Il 4 maggio la riapertura con tante novità
Gli Uffizi ripartono tra nuove sale, opere inedite e autoritratti, da Chagall a Kusama
Un nuovo allestimento per le Gallerie degli Uffizi | Courtesy Uffizi
Samantha De Martin
03/05/2021
Firenze - C’è la tela con Omero e l’Enigma dei pidocchi del bolognese Bartolomeo Passerotti, per secoli considerata perduta, e c’è un assaggio della selezione di ritratti di Bernini, Chagall, Kusama, che testimonia la grande sensibilità artistica e collezionistica della famiglia Medici, aperta all’Italia e non solo.
Capolavori finora mai visti, che si mostrano per la prima volta al pubblico, svelano ai visitatori il loro significato più profondo.
La “rivoluzione” degli Uffizi non si arresta. Il museo fiorentino saluta la ripartenza, domani, martedì 4 maggio, con un nuovo allestimento che invita il pubblico a una fruizione diversa, più lenta e approfondita delle collezioni.
Il museo riapre con tredici nuove sale dedicate ai grandi capolavori della pittura fiorentina, emiliana e romana del Cinquecento, alcuni dei quali mai esposti, e una quattordicesima che rappresenta un assaggio degli spazi che presto accoglieranno la collezione degli autoritratti degli Uffizi, la collezione iniziata nel Seicento dal Cardinal Leopoldo.
Il nuovo allestimento delle Gallerie degli Uffizi | Courtesy Uffizi
Per annunciare l’inizio dei lavori è stata temporaneamente preparata una sala che ruota intorno alla statua del Cardinale, con una selezione di autoritratti di Sofonisba Anguissola, Bernini, Carlo Dolci, Marc Chagall, Renato Guttuso, Yayoi Kusama, a testimonianza della particolare sensibilità all’arte contemporanea di ciascuno dei membri della famiglia Medici.
Saranno in tutto 129 le opere al centro del nuovo allestimento, nelle sale finora chiuse o utilizzate per mostre temporanee. Nei nuovi ambienti i dipinti dialogheranno tra loro in un allestimento protetto da vetri di ultima generazione e senza rifrangenza, per permettere di godere pienamente delle opere senza barriere ottiche.
I quadri, prima esposti nei corridoi, acquistano un nuovo risalto. Per il Cinquecento romano, la tela con la Morte di Adone di Sebastiano del Piombo riguadagna un’altezza adeguata che permette al pubblico di apprezzarne i dettagli, facendo quasi entrare lo spettatore nella scena. La sala attigua sfoggia gli ultimi acquisti degli Uffizi, i dipinti di Daniele da Volterra con la Sacra Famiglia con Santa Barbara e l’Elia nel deserto. Anche la Madonna dal collo lungo di Parmigianino, capolavoro indiscusso del Manierismo emiliano, ritrova il suo spazio perfetto diventando una sorta di cannocchiale prospettico che attrae l’osservatore, accogliendolo nell’epoca del suo artista.
Francesco Mazzola detto Parmigianino, Madonna col Bambino e Angeli (Madonna dal collo lungo), 1534-40, Olio su tavola, Firenze, Gallerie degli Uffizi
Disegnato dall’architetto Antonio Godoli, quaesto particolare allestimento delle opere si avvale anche del contributo dei Friends of the Uffizi Galleries.
Un’importante novità è rappresentata dal San Giovanni Battista di Rosso Fiorentino, uno dei capiscuola del manierismo a Firenze, che, nonostante le sue piccole dimensioni, sbuca dall’allestimento con un’energia folgorante.
C’è la Madonna delle Arpie di Andrea del Sarto che saluta il visitatore da una sorta di altare in pietra, e c’è, incorniciato dallo stipite in pietra serena della porta, l’Angelo di Rosso Fiorentino che suona il liuto.
In questo festival di quadri e di colori, il “Corridoio dei marmi” tesse uno spazio silenzioso dove sfilano rilievi antichi, come quello di arte romana della fine del I secolo d.C. con il Pastore seduto.
“Questo nuovo allestimento - spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, invita a una fruizione più lenta. Tutti noi dello staff degli Uffizi abbiamo preparato con cura questa riapertura che possiamo ben definire trionfale. Da questa selezione emerge un’immagine nuova del collezionismo dei Medici, fin dall’inizio aperto a tutta l’Italia e oltre. Gli Uffizi diventano una finestra aperta su un panorama artistico vasto e sorprendente”.
