supporto, delle realtà aziendali - in particolare Eni, Monini, Mercedes-Benz Italia - che con notevole sforzo mantengono il loro impegno di partnership e di sponsorship, dello sponsor di progetto Poste Italiane, unitosi quest’anno. La Rai rinnova quest’anno la sua presenza al Festival con un accordo di Mediapartnership, riservando alla manifestazione una specifica programmazione su RaiNews24, Rai Cultura (Rai5 e Rai Storia), RaiRadio 3, oltre che sul portale www.rainews.it. con collegamenti quotidiani in diretta, interviste e servizi.
Continuano le collaborazioni del Festival con prestigiose istituzioni artistiche italiane per raggiungere obiettivi di comune interesse nel campo dello spettacolo: il Festival di Ravenna, la Fondazione Teatro Coccia di Novara, il Teatro Metastasio Stabile di Prato. A queste si aggiunge quest’anno il gemellaggio artistico internazionale con il Beiteddine Art Festival con l’intento di creare una piattaforma culturale comune per Medio Oriente ed Europa.
Fernando Botero, artista di indiscusso successo internazionale, è autore quest’anno del manifesto che sarà l’immagine della 58a edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Mostre:
Palazzo Collicola Arti Visive propone un itinerario espositivo eterogeneo, dislocato tra i diversi piani del museo, secondo modalità installative che caratterizzano la direzione artistica di Gianluca Marziani. Il Piano Mostre ospita un’antologica di Salvatore Emblema, artista informale che, come disse Giulio Carlo Argan, "faceva vivere lo spazio dietro la tela". Al Piano Nobile si dislocheranno le sculture figurative di Emanuele Giannelli con la loro rigorosa analisi anatomica. Matteo Peretti porta a Spoleto diverse sculture e installazioni che raccontano la sua arte ludica, in bilico tra riuso dinamico ed etica collettiva. Camilla Filippi presenta in anteprima il suo progetto fotografico, un viaggio surreale tra autoritratto e trasformismo mimetico. Ci saranno, infine, le personali di Andrea Boldrini, Danilo Santinelli e Federico Moretti, tre viaggi figurativi nei processi formulativi dell’immagine, nella molteplicità semantica dei simboli, nel dinamismo mai definitivo di un linguaggio. Per finire, presso il Museo del Tessuto e del Costume, la collettiva FIBER ART che indaga legami e cortocircuiti tra fibre tessili e arte contemporanea.
Orari di apertura: opening sabato 27 giugno ore 12.00 dal mercoledì al lunedì 10.30-13.00/15.30-19.00 chiuso il martedì
SALVATORE EMBLEMA "NudaLuce"
a cura di Gianluca Marziani
in collaborazione con Museo Emblema
Un viaggio antologico nella pittura di Salvatore Emblema (1929-2006), artista campano amato da Giulio Carlo Argan e Palma Bucarelli, noto per l’utilizzo coerente della tela grezza e dei pigmenti naturali, ricreati in un rapporto di profonda filiazione con la potenza del paesaggio vesuviano. Un artista che ha intuito nuove relazioni tra il quadro, gli spazi e il valore modulabile della luce.
EMANUELE GIANNELLI "To Lie or Not To Lie"
a cura di Gianluca Marziani e Anna Lo Presti
Torna la scultura italiana nelle sale del Piano Nobile. Emanuele Giannelli, unendo le antiche tecniche ai materiali leggeri del presente, ricrea anatomie umane tra scienze biologiche, letteratura fantasy e critica sociale. Un cortocircuito kubrickiano di forte impatto scenografico, immaginifico e spiazzante, plasmato sulla misura narrativa del luogo.
MATTEO PERETTI "L’ironia del sapere"
a cura di Gianluca Marziani
Ironia e critica sociale, una doppia cifra che l’artista salda assieme, creando un cortocircuito linguistico dal cuore pop e dagli esiti concettualmente complessi. Le sculture e le installazioni di Peretti sono le derive archeologiche del presente, reperti spettacolari (e rielaborati) di un mondo conflittuale, al confine tra virtù private, ricordi intimi e vizi collettivi.
