La sorte delle statue mutilate di Ponte Sant'Angelo
Bernini, Statua Ponte Sant'Angelo, Roma
14/09/2012
Roma - Due dei " dieci angeli della passione" di Ponte Sant'Angelo a Roma, realizzati nel 1668 dal Bernini e da alcuni allievi, su ordine di Papa Clemente IV, sono ormai usurati dai tempo che, nei secoli, li ha "mutilati".
Sono il terzo ed il quarto della fila a destra del Castello, che reggono rispettivamente i dadi con i quali i centurioni si giocarono a sorte gli abiti di Cristo e i chiodi con cui fu crocifisso.
Il soprintendente Umberto Broccoli spiega: “Il tempo ha usurato quelle dita almeno cinque anni fa. Accade spesso ai monumenti. La loro bellezza non può essere perenne”. E commenta: "In fondo, fa parte del loro fascino".
L'unica soluzione sembra essere la prevenzione, visto che, in assenza del ritrovamento delle dita originali, non è possibile fare nulla.
“Se i pezzi usurati sono andati perduti - conclude Broccoli - non si può far niente. Una regola ferrea del restauro impone di recuperare e restituire ai monumenti solo i pezzi autentici. Non è possibile inserirne di posticci».
Sono il terzo ed il quarto della fila a destra del Castello, che reggono rispettivamente i dadi con i quali i centurioni si giocarono a sorte gli abiti di Cristo e i chiodi con cui fu crocifisso.
Il soprintendente Umberto Broccoli spiega: “Il tempo ha usurato quelle dita almeno cinque anni fa. Accade spesso ai monumenti. La loro bellezza non può essere perenne”. E commenta: "In fondo, fa parte del loro fascino".
L'unica soluzione sembra essere la prevenzione, visto che, in assenza del ritrovamento delle dita originali, non è possibile fare nulla.
“Se i pezzi usurati sono andati perduti - conclude Broccoli - non si può far niente. Una regola ferrea del restauro impone di recuperare e restituire ai monumenti solo i pezzi autentici. Non è possibile inserirne di posticci».
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