Dal 19 al 21 gennaio

Una ballata per Genova tra sacro e profano. Al via la winter edition dei Rolli Days

Palazzo Gio Battista Centurione Pitto, affresco | Courtesy Comune di Genova
 

Samantha De Martin

16/01/2024

Genova - Un'autentica ballata per Genova, tra sacro e profano, che trae ispirazione dai contrasti sociali, urbani, artistici della città tra Cinque e Seicento, ma anche dai versi di Fabrizio De André, a 25 anni dalla scomparsa, dà il via alla prima edizione invernale dei Rolli Days.
La città nella quale un ristretto gruppo di famiglie governava una massa d’individui poverissimi, dove accanto alle monumentali vie dell’aristocrazia si insinuavano le strade più umili, accoglierà la Rolli Days Winter Edition 2024 dal 19 al 21 gennaio.
La kermesse, che ha già registrato oltre 15mila prenotazioni, mentre è atteso un flusso tra i 60 e i 70mila visitatori, sarà un suggestivo sposalizio tra il bellissimo e il terribile, tra la meraviglia dei palazzi riconosciuti patrimonio Unesco e i tesori delle chiese antiche, inserite per la prima volta nel medesimo percorso di visita.

Questa edizione dei Rolli Days, caratterizzata da numerosi eventi collaterali, infiammerà le piazze del centro storico attraverso i testi del cantautore genovese, a conferma dell’identità dei Rolli, evento trasversale che riversa la storia nel presente, affiancando all’arte figurativa di affreschi e dipinti l’arte performativa della musica e del teatro.


Basilica di Santa Maria Assunta di Carignano | Foto: © Fabio Bussalino | Courtesy Comune di Genova

“I contrasti, il bianco e nero, le conflittualità anche forti sono una delle anime di questa città e della sua vitalità, a volte brutale – commenta Giacomo Montanari, storico dell’arte dell’Università di Genova e curatore scientifico dell’evento – così come rappresenta una costante la contrapposizione tra spazio pubblico (quello delle chiese, soprattutto durante il Cinque e il Seicento) e spazio privato (i palazzi dell’aristocrazia). Eppure, il linguaggio dell’arte è in grado di fondere queste opposte spinte, costituendosi come ideale spazio di mediazione: lo ha fatto con le opere d’arte rinascimentali e barocche, con le narrazioni dei viaggiatori dell’Ottocento e, infine, con la musica e le parole di Fabrizio De André”.

Fortemente legati all’identità del territorio, i Rolli invernali avranno come tema portante di questa edizione, “il sacro e il profano”, con la possibilità di scoprire oltre 35 spazi tra chiese e palazzi. I divulgatori scientifici, giovani professionisti specializzati nel racconto consapevole di uno dei patrimoni di maggior rilievo storico e culturale italiano, contribuiranno per un intero week end a popolare i Palazzi nel cuore della città, ma anche gli edifici in aree meno interessate dagli eventi culturali.


Palazzo Imperiale, facciata | Foto: © C.A. Alessi | Courtesy Comune di Genova

Attraverso un tour di visita costruito ad hoc e che lega i palazzi alle canzoni di De André, si potrà andare alla scoperta di Palazzo Balbi Senarega, oggetto di un recente restauro, di Palazzo Antonio Doria Spinola, di Palazzo Tobia Pallavicino o di Palazzo Nicolosio Lomellino, solo per citarne alcuni, ma anche delle chiese, come San Benedetto al Porto. A questa è ecclesialmente legato Don Andrea Gallo, una delle relazioni amicali e ideologiche più salde e fruttuose nella vita di De André. Durante i Rolli Days si potrà salire sulla cupola della Basilica di Carignano, perla che coniuga il grande Rinascimento con il grande Barocco, e che accolse nel 1999 i funerali del cantautore genovese, o ancora si potrà visitare la Chiesa di Santa Maria di Castello.

Le canzoni e le novelle raccontate dal cantautore genovese saranno una guida utile a raccontare suoni e personaggi del centro storico monumentale di Genova, i suoi Palazzi e i suoi spazi più significativi. Sulle note de La canzone di Marinella, dedicata a una Maddalena moderna, estremamente terrena, che grazie alle parole di Fabrizio De André assume l’aura di una donna celeste, i visitatori varcheranno il portone di Santa Maria Maddalena. Questa chiesa, all’ombra dei grandi palazzi di Strada Nuova, alle spalle delle preziose sedi del potere cittadino, sorge nel cuore del quartiere che più di tutti rappresenta questa ambiguità tra la profanità dell’amore libero e la sacralità di affreschi e opere d’arte.


Palazzo Antonio Doria - Prefettura - Salone | Foto: C.A. Alessi | Courtesy Comune di Genova

“Ora che è morto la patria si gloria, Di un altro eroe alla memoria, Ma lei che lo amava aspettava il ritorno, D’un soldato vivo, d’un eroe morto che ne farà”. Sono i versi de La ballata dell’eroe, che racchiudono il controsenso di un eroe morto in guerra e glorificato dalla patria e della sua amata, che ne aspettava il ritorno e che non riesce a celebrarne l’onore militare. In questa marcata dicotomia si inserisce l’iconografia affrescata nel salone del piano nobile di palazzo Spinola Gambaro, dove Domenico Piola ritrae L’offerta a Giove delle chiavi del tempio di Giano, la massima rappresentazione dell’auspicato inizio di un’era di pace e prosperità per la città.

Anche questa edizione dei Rolli Days prevede numerosi eventi collaterali, tutti a ingresso gratuito. Da non perdere la passeggiata promossa da Viadelcampo29rosso lungo la strada nel cuore della Città Vecchia, resa celebre dal brano di Faber uscito nel 1967. I partecipanti percorreranno la Via del Campo apprendendone la storia in relazione alla canzone di De André e compiendo un viaggio a ritroso nel tempo per scoprire la vita ai tempi di Faber.
Tra le proposte, la visita guidata nel cantiere di restauro degli affreschi di Valerio Castello, visibili per la prima volta da una nuova prospettiva, nella chiesa di San Martino di Albaro (sabato 20 gennaio dalle 11 alle 16). O ancora l’esposizione temporanea allestita presso Villa Duchessa di Galliera, intitolata “Sacro e Profano”, attraverso lo sguardo dei grandi pittori genovesi.

Per visitare i siti aperti in occasione dei Rolli Days è necessaria la prenotazione al sito ufficiale dei Rolli Days. 
Info e programma sul sito Visitgenoa.

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