New Media Art UK

Copertina del libro New Media Art – Practice and context in the UK 1994-2004
 

28/04/2004

La new media art inglese compie dieci anni e quest’uscita della Cornerhouse (con relativo convegno alla Tate Modern di Londra) ne racconta gli episodi più importanti. New Media Art – Practice and context in the UK 1994-2004 curato da Lucy Kimbell è un testo che nasce da un’iniziativa legata al fondo dell’Arts Council of England per la new media art, grazie al quale sono stati realizzati numerosi progetti destinati a lasciare il segno su questo tipo di pratiche artistiche. Opere come ‘The Web Stalker’ del gruppo I/O/D, che nel ‘97 aprì la strada per la browser art attraverso un software in grado di destrutturare e visualizzare in tempo reale il sistema complesso dei link dei siti Web, o ‘Triggerhappy’ del ’98, un’alterata versione di Space Invaders dove al posto degli alieni si spara agli altrettanto minacciosi paragrafi del saggio "Che cos'è un autore ?" di Michel Foucault, sono ormai classici del genere. Scorrendo le ventisei schede ci si accorge ancora una volta come sia difficile individuare orientamenti e tematiche comuni anche per la differenziazione degli stessi procedimenti tecnici. Sarebbe infatti molto difficile trovare punti in comune tra la software art di ‘Possessed’ dei boredoresearch, (dove un programmino ‘spia’ scaricabile ed autoinstallante comincia ad instaurare relazioni più o meno morbose con l’utente sovrapponendosi alle normali procedure del sistema operativo) e la grande installazione ‘Black Shoals’ di Lisa Autogena e Joshua Portway, opera commissionata dalla Tate Britain raffigurante in tempo reale su un planetarium i movimenti delle borse mondiali sotto forma di stelle. O comparare progetti immersivi che si basano su motori di realtà virtuale a quelli che utilizzano tecnologie riciclate o a basso costo come ‘FaxTV’ dei Redoundant Technology Initiative che impiega i mezzi del fax e della televisione per coinvolgere il pubblico in un’opera interattiva. Ma questa diversità di approcci al concetto stesso di arte, come dice Peter Suchin in uno dei saggi che si alternano alla schede, non è che l’eredità dell’arte concettuale, così influente in Gran Bretagna, e da cui gli artisti new media hanno ripreso pure la tendenza alla smaterializzazione ed il conflitto aperto con il mercato e le istituzioni. New Media Art di fatto, oltre ad illustrare i progetti finanziati dall’Arts Council è un’antologia di contributi saggistici divisa in tre sezioni. Nella prima, storica, da rilevare un saggio di Geoffrey Batchen che si oppone alle distinzioni tra ‘old media’ e ‘new media’ ricollegando piuttosto le accelerazioni tecnologiche degli ultimi anni alla modernità delle sperimentazioni di Willialm Talbot, uno dei padri della fotografia che condivideva le sue ricerche con l’amico Charles Babbage, guarda caso inventore del computer. Nella seconda sezione del testo intitolata ‘context’ vi sono alcuni saggi critici come quello di Steve Dietz che individua le tre caratteristiche chiave per la new media art, “la computabilità, la connettività, e (forse) l’interattività”. Altri testi invece raccontano le diverse esperienze di organizzazioni come il FACT centre di Liverpool e gli Electric Avenue Studios di Londra. Non mancano poi testi che allargano il discorso ai temi della proprietà intellettuale, della cultura dei videogiochi e delle tecnologie peer-to-peer. La sezione intitolata ‘Practices’ infine dà voce a singole esperienze, punti di vista, discussioni e studi specifici e precede l’appendice ricca di riferimenti bibliografici e Web. Curata anche sotto l’aspetto grafico, New Media Art è una pubblicazione ricca, ipertestuale, che si rivela utile nel fornire strumenti di analisi e contestualizzazione oltre che ad un’adeguata documentazione dei percorsi artistici inglesi degli ultimi dieci anni nei territori dei nuovi media. New Media Art Practice and Context in the UK 1994 - 2004 edited by Lucy Kimbell Pubblicato da: Arts Council England in associazione con Cornerhouse Publications Anno: 2004 pagine: 300 Prezzo: 15 sterline Distribuito da Cornerhouse Publications: www.cornerhouse.org/publications Email: publications@cornerhouse.org