Una piccola rivoluzione riguarderà anche l’ingresso al museo, che sarà più snello. Il biglietto verrà erogato nelle sale dell’ala di Ponente, dove sorgerà anche un nuovo guardaroba per i gruppi; l’ingresso in Galleria sarà invece al pianoterra dell’ala di Levante.
Le nuove sale delle Gallerie degli Uffizi | Courtesy Uffizi
Leggi anche:
• La Madonna delle rose di Tiziano presto in trasferta a Trieste
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Il museo riapre con tredici nuove sale dedicate ai grandi capolavori della pittura fiorentina, emiliana e romana del Cinquecento, alcuni dei quali mai esposti, e una quattordicesima che rappresenta un assaggio degli spazi che presto accoglieranno la collezione degli autoritratti degli Uffizi, la collezione iniziata nel Seicento dal Cardinal Leopoldo.
Il nuovo allestimento delle Gallerie degli Uffizi | Courtesy Uffizi
Per annunciare l’inizio dei lavori è stata temporaneamente preparata una sala che ruota intorno alla statua del Cardinale, con una selezione di autoritratti di Sofonisba Anguissola, Bernini, Carlo Dolci, Marc Chagall, Renato Guttuso, Yayoi Kusama, a testimonianza della particolare sensibilità all’arte contemporanea di ciascuno dei membri della famiglia Medici.
Saranno in tutto 129 le opere al centro del nuovo allestimento, nelle sale finora chiuse o utilizzate per mostre temporanee. Nei nuovi ambienti i dipinti dialogheranno tra loro in un allestimento protetto da vetri di ultima generazione e senza rifrangenza, per permettere di godere pienamente delle opere senza barriere ottiche.
I quadri, prima esposti nei corridoi, acquistano un nuovo risalto. Per il Cinquecento romano, la tela con la Morte di Adone di Sebastiano del Piombo riguadagna un’altezza adeguata che permette al pubblico di apprezzarne i dettagli, facendo quasi entrare lo spettatore nella scena. La sala attigua sfoggia gli ultimi acquisti degli Uffizi, i dipinti di Daniele da Volterra con la Sacra Famiglia con Santa Barbara e l’Elia nel deserto. Anche la Madonna dal collo lungo di Parmigianino, capolavoro indiscusso del Manierismo emiliano, ritrova il suo spazio perfetto diventando una sorta di cannocchiale prospettico che attrae l’osservatore, accogliendolo nell’epoca del suo artista.
Francesco Mazzola detto Parmigianino, Madonna col Bambino e Angeli (Madonna dal collo lungo), 1534-40, Olio su tavola, Firenze, Gallerie degli Uffizi
Disegnato dall’architetto Antonio Godoli, quaesto particolare allestimento delle opere si avvale anche del contributo dei Friends of the Uffizi Galleries.
Un’importante novità è rappresentata dal San Giovanni Battista di Rosso Fiorentino, uno dei capiscuola del manierismo a Firenze, che, nonostante le sue piccole dimensioni, sbuca dall’allestimento con un’energia folgorante.
C’è la Madonna delle Arpie di Andrea del Sarto che saluta il visitatore da una sorta di altare in pietra, e c’è, incorniciato dallo stipite in pietra serena della porta, l’Angelo di Rosso Fiorentino che suona il liuto.
In questo festival di quadri e di colori, il “Corridoio dei marmi” tesse uno spazio silenzioso dove sfilano rilievi antichi, come quello di arte romana della fine del I secolo d.C. con il Pastore seduto.
“Questo nuovo allestimento - spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, invita a una fruizione più lenta. Tutti noi dello staff degli Uffizi abbiamo preparato con cura questa riapertura che possiamo ben definire trionfale. Da questa selezione emerge un’immagine nuova del collezionismo dei Medici, fin dall’inizio aperto a tutta l’Italia e oltre. Gli Uffizi diventano una finestra aperta su un panorama artistico vasto e sorprendente”.
Una piccola rivoluzione riguarderà anche l’ingresso al museo, che sarà più snello. Il biglietto verrà erogato nelle sale dell’ala di Ponente, dove sorgerà anche un nuovo guardaroba per i gruppi; l’ingresso in Galleria sarà invece al pianoterra dell’ala di Levante.
Le nuove sale delle Gallerie degli Uffizi | Courtesy Uffizi
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