Esperimenti di arte e nonviolenza
Dal 11 Aprile 2014 al 23 Aprile 2014
Torino
Luogo: Centro Studi Sereno Regis
Indirizzo: via Garibaldi 13
Curatori: Mimmo La Grotteria
Telefono per informazioni: +39 011 532824 / 011 549005
E-Mail info: info@serenoregis.org
Sito ufficiale: http://serenoregis.org
Esperimenti di arte e nonviolenza avrà luogo presso le sale Gabriella Poli e Luca Magosso (via Garibaldi 13, Torino). Con la presenza degli artisti e del curatore Mimmo La Grotteria verrà inaugurata alle 18.30 di venerdì 11 aprile e si concluderà il 23 aprile. Oltre al seminario di estetica nonviolenta dal titolo “Arte, pace e nonviolenza: quali legami? in programma sabato 12 aprile con gli interventi di Cecilia Leucci e Mina D’Elia che si confronteranno con Nanni Salio e Marco Scarnera, è prevista una serie di eventi collaterali, come il contributo sull’ecopoesia di Ivana Trevisani Bach e il “Madiba poerty slam” organizzato da Bruno Rullo e Max Ponte domenica 13 aprile e la conferenza di Alberto Reviglio sull’Art Brut giovedì 17 aprile. Per le scuole è possibile concordare visite mattutine. L’ingresso a ogni attività è libero. La manifestazione ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Torino.
Nonostante o proprio grazie alla discutibilità di ciascun apporto, gli esperimenti potranno essere considerati riusciti, se consentiranno il dialogo fra artisti e visitatori, suscitando interrogativi e approfondimenti intorno al senso dell’arte correlata alla ricerca della pace; e se favoriranno la crescita di autori assai diversi fra loro mediante la conoscenza reciproca, attestando la responsabilità del loro ruolo e dei loro talenti.
Come nasce questa mostra
Nella primavera del 2012 a Domenico La Grotteria fu affidata la cura di una mostra per Irenea: cinema e arte per la pace, il progetto del Centro Studi Sereno Regis che si prefigge di riconoscere e superare creativamente le diverse forme di violenza, costruendo una cultura di pace.
Fin da subito il rapporto fra l’arte e la nonviolenza apparve più come questione da esporre che come soluzione da esibire. Perciò i preparativi dell’iniziativa si svilupparono sotto l’insegna della prova e furono coinvolti autori di estrazione eterogenea, ma accomunati dall’audacia di misurarsi sopra un terreno poco esplorato, dove le interpretazioni risultano provvisorie e compossibili.
Presto intorno a Mimmo si aggregarono creatori, docenti, studiosi e appassionati di arte o di nonviolenza che formarono il Gruppo Arti Figurative del progetto Irenea, accanto agli analoghi dedicati al Cinema, al Teatro e alla Letteratura. Fra i loro meriti spicca la disponibilità a mettere in gioco la propria ragion d’essere attraverso i seminari di estetica nonviolenta. Ad oggi ne sono stati tenuti due introduttivi, riservati ai frequentatori del Centro Studi, e uno pubblico, Arte, pace e nonviolenza: quali legami? (16 novembre 2013), con l’intervento di Roberto Salizzoni. Una seconda sessione è stata organizzata per sabato 12 aprile: saranno ospiti Cecilia Leucci e Mina D’Elia che si confronteranno con Nanni Salio e Marco Scarnera del Centro Studi Sereno Regis.
Artisti:
Sandra Assandri, Loredana Arcidiacono, Franca Balsamo, Anni Barazzetti, Gian Luigi Braggio, Alessandro Chiarotto, Gianni Colombo, Cinzia Donvito, Sara Grazio, Evart, Marika Hu Haishuang, Mimmo La Grotteria, Francesca Leoni, Sergio Maria Matone, Calliope Michalolia, Walter Morando, Lisa Parmigiani, Alberto Reviglio, Maria Rossa, Lizzy Sainsbury.
