Dal 14 ottobre alla GAM

Verso il '900: i capolavori di Fattori in mostra a Torino

Giovanni Fattori, La signora Martelli a Castiglioncello, 1867-1870 ca. Olio su tavola, 19,5 x 33 cm. Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno
 

Francesca Grego

01/10/2021

Torino - Era il 1863 quando Giovanni Fattori inviò alla mostra della Società di Belle Arti di Torino il dipinto Ambulanza militare (episodio dell’Indipendenza italiana del 1859),  dove un soggetto di urgente attualità come le lotte per l’Unità d’Italia si materializzava sulla tela grazie a soluzioni fresche e originali. Iniziava così una relazione destinata a durare nel tempo. Nella capitale subalpina Fattori tornò esporre regolarmente per circa quarant’anni, trovando estimatori entusiasti: Marco Calderini, brillante allievo di Fontanesi e animatore della scena culturale cittadina, che acquistò subito una serie di litografie, l’imprenditore e collezionista piemontese Riccardo Gualino, desideroso di impreziosire le sue raccolte con capolavori come il Ritratto della seconda moglie (oggi conservato a Palazzo Pitti) e più tardi il direttore del Museo Civico di Torino Vittorio Viale, che riuscì a portare nelle collezioni pubbliche torinesi il ricercato olio su tavola Gotine rosse. In seguito, le fortune di Fattori a Torino si legheranno al nome dell’illustre storico dell’arte Lionello Venturi, attivo in città dal 1915 al 1931. 

A quasi 160 anni dal debutto dell'artista nel capoluogo piemontese, i tempi sono maturi per un ritorno in grande: dal prossimo 14 ottobre fino al 20 marzo 2022, la GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino renderà omaggio a Giovanni Fattori con una vasta retrospettiva. In arrivo circa 60 capolavori, tra cui tele di grande formato, preziose tavolette e una selezione di acqueforti, che insieme rivelano lo sguardo acuto e innovatore del pittore livornese, foriero di illuminazioni e aperture sul secolo successivo. 


Giovanni Fattori, Gotine rosse, 1882 ca.Olio su tavola. GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino

“La mostra che la GAM di Torino dedica a Giovanni Fattori intende essere l’occasione per tornare ad ammirare uno dei più noti e amati protagonisti della scena artistica dell’Ottocento”, spiega il conservatore capo del museo torinese Virginia Bertone, curatrice della mostra con la storica dell’arte Silvestra Bietoletti: “Un artista originale, sostenuto da un tenace istinto vitale, capace di rinnovare tradizioni iconografiche consolidate attraverso un linguaggio sobrio e una tavolozza in cui si alternano tonalità spente a improvvise accensioni; a queste qualità si accompagna una misura nella composizione sempre meditata, che risulta naturale e insieme solenne”. 


Giovanni Fattori, Pastura maremmana (Cavalli al pascolo), 1872. Olio su tela. Istituto Matteucci, Viareggio I © Istituto Matteucci Viareggio

Articolato in nove sezioni, il progetto espositivo Fattori. Capolavori e aperture sul ‘900 ripercorrerà l’intera carriera del pittore, dagli esperimenti macchiaioli e dalle fondamentali opere degli anni Sessanta e Settanta fino alle profetiche tele della maturità.  Al racconto innovativo del Risorgimento (Di vedetta, Soldati francesi, Assalto alla Madonna della Scoperta) si affiancheranno i paesaggi e i quadri dedicati alla vita rurale - La strada bianca, Sulla spiaggia (Giornata grigia), Le macchiaiole, Pastura maremmana - nonché memorabili ritratti come La Signora Martelli a Castiglioncello o il già citato Gotine rosse. Luoghi, relazioni artistiche e vicende umane che hanno segnato l’esistenza del maestro prenderanno vita in un video, accompagnato dalle parole dello stesso artista tratte da lettere e documenti d’epoca. 


Giovanni Fattori, Sulla spiaggia (Giornata grigia), 1893. Olio su tela. Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno

Punto di arrivo del percorso sarà una selezione emblematica di dipinti realizzati da allievi di Fattori e dai numerosi artisti che ne subirono l'influsso. “Alcuni dei maggiori artisti italiani della prima metà del Novecento leggeranno nelle opere di Fattori una preziosa eredità: da Plinio Nomellini a Oscar Ghiglia e Amedeo Modigliani sino a Giorgio Morandi e a Carlo Carrà”, spiega ancora la curatrice Virginia Bertone: “Come scrisse Ghiglia nel 1913, ‘La pittura [di Giovanni Fattori] è principio e legge della realtà contemplata, mezzo unico universale per esprimere attraverso i più umili oggetti della natura i più umani sentimenti e le più profonde emozioni’. Ed è su questa capacità di stimolare con le sue opere artisti attivi in pieno Novecento che la mostra vuole porre l’accento, un’apertura verso la modernità che ha richiesto un tempo lungo per essere apprezzata e colta pienamente”. 


Amedeo Modigliani, La ragazza rossa (Testa di donna dai capelli rossi), 1915. Olio su tela. GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino

Fattori. Capolavori e aperture sul '900 
è organizzata e promossa da GAM Torino - Fondazione Torino Musei e da 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore in collaborazione con l'Istituto Matteucci e il Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno.

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