ANDREA BOLDRINI "L’assenza del Pantocratore"
a cura di Gianluca Marziani e Andrea Barchiesi
La pittura come viaggio nel tempo sospeso, dentro vertigini surreali che riformulano la nozione di spazio e i confini aperti del plausibile. Boldrini costruisce visioni cerebrali, dense nel loro galleggiamento onirico, sorta di microfilm pittorici per ridefinire i margini realistici e intuire nuove spinte metaforiche. Quadri che aprono varchi narrativi negli universi figurativi del simbolo.
CAMILLA FILIPPI "Psychedelic Breakfast"
a cura di Gianluca Marziani
Un’attrice e il suo trasformismo per un diario ossessivo di ritratti quotidiani. Definendo il metodo fisso della recitazione pittorica, Filippi evolve l’anima di Instagram e ridefinisce i ruoli tra cinema e arte visiva. Decine di personaggi, interpretati durante la prima colazione, stando seduta in cucina con una tazza di mano. Ritratti nati per il web, cresciuti nell’unicum della stampa fotografica.
DANILO SANTINELLI "In sedimenti"
a cura di Gianluca Marziani e Andrea Barchiesi
La fabbrica e la sua identità contemporanea. I riferimenti di un passato imponente sottoposti al giudizio critico di un presente ambiguo, incerto nei valori, dove l’ideologia merita nuovi resoconti narrativi. Santinelli manda in cortocircuito l’iconografia socialista del Novecento, simulando memorie forti dentro visioni contaminate che piacerebbero a Thomas Pynchon.
FEDERICO MORETTI "Con gli occhi rivolti al soffitto ovviamente"
a cura di Gianluca Marziani e Andrea Barchiesi
Il ritratto fotografico come codice genetico aperto, da completare con il gesto "biologico" della biro. La definizione delle identità fluttuanti si esprime nel metodo lento dell’artista, nel suo flusso d’inchiostro che diventa il sangue ossigenante dell’immagine. Un processo tra close-up e disciplina interiore: per ripensare le apparenze e ridefinire i margini dello sguardo.
FIBER-ART
a cura di Giuseppina Caldarola, Bianca Cimiotta Lami, Lydia Predominato
Museo del Tessuto e del Costume
Una ventina di artisti per una mostra attorno ai temi della fibra e della tessitura, declinati con soluzioni e metodiche che appartengono all’arte contemporanea. Il progetto indaga uno dei capisaldi dell’artigianato tessile, cercandone però l’anima innovativa, lo spirito plastico, la tensione figurativa che sposta l’attenzione su tematiche e contenuti di adeguato spessore.
Mostre:
Palazzo Collicola Arti Visive propone un itinerario espositivo eterogeneo, dislocato tra i diversi piani del museo, secondo modalità installative che caratterizzano la direzione artistica di Gianluca Marziani. Il Piano Mostre ospita un’antologica di Salvatore Emblema, artista informale che, come disse Giulio Carlo Argan, "faceva vivere lo spazio dietro la tela". Al Piano Nobile si dislocheranno le sculture figurative di Emanuele Giannelli con la loro rigorosa analisi anatomica. Matteo Peretti porta a Spoleto diverse sculture e installazioni che raccontano la sua arte ludica, in bilico tra riuso dinamico ed etica collettiva. Camilla Filippi presenta in anteprima il suo progetto fotografico, un viaggio surreale tra autoritratto e trasformismo mimetico. Ci saranno, infine, le personali di Andrea Boldrini, Danilo Santinelli e Federico Moretti, tre viaggi figurativi nei processi formulativi dell’immagine, nella molteplicità semantica dei simboli, nel dinamismo mai definitivo di un linguaggio. Per finire, presso il Museo del Tessuto e del Costume, la collettiva FIBER ART che indaga legami e cortocircuiti tra fibre tessili e arte contemporanea.