Eventi collaterali
Seminario di estetica nonviolenta “Arte, pace e nonviolenza: quali legami?” II parte
sabato 12 aprile2014 - ore 10:00 - 12:30
sala Gandhi - Centro Studi Sereno Regis - via Garibaldi, 13 - Torino
In occasione della mostra di arti figurative Esperimenti di arte e nonviolenza, il gruppo di lavoro Arti Figurative del progetto Irenea: cinema e arte per la pace propone un'opportunità di riflessione intorno al rapporto fra arte e nonviolenza, come sviluppo della prima sessione del seminario di estetica nonviolenta tenuto durante l'inaugurazione delle sale Poli e Magosso dello scorso novembre. In questa seconda sessione sono previsti gli interventi di Cecilia Leuzzi e Mina D'Elia che dialogheranno con i partecipanti insieme a Nanni Salio e Marco Scarnera (Centro Studi Sereno Regis). L'ingresso è libero. In programma:
Cecilia Leucci*: "Per una didattica della nonviolenza: il movimento A.no.Vi. e la fluida educazione all'arte". Breve excursus sulle origini e gli obiettivi del movimento A.no.Vi., con particolare riferimento alle azioni artistiche sinora ideate e sviluppate, ai risultati ottenuti, al coinvolgimento dei cittadini e alle finalità formative del movimento.
Mina D'Elia**: "Be Peluche!: una piccola azione d'arte necessaria". Descrizione e risultati dell'azione di art mob tenutasi a Villa Baldassari (LE) tra gennaio e marzo 2014
* Critico d'arte e curatore, si occupa di arte contemporanea per enti pubblici e privati, con particolare attenzione verso performance e fotografia. Critico di riferimento del movimento A.no.Vi, ha all'attivo numerose esposizioni e pubblicazioni. É socio fondatore dell'associazione culturale "Positivo Diretto" con la quale riflette sulle tematiche di public ed urban art. Si occupa anche di progettazione e formazione culturale.
** Nasce a Villa Baldassarri (LE) nel 1952. Artista visiva e performativa, dedica la propria ricerca artistica alle tematiche femminili, ambientali e sociali. Fortemente impegnata nel coinvogimento del pubblico, utilizza la performance per trasmettere emozioni ed input di cambiamento. Collabora spesso con enti pubblici e privati, ma è anche attiva nella dimensione indipendente dell'arte.
Il contributo dell’Ecopoesia alla pace. Incontro con Ivana Trevisani Bach
domenica 13 aprile - ore 15. 00
sala Gandhi - Centro Studi Sereno Regis - via Garibaldi, 13 - Torino
La nuova etica ambientale (rapporto Uomo e altri viventi e rapporto Uomo Ambiente) e l’etica della Pace (rapporto interumano) hanno una comune radice: l’educazione al rispetto per l'alterità. Quali sono le basi letterarie e storiche della cultura laica e religiosa occidentale che hanno concorso alla creazione di questa nuova, e ancora incerta, coscienza etica? Quale contributo formativo possono dare le più recenti espressioni della eco – letteratura? La presentazione di M. Ivana Trevisani Bach cercherà di rispondere ad alcune di queste domande.
