La natura delle cose
La natura delle cose
04/04/2009
“La natura delle cose” è il titolo dell’ultimo lavoro site specific di Maurizio Donzelli, artista bresciano e disegnatore senza riserve, la cui intera opera può essere considerata come una sorta di riflessione filosofica sull’arte nel suo stesso attuarsi.
Questo lavoro, curato da Francesco Poli, trova nell’architettura svuotata di Palazzo da Ponte, sede veneziana della galleria Caterina Tognon Arte Contemporanea, una cornice rarefatta ed onirica, che diventa parte integrante dell’opera stessa.
Si entra nell’opera quasi senza accorgersene, semplicemente camminadoci sopra. Il pavimento è ricoperto da un gran numero di disegni su carta (più di 300) disposti l’uno accanto all’altro e protetti da un’invisibile pellicola traslucida che li mantiene immacolati. Ci si accorge gradualmente di trovarsi dentro all’opera quando, alzando appena lo sguardo, ci si sorprende riflessi nello specchio appeso al soffitto, ma così vicino che quasi lo si può toccare.
Piano piano ci si rende conto che in questa mostra c’è qualcosa d’insolito, e si avverte uno stupore delicato, dato da piccoli ed innocui escamotages, da ripetizioni impercettibili, per cui l’opera cambia a seconda di come viene percepita. Ognuno vede un‘opera diversa in base alla propria posizione nella sala, rispetto agli effetti caleidoscopici generati dagli specchi, dall’infinito riflettersi dei disegni sotto i propri passi o di un quadro di vetro nero.
Lo spazio espositivo diventa scatola magica pur non disponendo di particolari effetti speciali.
Quando ci si sorprende divertiti nell’atto di voler attraversare una porta che non c’è, per visitare una sala oltre lo specchio, si avverte una specie di guizzo allegro, come accadeva in epoca infantile, è il trionfo dell’immaginazione perduta.
Il disegno riacquista il potere evocativo dell’illusione, si immaginano foglie, nuvole o conchiglie là dove lo sguardo intuisce l’intenzione di mostrare la vita intera con il semplice disegno, in un tutto di fatti compiuti, di segni indecifrabili, come carte di un solitario irrisolto o coriandoli sparsi simboleggianti la frammentazione di un mondo ancora tutto da interpretare.
Una mostra da visitare, tra arte, gioco, ribaltamento e trasfigurazione, per provare l’ineffabile vertigine di un affaccio su un mondo di infinite possibilità.
Maurizio Donzelli
LA NATURA DELLE COSE
a cura di Francesco Poli
introduzione di Massimo Minini
12 marzo / 30 maggio 2009
da martedì a sabato 10.00-13.00/15.00-19.30
CATERINA TOGNON ARTE CONTEMPORANEA
Palazzo da Ponte
Calle del Dose (Campo San Maurizio)
San Marco 2746 - 30124 Venezia
www.caterinatognon.com
info@caterina tognon.com
Tel/fax +39 041 520 7859
Questo lavoro, curato da Francesco Poli, trova nell’architettura svuotata di Palazzo da Ponte, sede veneziana della galleria Caterina Tognon Arte Contemporanea, una cornice rarefatta ed onirica, che diventa parte integrante dell’opera stessa.
Si entra nell’opera quasi senza accorgersene, semplicemente camminadoci sopra. Il pavimento è ricoperto da un gran numero di disegni su carta (più di 300) disposti l’uno accanto all’altro e protetti da un’invisibile pellicola traslucida che li mantiene immacolati. Ci si accorge gradualmente di trovarsi dentro all’opera quando, alzando appena lo sguardo, ci si sorprende riflessi nello specchio appeso al soffitto, ma così vicino che quasi lo si può toccare.
Piano piano ci si rende conto che in questa mostra c’è qualcosa d’insolito, e si avverte uno stupore delicato, dato da piccoli ed innocui escamotages, da ripetizioni impercettibili, per cui l’opera cambia a seconda di come viene percepita. Ognuno vede un‘opera diversa in base alla propria posizione nella sala, rispetto agli effetti caleidoscopici generati dagli specchi, dall’infinito riflettersi dei disegni sotto i propri passi o di un quadro di vetro nero.
Lo spazio espositivo diventa scatola magica pur non disponendo di particolari effetti speciali.
Quando ci si sorprende divertiti nell’atto di voler attraversare una porta che non c’è, per visitare una sala oltre lo specchio, si avverte una specie di guizzo allegro, come accadeva in epoca infantile, è il trionfo dell’immaginazione perduta.
Il disegno riacquista il potere evocativo dell’illusione, si immaginano foglie, nuvole o conchiglie là dove lo sguardo intuisce l’intenzione di mostrare la vita intera con il semplice disegno, in un tutto di fatti compiuti, di segni indecifrabili, come carte di un solitario irrisolto o coriandoli sparsi simboleggianti la frammentazione di un mondo ancora tutto da interpretare.
Una mostra da visitare, tra arte, gioco, ribaltamento e trasfigurazione, per provare l’ineffabile vertigine di un affaccio su un mondo di infinite possibilità.
Maurizio Donzelli
LA NATURA DELLE COSE
a cura di Francesco Poli
introduzione di Massimo Minini
12 marzo / 30 maggio 2009
da martedì a sabato 10.00-13.00/15.00-19.30
CATERINA TOGNON ARTE CONTEMPORANEA
Palazzo da Ponte
Calle del Dose (Campo San Maurizio)
San Marco 2746 - 30124 Venezia
www.caterinatognon.com
info@caterina tognon.com
Tel/fax +39 041 520 7859
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