Trompe l'oeil: i veri inganni della fotografia

Trompe l'oeil: i veri inganni della fotografia, Forma Foto, Milano
Dal 28 Giugno 2013 al 01 Settembre 2013
Milano
Luogo: Fondazione Forma per la Fotografia
Indirizzo: piazza Tito Lucrezio Caro 1
Orari: da martedì a domenica 11-21; giovedì 11-23
Curatori: Luca Andreoni, Francesco Zanot
Enti promotori:
- Contrasto
- Fondazione Corriere della Sera
- ATM
- NABA
- Roberta di Camerino
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 58118067/ 02 89075419
E-Mail info: stampa@formafoto.it
Sito ufficiale: http://www.formafoto.it
Giovedì 27 giugno alle ore 18:30 inaugura presso la Fondazione Forma per la Fotografia la mostra collettiva TROMPE L'OEIL: i veri inganni della fotografia. A cura di Luca Andreoni e Francesco Zanot, l’esposizione raccoglie i lavori di 32 studenti del Master in Photography and Visual Design organizzato da Forma e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, e del Biennio in Design della Comunicazione di NABA.
Nella storia dell’arte, il trompe l'œil è un genere pittorico volto a suscitare nello spettatore la presunzione della tridimensionalità di oggetti dipinti su una superficie a due dimensioni.
Attraverso la forza dell'illusione, mette in dubbio la nostra capacità di distinguere fra realtà e rappresentazione e, in questo senso, trova il suo compimento proprio oggi, molti secoli dopo la sua invenzione, nella fotografia.
Di fronte agli elementi architettonici della Camera Picta di Mantegna o alla cornice che introduce allo studio di San Gerolamo nel quadro di Antonello da Messina, infatti, ci troviamo nella stessa condizione che accompagna l'osservazione di qualsiasi fotografia: pur avendo l'impressione di stare di fronte alla realtà, siamo invece al cospetto di una sua immagine.
A partire da un utilizzo della fotografia in modalità e forme molto diverse, la mostra presenta una serie di immagini e video sul rapporto tra verità e finzione portando all’estremo il paradosso secondo cui, ancora oggi e nonostante le tecnologie digitali, la fotografia viene considerata una “prova di realtà” inconfutabile, oltre che una elaborazione personale di quella stessa realtà che dovrebbe documentare.
Come sia possibile questa duplice lettura, e quali siano le sue diverse implicazioni, è il tema di Trompe l'œil: un viaggio alle origini della nostra visione e della fiducia che attribuiamo alla macchina fotografica.
La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 28 giugno all'1 settembre e presenta i lavori di Pedro Almeida, Elena Amici, Immacolata Cante, Alice Caracciolo, Antonio Cormano, Miryam Cuppone, Alessia D'Alessio, Matteo Damiani, Guadalupe Delgadillo, Silvia Di Frisco, Martina Garioni, Nicola Genchi, Elena Giandomenico, Kateryna Kovarzh, Simone Mantovani, Nicole Moserle, Marios Orphanos, Tommaso Passerini, Giuseppina Pellegrino, Lucia Pizzinato, Benedetta Pomini, Carolina Prieto, Luca Ravanelli, Leonard Regazzo, Simone Sacchetto, Lisa Salini, Camellia Tavassoli, Sofia Urzi, Cecilia Valsecchi, Yu Zhenghui, Chiara Zandonà, Alba Zari.
La mostra è realizzata con il sostegno di Roberta di Camerino, che a partire da una storica relazione con il mondo dell'arte ha fatto del trompe l'œil un fondamentale segno distintivo del marchio.
Nella storia dell’arte, il trompe l'œil è un genere pittorico volto a suscitare nello spettatore la presunzione della tridimensionalità di oggetti dipinti su una superficie a due dimensioni.
Attraverso la forza dell'illusione, mette in dubbio la nostra capacità di distinguere fra realtà e rappresentazione e, in questo senso, trova il suo compimento proprio oggi, molti secoli dopo la sua invenzione, nella fotografia.
Di fronte agli elementi architettonici della Camera Picta di Mantegna o alla cornice che introduce allo studio di San Gerolamo nel quadro di Antonello da Messina, infatti, ci troviamo nella stessa condizione che accompagna l'osservazione di qualsiasi fotografia: pur avendo l'impressione di stare di fronte alla realtà, siamo invece al cospetto di una sua immagine.
A partire da un utilizzo della fotografia in modalità e forme molto diverse, la mostra presenta una serie di immagini e video sul rapporto tra verità e finzione portando all’estremo il paradosso secondo cui, ancora oggi e nonostante le tecnologie digitali, la fotografia viene considerata una “prova di realtà” inconfutabile, oltre che una elaborazione personale di quella stessa realtà che dovrebbe documentare.
Come sia possibile questa duplice lettura, e quali siano le sue diverse implicazioni, è il tema di Trompe l'œil: un viaggio alle origini della nostra visione e della fiducia che attribuiamo alla macchina fotografica.

La mostra è realizzata con il sostegno di Roberta di Camerino, che a partire da una storica relazione con il mondo dell'arte ha fatto del trompe l'œil un fondamentale segno distintivo del marchio.
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