Ivana Trevisani Bach è nata ad Albisola (Sv) nel 1942, è laureata in Biologia, ha lavorato come ricercatrice presso l’Università di Genova e poi come docente di Scienze nei Licei di Savona. E’ stata consigliere del Parco del Beigua. Da qualche anno scrive poesie aderendo al Movimento letterario dell’”Ecopoetry” di cui ha scritto nel 2005 il Manifesto Italiano di Ecopoesia. Gli animali, la Natura, l’ecologia, sono i temi prevalenti della sua attività letteraria. Ha pubblicato articoli presso numerose riviste scientifiche, articoli su riviste letterarie, un libro di “Ecopoesie” con l’Editore Serarcangeli di Roma, Libri su animali con l’editore Mursia di Milano. Nel settembre 2011 ha ricevuto il "Premio per l'Ecopoesia" dal prestigioso "Lerici Prea" con pubblicazione di poesie e Manifesto. Il Manifesto è stato presentato anche all'Università Oneonta (Stato di New York), all'Università Federale di Paraiba (Brasile) e all'Università di Worchester in Inghilterra. L'ultimo libro appena autopubblicato è "La felina Commedia di Mozòt". Esiste la traduzione in inglese di Sarah Jane Webb (madrelingua)
Madiba Poetry Slam. Omaggio a Nelson Mandela
domenica 13 aprile 2014 - ore 16,30
sala Gandhi - Centro Studi Sereno Regis - via Garibaldi, 13 - Torino -
Una gara poetica a colpi di versi condotta da Bruno Rullo e Max Ponte. Per partecipare inviare richiesta a: irenea@serenoregis.org
Il Poetry Slam è una competizione orale tra poeti nella quale il pubblico presente designa il vincitore. Un nuovo modo di presentare la poesia che ha però molto di antico: bardi, trovatori, tenzoni... La forma è moderna, 3 minuti di poesia vocale, essenziale, senza limiti formali, quasi memorabile. Uno spettacolo capace di coinvolgere un pubblico ampio, come per un concerto o uno spettacolo teatrale, occupando spazi pubblici e coinvolgendo i presenti. Questo perché è il pubblico a votare e a decretare il vincitore attraverso una giuria estratta. Le regole sono codificate, il Poetry Slam è simile ad uno sport/gioco di natura letteraria, in cui il vero protagonista è la voce poetica, e fondamentale, più della vittoria, è la condivisione dell’esperienza artistica.
Bruno Rullo. Grafico, poeta, fotografo. È autore di poesia lineare e sperimentatore di poesia sonora, visuale e concreta. La sua prima raccolta di poesie, “Granelli di rabbia”, pubblicata nel 1980, ha ottenuto l’apprezzamento del poeta Adriano Spatola, uno dei più importanti poeti della neo-avanguardia italiana. Dal 2003 al 2007 è stato coorganizzatore di festival e Poetry Slam italo-francesi, attualmente conduce insieme al poeta Max Ponte il Murazzi Poetry Slam di Torino.
Max Ponte. Nato nel 1977, vive e lavora a Torino. Poeta, performer, ‘agitatore’ culturale, slammer, MC. Si occupa da anni di poesia e di arte in modo poliedrico e interdisciplinare. Laureato in filosofia con studi sul futurismo prosegue le sue ricerche letterarie con l’Università di Parigi-Nanterre. La sua raccolta poetica si intitola “Eyeliner”. È redattore del blog “La Poesia e lo Spirito”. Conduce come MC le scene parallele del Murazzi Poetry Slam (Torino) e del Navigli Poetry Slam (Milano).
Percorsi e figure dell’arte irregolare
giovedì 17 aprile 2014 - ore 20.30
sala Gandhi, Centro Studi Sereno Regis - via Garibaldi, 13 - Torino
Alberto Reviglio presenta “Storia e immagini dell’Art Brut dall’800 a oggi”. Secondo la definizione di Dubuffet, intendiamo per Art Brut “opere eseguite da persone indenni da cultura artistica, nelle quali gli autori tirano fuori tutto (soggetto, scelta dei materiali, sistemi di trasposizione, ritmi, scritture) dal loro profondo, e non sulla falsa riga dell’arte classica o dell’arte alla moda. Assistiamo all’operazione artistica assolutamente pura, grezza, reinventata in ogni sua fase dall’autore a partire unicamente dai propri impulsi. Dell’arte quindi dove si manifesta la sola funzione dell’invenzione. L’Art Brut, più che una categoria, è una direzione. Non vi sono inclusi né artisti professionisti, né gli amatori, né chi produce arte popolare. Gli artisti “brut” non appartengono ad alcun movimento né hanno uno stile comune, e generalmente sono indenni dalla cultura artistica comunemente detta. Quello che li rende “brut” è il loro approccio all’arte, generalmente di carattere intimo, psicologico, gratuito”.
