Adriano e l’Egitto
Dalla mostra: Adriano e l’Egitto
12/04/2006
Negli anni successivi al rientro a Tivoli (134 d.C.), dopo un viaggio nella provincia d’Egitto, l’ammirazione di Adriano per il paese delle piramidi e i culti misterici, in particolare quello di Iside, si ritrova in una serie di opere rinvenute nella Villa nei secoli scorsi e in gran parte conservate a Roma presso i Musei Vaticani e i Musei Capitolini. Ad esse si aggiungono i recenti rinvenimenti, sia dall’Antinoeion che dalla Palestra.
Si tratta essenzialmente di opere raffiguranti Iside, Antinoo-Osiride, sacerdoti, offerenti; e ancora basi di statue e vasi, realizzati in un’estrema varietà di materiali, dal marmo bianco al bigio morato, dal basalto alla diorite, dal cipollino al rosso antico. La numerosa presenza di immagini di Iside e del suo seguito va considerata nel contesto generale dei rinvenimenti di carattere egittizzante pertinenti alla Villa. Questi includono infatti non solo divinità del pantheon egizio, ma anche tutta una serie di personaggi (sia maschili che femminili) e animali (coccodrilli, scimmie, leoni, sfingi), oltre a decorazioni ed elementi vari di arredo, il cui impiego sembra rispondere in gran parte alle esigenze dettate da un certo gusto per l’esotico, piuttosto che essere interpretati come espressione di vera e propria religiosità.
Gli scavi hanno restituito numerosi frammenti di statue egittizzanti simili a quelle rinvenute in passato nella Villa durante gli scavi del Settecento, in particolare ad opera dei Gesuiti e del Michilli, proprietari di terreni in questa zona della Villa. Questi elementi hanno suggerito l’ipotesi che le numerose statue egizie, tra cui l’Iside e l’Antinoo-Osiride, ora nell’allestimento permanente dei Vaticani, 1744 e ritenute provenienti dal Canopo, siano state in realtà trovate nell’edificio a esedra che fiancheggiava l’ingresso monumentale della residenza imperiale, che è stato identificato come l’Antinoeion, un santuario-tomba in onore del giovane Antinoo.
Il percorso della mostra, che si articola in tre sezioni, illustra il significato della tematica “egizia” a Villa Adriana, attraverso l’analisi delle testimonianze finora note e delle ipotesi proposte dai vari studiosi, alla luce delle recenti scoperte e ricerche, e del contesto di provenienza delle opere, nonostante sia spesso difficile individuare con sicurezza l’ubicazione esatta dei singoli reperti.
Adriano e l’Egitto
Sede : Tivoli, Villa Adriana, Antiquarium del Canopo
Via di Villa Adriana, 204
tel. 0774-382733
Periodo: 11 aprile – 15 ottobre 2006
Orari : tutti i giorni dalle 9 ad un’ora prima del tramonto:
9–19 dall’11 aprile al 30 aprile
9–19.30 dal 1° maggio al 31 agosto
9–19 dal 1° settembre al 30 settembre
9–18.30 dal 1° ottobre al 15 ottobre
la biglietteria chiude un’ora e mezza prima.
Ingresso: intero 9 euro, ridotto 5,75 euro
Si tratta essenzialmente di opere raffiguranti Iside, Antinoo-Osiride, sacerdoti, offerenti; e ancora basi di statue e vasi, realizzati in un’estrema varietà di materiali, dal marmo bianco al bigio morato, dal basalto alla diorite, dal cipollino al rosso antico. La numerosa presenza di immagini di Iside e del suo seguito va considerata nel contesto generale dei rinvenimenti di carattere egittizzante pertinenti alla Villa. Questi includono infatti non solo divinità del pantheon egizio, ma anche tutta una serie di personaggi (sia maschili che femminili) e animali (coccodrilli, scimmie, leoni, sfingi), oltre a decorazioni ed elementi vari di arredo, il cui impiego sembra rispondere in gran parte alle esigenze dettate da un certo gusto per l’esotico, piuttosto che essere interpretati come espressione di vera e propria religiosità.
Gli scavi hanno restituito numerosi frammenti di statue egittizzanti simili a quelle rinvenute in passato nella Villa durante gli scavi del Settecento, in particolare ad opera dei Gesuiti e del Michilli, proprietari di terreni in questa zona della Villa. Questi elementi hanno suggerito l’ipotesi che le numerose statue egizie, tra cui l’Iside e l’Antinoo-Osiride, ora nell’allestimento permanente dei Vaticani, 1744 e ritenute provenienti dal Canopo, siano state in realtà trovate nell’edificio a esedra che fiancheggiava l’ingresso monumentale della residenza imperiale, che è stato identificato come l’Antinoeion, un santuario-tomba in onore del giovane Antinoo.
Il percorso della mostra, che si articola in tre sezioni, illustra il significato della tematica “egizia” a Villa Adriana, attraverso l’analisi delle testimonianze finora note e delle ipotesi proposte dai vari studiosi, alla luce delle recenti scoperte e ricerche, e del contesto di provenienza delle opere, nonostante sia spesso difficile individuare con sicurezza l’ubicazione esatta dei singoli reperti.
Adriano e l’Egitto
Sede : Tivoli, Villa Adriana, Antiquarium del Canopo
Via di Villa Adriana, 204
tel. 0774-382733
Periodo: 11 aprile – 15 ottobre 2006
Orari : tutti i giorni dalle 9 ad un’ora prima del tramonto:
9–19 dall’11 aprile al 30 aprile
9–19.30 dal 1° maggio al 31 agosto
9–19 dal 1° settembre al 30 settembre
9–18.30 dal 1° ottobre al 15 ottobre
la biglietteria chiude un’ora e mezza prima.
Ingresso: intero 9 euro, ridotto 5,75 euro
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