Orari di apertura: opening sabato 27 giugno ore 12.00 dal mercoledì al lunedì 10.30-13.00/15.30-19.00 chiuso il martedì
SALVATORE EMBLEMA "NudaLuce"
a cura di Gianluca Marziani
in collaborazione con Museo Emblema
Un viaggio antologico nella pittura di Salvatore Emblema (1929-2006), artista campano amato da Giulio Carlo Argan e Palma Bucarelli, noto per l’utilizzo coerente della tela grezza e dei pigmenti naturali, ricreati in un rapporto di profonda filiazione con la potenza del paesaggio vesuviano. Un artista che ha intuito nuove relazioni tra il quadro, gli spazi e il valore modulabile della luce.
EMANUELE GIANNELLI "To Lie or Not To Lie"
a cura di Gianluca Marziani e Anna Lo Presti
Torna la scultura italiana nelle sale del Piano Nobile. Emanuele Giannelli, unendo le antiche tecniche ai materiali leggeri del presente, ricrea anatomie umane tra scienze biologiche, letteratura fantasy e critica sociale. Un cortocircuito kubrickiano di forte impatto scenografico, immaginifico e spiazzante, plasmato sulla misura narrativa del luogo.
MATTEO PERETTI "L’ironia del sapere"
a cura di Gianluca Marziani
Ironia e critica sociale, una doppia cifra che l’artista salda assieme, creando un cortocircuito linguistico dal cuore pop e dagli esiti concettualmente complessi. Le sculture e le installazioni di Peretti sono le derive archeologiche del presente, reperti spettacolari (e rielaborati) di un mondo conflittuale, al confine tra virtù private, ricordi intimi e vizi collettivi.
ANDREA BOLDRINI "L’assenza del Pantocratore"
a cura di Gianluca Marziani e Andrea Barchiesi
La pittura come viaggio nel tempo sospeso, dentro vertigini surreali che riformulano la nozione di spazio e i confini aperti del plausibile. Boldrini costruisce visioni cerebrali, dense nel loro galleggiamento onirico, sorta di microfilm pittorici per ridefinire i margini realistici e intuire nuove spinte metaforiche. Quadri che aprono varchi narrativi negli universi figurativi del simbolo.
CAMILLA FILIPPI "Psychedelic Breakfast"
a cura di Gianluca Marziani
Un’attrice e il suo trasformismo per un diario ossessivo di ritratti quotidiani. Definendo il metodo fisso della recitazione pittorica, Filippi evolve l’anima di Instagram e ridefinisce i ruoli tra cinema e arte visiva. Decine di personaggi, interpretati durante la prima colazione, stando seduta in cucina con una tazza di mano. Ritratti nati per il web, cresciuti nell’unicum della stampa fotografica.
DANILO SANTINELLI "In sedimenti"
a cura di Gianluca Marziani e Andrea Barchiesi
La fabbrica e la sua identità contemporanea. I riferimenti di un passato imponente sottoposti al giudizio critico di un presente ambiguo, incerto nei valori, dove l’ideologia merita nuovi resoconti narrativi. Santinelli manda in cortocircuito l’iconografia socialista del Novecento, simulando memorie forti dentro visioni contaminate che piacerebbero a Thomas Pynchon.
FEDERICO MORETTI "Con gli occhi rivolti al soffitto ovviamente"
a cura di Gianluca Marziani e Andrea Barchiesi
Il ritratto fotografico come codice genetico aperto, da completare con il gesto "biologico" della biro. La definizione delle identità fluttuanti si esprime nel metodo lento dell’artista, nel suo flusso d’inchiostro che diventa il sangue ossigenante dell’immagine. Un processo tra close-up e disciplina interiore: per ripensare le apparenze e ridefinire i margini dello sguardo.
FIBER-ART
a cura di Giuseppina Caldarola, Bianca Cimiotta Lami, Lydia Predominato
Museo del Tessuto e del Costume
Una ventina di artisti per una mostra attorno ai temi della fibra e della tessitura, declinati con soluzioni e metodiche che appartengono all’arte contemporanea. Il progetto indaga uno dei capisaldi dell’artigianato tessile, cercandone però l’anima innovativa, lo spirito plastico, la tensione figurativa che sposta l’attenzione su tematiche e contenuti di adeguato spessore.
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