“Percorsi e figure dell’arte irregolare” vuole essere una breve esposizione della storia dell’Art Brut, illustrata da alcuni profili esemplificativi di artisti che rappresentano appieno lo spirito che la caratterizza. Vi sono fra loro alcune figure complesse e controverse, con problematiche di tipo psichiatrico anche molto significative, che hanno realizzato opere, o anche interi corpus artistici composti da numerosissime opere, che, oltre alla straordinaria invenzione che manifestano, sono sovente fra i più lucidamente deliberati e più metodicamente costruiti e amministrati. Alberto Reviglio è nato nel 1964 a Torino, dove vive e lavora. Si occupa di grafica, pittura e fotografia.
Nonostante o proprio grazie alla discutibilità di ciascun apporto, gli esperimenti potranno essere considerati riusciti, se consentiranno il dialogo fra artisti e visitatori, suscitando interrogativi e approfondimenti intorno al senso dell’arte correlata alla ricerca della pace; e se favoriranno la crescita di autori assai diversi fra loro mediante la conoscenza reciproca, attestando la responsabilità del loro ruolo e dei loro talenti.
Come nasce questa mostra
Nella primavera del 2012 a Domenico La Grotteria fu affidata la cura di una mostra per Irenea: cinema e arte per la pace, il progetto del Centro Studi Sereno Regis che si prefigge di riconoscere e superare creativamente le diverse forme di violenza, costruendo una cultura di pace.
Fin da subito il rapporto fra l’arte e la nonviolenza apparve più come questione da esporre che come soluzione da esibire. Perciò i preparativi dell’iniziativa si svilupparono sotto l’insegna della prova e furono coinvolti autori di estrazione eterogenea, ma accomunati dall’audacia di misurarsi sopra un terreno poco esplorato, dove le interpretazioni risultano provvisorie e compossibili.
Presto intorno a Mimmo si aggregarono creatori, docenti, studiosi e appassionati di arte o di nonviolenza che formarono il Gruppo Arti Figurative del progetto Irenea, accanto agli analoghi dedicati al Cinema, al Teatro e alla Letteratura. Fra i loro meriti spicca la disponibilità a mettere in gioco la propria ragion d’essere attraverso i seminari di estetica nonviolenta. Ad oggi ne sono stati tenuti due introduttivi, riservati ai frequentatori del Centro Studi, e uno pubblico, Arte, pace e nonviolenza: quali legami? (16 novembre 2013), con l’intervento di Roberto Salizzoni. Una seconda sessione è stata organizzata per sabato 12 aprile: saranno ospiti Cecilia Leucci e Mina D’Elia che si confronteranno con Nanni Salio e Marco Scarnera del Centro Studi Sereno Regis.
Artisti:
Sandra Assandri, Loredana Arcidiacono, Franca Balsamo, Anni Barazzetti, Gian Luigi Braggio, Alessandro Chiarotto, Gianni Colombo, Cinzia Donvito, Sara Grazio, Evart, Marika Hu Haishuang, Mimmo La Grotteria, Francesca Leoni, Sergio Maria Matone, Calliope Michalolia, Walter Morando, Lisa Parmigiani, Alberto Reviglio, Maria Rossa, Lizzy Sainsbury.
Eventi collaterali
Seminario di estetica nonviolenta “Arte, pace e nonviolenza: quali legami?” II parte
sabato 12 aprile2014 - ore 10:00 - 12:30
sala Gandhi - Centro Studi Sereno Regis - via Garibaldi, 13 - Torino
In occasione della mostra di arti figurative Esperimenti di arte e nonviolenza, il gruppo di lavoro Arti Figurative del progetto Irenea: cinema e arte per la pace propone un'opportunità di riflessione intorno al rapporto fra arte e nonviolenza, come sviluppo della prima sessione del seminario di estetica nonviolenta tenuto durante l'inaugurazione delle sale Poli e Magosso dello scorso novembre. In questa seconda sessione sono previsti gli interventi di Cecilia Leuzzi e Mina D'Elia che dialogheranno con i partecipanti insieme a Nanni Salio e Marco Scarnera (Centro Studi Sereno Regis). L'ingresso è libero. In programma:
Cecilia Leucci*: "Per una didattica della nonviolenza: il movimento A.no.Vi. e la fluida educazione all'arte". Breve excursus sulle origini e gli obiettivi del movimento A.no.Vi., con particolare riferimento alle azioni artistiche sinora ideate e sviluppate, ai risultati ottenuti, al coinvolgimento dei cittadini e alle finalità formative del movimento.
