CONTAMINAZIONI – Marina Tabacco. Un’artista per un museo
Dal 06 Ottobre 2021 al 06 Gennaio 2022
Varese
Luogo: Museo Castiglioni
Indirizzo: Viale Giovan Battista Vico 46
Curatori: Donatella Avanzo
Telefono per informazioni: +39 0332 1692429
E-Mail info: info@museocastiglioni.it
Fino al 6 gennaio 2022, il Museo Castiglioni di Varese presenta la mostra “CONTAMINAZIONI – Marina Tabacco. Un’artista per un museo”, curata dall’egittologa e storica dell’arte Donatella Avanzo.
Il percorso prevede l’esposizione di pregiati e importanti pezzi d’arte africana delle collezioni “Ettore Brezzo” e “Gianluigi Nicola”. Maschere, sculture e tessuti che, nelle loro forme e nella loro forza evocatrice, hanno ispirato i quadri di Marina Tabacco che rappresentano il punto focale della mostra. Chiude il percorso l'abito d’alta moda della stilista Stella Jean che, nei tessuti con cui sono realizzati, ha ripreso a sua volta i soggetti della pittrice in un incrocio di contaminazioni culturali e stilistiche unico e originale.
Il primo contatto di Marina Tabacco con l'arte africana risale al 2004 a seguito della sua visita alla mostra “Capolavori da un Continente” tenutasi presso la Galleria d’arte moderna di Torino.
Da lì in poi, l’artista, negli anni successivi, si è recata più volte in Senegal dove ha visitato mostre e musei, residence di pittura, esposizioni fino a presentare le sue opere alla Dak'art 2018, biennale d'arte Contemporanea Africana, nella sezione “off” dedicata agli artisti stranieri. Negli anni ha anche incontrato e collaborato con numerosi artisti, talvolta conosciuti più all'estero che in patria come la scultrice Seni Camara le cui opere sono presenti nella collezione Pigozzi di Parigi e nella Pinacoteca Agnelli del Lingotto.
L'Africa si ritrova costantemente nella tavolozza dei colori di Marina Tabacco, nel calore e nella forza della sua pittura. Questo continente, infatti, rappresenta per lei la forza creatrice della Terra, l'energia della natura, l'istinto e la resistenza della donna. Gli scambi artistici e le esperienze umane sul posto l’hanno portata, in un percorso personale, ad un mètissage creativo che si è concretizzato in numerosi lavori il cui emblema è l'opera “Ciclo vitale” trasformato, in seguito, nel tessuto degli abiti della collezione “Resort” 2020 di Stella Jean.
La collaborazione con la stilista italiana, con padre romano e madre haitiana, come spesso accade, nasce quasi per caso in un percorso creativo che ci ricorda come l’arte e la moda possano varcare i confini e attraversare le frontiere. L’evento viene ricordato dalla stessa artista che un giorno si imbatte in una giacca firmata Stella Jean, le sembra di ritrovare nel tessuto qualcosa di familiare con i suoi dipinti e il suo modo di pensare. La compra e poco dopo scrive alla stilista condividendo con lei le scelte artistiche. Passa un po’ di tempo e Stella risponde. Vorrebbe vedere i quadri di Marina, tra questi ce n’è uno in particolare che la seduce, che viene scelto come sfondo della collezione in preparazione. Il tema del dipinto di Marina Tabacco diventa, così, motivo di variazioni cromatiche per una serie di capi presentati nelle piazze della moda più importanti.
Da un acquisto casuale nasce un’originale collaborazione d’arte, creatività e design che, partendo dall’antica tradizione africana, arriva alle passerelle dell’alta moda italiana in un percorso che stupisce ed è in grado di superare le barriere culturali che esistono in ognuno di noi contribuendo alla creazione di una mentalità più aperta, più resiliente, più tollerante verso "gli altri". Uno stimolo ad aprire i propri orizzonti e riconoscere l'importanza e il valore di altri saperi e altre civiltà.
Il percorso prevede l’esposizione di pregiati e importanti pezzi d’arte africana delle collezioni “Ettore Brezzo” e “Gianluigi Nicola”. Maschere, sculture e tessuti che, nelle loro forme e nella loro forza evocatrice, hanno ispirato i quadri di Marina Tabacco che rappresentano il punto focale della mostra. Chiude il percorso l'abito d’alta moda della stilista Stella Jean che, nei tessuti con cui sono realizzati, ha ripreso a sua volta i soggetti della pittrice in un incrocio di contaminazioni culturali e stilistiche unico e originale.
Il primo contatto di Marina Tabacco con l'arte africana risale al 2004 a seguito della sua visita alla mostra “Capolavori da un Continente” tenutasi presso la Galleria d’arte moderna di Torino.
Da lì in poi, l’artista, negli anni successivi, si è recata più volte in Senegal dove ha visitato mostre e musei, residence di pittura, esposizioni fino a presentare le sue opere alla Dak'art 2018, biennale d'arte Contemporanea Africana, nella sezione “off” dedicata agli artisti stranieri. Negli anni ha anche incontrato e collaborato con numerosi artisti, talvolta conosciuti più all'estero che in patria come la scultrice Seni Camara le cui opere sono presenti nella collezione Pigozzi di Parigi e nella Pinacoteca Agnelli del Lingotto.
L'Africa si ritrova costantemente nella tavolozza dei colori di Marina Tabacco, nel calore e nella forza della sua pittura. Questo continente, infatti, rappresenta per lei la forza creatrice della Terra, l'energia della natura, l'istinto e la resistenza della donna. Gli scambi artistici e le esperienze umane sul posto l’hanno portata, in un percorso personale, ad un mètissage creativo che si è concretizzato in numerosi lavori il cui emblema è l'opera “Ciclo vitale” trasformato, in seguito, nel tessuto degli abiti della collezione “Resort” 2020 di Stella Jean.
La collaborazione con la stilista italiana, con padre romano e madre haitiana, come spesso accade, nasce quasi per caso in un percorso creativo che ci ricorda come l’arte e la moda possano varcare i confini e attraversare le frontiere. L’evento viene ricordato dalla stessa artista che un giorno si imbatte in una giacca firmata Stella Jean, le sembra di ritrovare nel tessuto qualcosa di familiare con i suoi dipinti e il suo modo di pensare. La compra e poco dopo scrive alla stilista condividendo con lei le scelte artistiche. Passa un po’ di tempo e Stella risponde. Vorrebbe vedere i quadri di Marina, tra questi ce n’è uno in particolare che la seduce, che viene scelto come sfondo della collezione in preparazione. Il tema del dipinto di Marina Tabacco diventa, così, motivo di variazioni cromatiche per una serie di capi presentati nelle piazze della moda più importanti.
Da un acquisto casuale nasce un’originale collaborazione d’arte, creatività e design che, partendo dall’antica tradizione africana, arriva alle passerelle dell’alta moda italiana in un percorso che stupisce ed è in grado di superare le barriere culturali che esistono in ognuno di noi contribuendo alla creazione di una mentalità più aperta, più resiliente, più tollerante verso "gli altri". Uno stimolo ad aprire i propri orizzonti e riconoscere l'importanza e il valore di altri saperi e altre civiltà.
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