16558 lavori registrati in due volumi finalmente disponibili alla consultazione sul web
L’elenco nazista delle opere d’arte degenerata sarà pubblicato online
Adolf Hitler e Joseoh Goebbels
Ludovica Sanfelice
17/01/2014
Il Victoria and Albert Museum (V&A) di Londra pubblicherà online la copia superstite dell’elenco integrale di opere catalogate come “arte degenerata” dal regime nazista. L’inventario che comprende 16,558 lavori rimossi dai musei della Germania per essere venduti o distrutti, fu meticolosamente compilato nel 1941-42 al culmine della Seconda Guerra Mondiale dal Ministero della Propaganda del Reich e fu redatto in due volumi ordinando le città in ordine alfabetico. Due copie del primo tomo sono custodite in archivio a Berlino, mentre il secondo volume si considerò perduto fino al 1996, anno in cui la vedova dell’art dealer inglese Heinrich Fischer a sorpresa ne donò una copia alla V&A’s National Art Library lasciando avvolte nel mistero le circostanze in cui la ottenne.
Martin Roth, direttore della V&A, che considera il documento una risorsa di inestimabile valore, ha deciso di ordinarne la scannerizzazione e la pubblicazione online sul sito del museo, dove sarà disponibile alla consultazione internazionale dai primi giorni di febbraio.
L’elenco identifica molti acquirenti delle opere e in alcuni casi include il prezzo loro attribuito. Una lugubre "X" posta accanto alla voce indica invece quelle opere che vennero più semplicemente distrutte.
La pubblicazione dell’inventario di 480 pagine mostra grande tempismo rispetto al ritrovamento delle 1500 opere sequestrate recentemente nell’appartamento di Cornelius Gurlitt a Monaco di Baviera. E ad un primo esame, il nome di suo padre, Hildebrand Gurlitt, è registrato come compratore in almeno metà di queste pagine. Oltre ad aiutare le indagini relative a questo caso clamoroso, i volumi saranno utili a tracciare la provenienza delle opere disperse sul mercato.
Consulta anche:
Picasso, Chagall, Matisse tra le 1500 opere sequestrate dai nazisti e ritrovate a Monaco di Baviera
The Monuments Men e il recupero di opere d'arte trafugate dai Nazisti
Lo Chagall trafugato dai Nazisti
Martin Roth, direttore della V&A, che considera il documento una risorsa di inestimabile valore, ha deciso di ordinarne la scannerizzazione e la pubblicazione online sul sito del museo, dove sarà disponibile alla consultazione internazionale dai primi giorni di febbraio.
L’elenco identifica molti acquirenti delle opere e in alcuni casi include il prezzo loro attribuito. Una lugubre "X" posta accanto alla voce indica invece quelle opere che vennero più semplicemente distrutte.
La pubblicazione dell’inventario di 480 pagine mostra grande tempismo rispetto al ritrovamento delle 1500 opere sequestrate recentemente nell’appartamento di Cornelius Gurlitt a Monaco di Baviera. E ad un primo esame, il nome di suo padre, Hildebrand Gurlitt, è registrato come compratore in almeno metà di queste pagine. Oltre ad aiutare le indagini relative a questo caso clamoroso, i volumi saranno utili a tracciare la provenienza delle opere disperse sul mercato.
Consulta anche:
Picasso, Chagall, Matisse tra le 1500 opere sequestrate dai nazisti e ritrovate a Monaco di Baviera
The Monuments Men e il recupero di opere d'arte trafugate dai Nazisti
Lo Chagall trafugato dai Nazisti
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Mondo | Da non perdere nei prossimi mesi
Da Leonardo all’Arte Povera, l’Italia nel mondo in 7 mostre
-
I programmi da non perdere dal 10 al 16 giugno
La settimana dell’arte in tv, da Raffaello a Banksy
-
I titoli da non perdere a giugno
L’Agenda dell’Arte - In libreria
-
Sul piccolo schermo dal 17 al 23 giugno
La settimana dell'arte in tv, da Cambellotti ai segreti di Vermeer
-
I programmi dal 24 al 30 giugno
La settimana dell’arte in tv, da Vasari a Parmigianino
-
I programmi dal 1° al 7 luglio
La settimana dell’arte in tv, da Mantegna a Segantini