Mina D'Elia**: "Be Peluche!: una piccola azione d'arte necessaria". Descrizione e risultati dell'azione di art mob tenutasi a Villa Baldassari (LE) tra gennaio e marzo 2014
* Critico d'arte e curatore, si occupa di arte contemporanea per enti pubblici e privati, con particolare attenzione verso performance e fotografia. Critico di riferimento del movimento A.no.Vi, ha all'attivo numerose esposizioni e pubblicazioni. É socio fondatore dell'associazione culturale "Positivo Diretto" con la quale riflette sulle tematiche di public ed urban art. Si occupa anche di progettazione e formazione culturale.
** Nasce a Villa Baldassarri (LE) nel 1952. Artista visiva e performativa, dedica la propria ricerca artistica alle tematiche femminili, ambientali e sociali. Fortemente impegnata nel coinvogimento del pubblico, utilizza la performance per trasmettere emozioni ed input di cambiamento. Collabora spesso con enti pubblici e privati, ma è anche attiva nella dimensione indipendente dell'arte.
Il contributo dell’Ecopoesia alla pace. Incontro con Ivana Trevisani Bach
domenica 13 aprile - ore 15. 00
sala Gandhi - Centro Studi Sereno Regis - via Garibaldi, 13 - Torino
La nuova etica ambientale (rapporto Uomo e altri viventi e rapporto Uomo Ambiente) e l’etica della Pace (rapporto interumano) hanno una comune radice: l’educazione al rispetto per l'alterità. Quali sono le basi letterarie e storiche della cultura laica e religiosa occidentale che hanno concorso alla creazione di questa nuova, e ancora incerta, coscienza etica? Quale contributo formativo possono dare le più recenti espressioni della eco – letteratura? La presentazione di M. Ivana Trevisani Bach cercherà di rispondere ad alcune di queste domande.
Ivana Trevisani Bach è nata ad Albisola (Sv) nel 1942, è laureata in Biologia, ha lavorato come ricercatrice presso l’Università di Genova e poi come docente di Scienze nei Licei di Savona. E’ stata consigliere del Parco del Beigua. Da qualche anno scrive poesie aderendo al Movimento letterario dell’”Ecopoetry” di cui ha scritto nel 2005 il Manifesto Italiano di Ecopoesia. Gli animali, la Natura, l’ecologia, sono i temi prevalenti della sua attività letteraria. Ha pubblicato articoli presso numerose riviste scientifiche, articoli su riviste letterarie, un libro di “Ecopoesie” con l’Editore Serarcangeli di Roma, Libri su animali con l’editore Mursia di Milano. Nel settembre 2011 ha ricevuto il "Premio per l'Ecopoesia" dal prestigioso "Lerici Prea" con pubblicazione di poesie e Manifesto. Il Manifesto è stato presentato anche all'Università Oneonta (Stato di New York), all'Università Federale di Paraiba (Brasile) e all'Università di Worchester in Inghilterra. L'ultimo libro appena autopubblicato è "La felina Commedia di Mozòt". Esiste la traduzione in inglese di Sarah Jane Webb (madrelingua)
Madiba Poetry Slam. Omaggio a Nelson Mandela
domenica 13 aprile 2014 - ore 16,30
sala Gandhi - Centro Studi Sereno Regis - via Garibaldi, 13 - Torino -
Una gara poetica a colpi di versi condotta da Bruno Rullo e Max Ponte. Per partecipare inviare richiesta a: irenea@serenoregis.org
Il Poetry Slam è una competizione orale tra poeti nella quale il pubblico presente designa il vincitore. Un nuovo modo di presentare la poesia che ha però molto di antico: bardi, trovatori, tenzoni... La forma è moderna, 3 minuti di poesia vocale, essenziale, senza limiti formali, quasi memorabile. Uno spettacolo capace di coinvolgere un pubblico ampio, come per un concerto o uno spettacolo teatrale, occupando spazi pubblici e coinvolgendo i presenti. Questo perché è il pubblico a votare e a decretare il vincitore attraverso una giuria estratta. Le regole sono codificate, il Poetry Slam è simile ad uno sport/gioco di natura letteraria, in cui il vero protagonista è la voce poetica, e fondamentale, più della vittoria, è la condivisione dell’esperienza artistica.
Bruno Rullo. Grafico, poeta, fotografo. È autore di poesia lineare e sperimentatore di poesia sonora, visuale e concreta. La sua prima raccolta di poesie, “Granelli di rabbia”, pubblicata nel 1980, ha ottenuto l’apprezzamento del poeta Adriano Spatola, uno dei più importanti poeti della neo-avanguardia italiana. Dal 2003 al 2007 è stato coorganizzatore di festival e Poetry Slam italo-francesi, attualmente conduce insieme al poeta Max Ponte il Murazzi Poetry Slam di Torino.
Max Ponte. Nato nel 1977, vive e lavora a Torino. Poeta, performer, ‘agitatore’ culturale, slammer, MC. Si occupa da anni di poesia e di arte in modo poliedrico e interdisciplinare. Laureato in filosofia con studi sul futurismo prosegue le sue ricerche letterarie con l’Università di Parigi-Nanterre. La sua raccolta poetica si intitola “Eyeliner”. È redattore del blog “La Poesia e lo Spirito”. Conduce come MC le scene parallele del Murazzi Poetry Slam (Torino) e del Navigli Poetry Slam (Milano).
Percorsi e figure dell’arte irregolare
giovedì 17 aprile 2014 - ore 20.30
sala Gandhi, Centro Studi Sereno Regis - via Garibaldi, 13 - Torino
Alberto Reviglio presenta “Storia e immagini dell’Art Brut dall’800 a oggi”. Secondo la definizione di Dubuffet, intendiamo per Art Brut “opere eseguite da persone indenni da cultura artistica, nelle quali gli autori tirano fuori tutto (soggetto, scelta dei materiali, sistemi di trasposizione, ritmi, scritture) dal loro profondo, e non sulla falsa riga dell’arte classica o dell’arte alla moda. Assistiamo all’operazione artistica assolutamente pura, grezza, reinventata in ogni sua fase dall’autore a partire unicamente dai propri impulsi. Dell’arte quindi dove si manifesta la sola funzione dell’invenzione. L’Art Brut, più che una categoria, è una direzione. Non vi sono inclusi né artisti professionisti, né gli amatori, né chi produce arte popolare. Gli artisti “brut” non appartengono ad alcun movimento né hanno uno stile comune, e generalmente sono indenni dalla cultura artistica comunemente detta. Quello che li rende “brut” è il loro approccio all’arte, generalmente di carattere intimo, psicologico, gratuito”.
“Percorsi e figure dell’arte irregolare” vuole essere una breve esposizione della storia dell’Art Brut, illustrata da alcuni profili esemplificativi di artisti che rappresentano appieno lo spirito che la caratterizza. Vi sono fra loro alcune figure complesse e controverse, con problematiche di tipo psichiatrico anche molto significative, che hanno realizzato opere, o anche interi corpus artistici composti da numerosissime opere, che, oltre alla straordinaria invenzione che manifestano, sono sovente fra i più lucidamente deliberati e più metodicamente costruiti e amministrati. Alberto Reviglio è nato nel 1964 a Torino, dove vive e lavora. Si occupa di grafica, pittura e fotografia.
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