Genova per noi
Dal 01 Marzo 2014 al 12 Marzo 2014
Genova
Luogo: Satura Art Gallery
Indirizzo: piazza Stella
Orari: mart-sab 15.30-19
Curatori: Mario Napoli
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 010 2468284
E-Mail info: info@satura.it
Sito ufficiale: http://www.satura.it
S’inaugura sabato 1 marzo 2014 alle ore 17 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la rassegna “Genova per noi” a cura di Mario Napoli. La mostra resterà aperta fino al 12 marzo 2014 con orario 15.30 – 19.00 dal martedì al sabato.
Il panorama artistico dell’area prealpina rispecchia una varietà di linguaggi che, nella sperimentazione di varie tecniche e forme diverse, tenta di riscoprire il legame ancestrale tra l’Uomo e l’ambiente rurale, attraverso incisioni e pennelli, fotografie e tessiture che danno corpo alla nostalgia per una realtà semplice, riscoprendo l’importanza delle origini. La storia della collettività – lungi dall’essere monolitica – è un insieme di partenze, arrivi e incontri che segnano la geografia, animando i punti sulla mappa dell’immaginario. Come già avveniva nei testi di Cesare Pavese, l’osservatore / narratore ha il compito di raccontare lo scollamento tra soggetto culturale e Natura, memoria e movimento. L’immediatezza delle icone fermate dalla sensibilità degli autori hanno lo stesso significato dei luoghi nella lezione imparata dal vino: non è necessario un percorso tortuoso per raggiungere il nobile valore delle cose. Grazie alle tante iniziative locali, il nutrito gruppo di artisti chieresi che ora espone presso la galleria SATURA di Genova è attivo da qualche anno nei comuni intorno al capoluogo piemontese nel descrivere le sfaccettature della provincia. Si tratta di una trentina di autori che, attraverso diversi mezzi espressivi, si ricollegano al vedutismo italiano – allontanandosi dall’alienazione cittadina – traducono il paesaggio in uno scenario universale sfiorato e minacciato dal cambiamento dell’urbanizzazione, capace di parlare alla contemporaneità. Da Palazzo Opesso a Palazzo Stella, la mostra ligure prosegue un fruttuoso dialogo che mette in relazione splendide cornici storiche, antiche piste di connessione etnografica e nuovi impulsi visivo-gestuali. (Elena Colombo)
Artisti:
Paola Albarello, Giancarlo Astolfi, Stefano Bastone, Luciano Berruto, Massimo Berto, Sergio Boujeat, Bruno Cantino di Reino, Ada Castelli, Gianfranco Civitico, Margherita Fergnachino, Caterina Fiore, Patrizia Forte, Rosemma Francesconi, Marco Gallina, Marisa Gandolfo, Monica Gillio, Dino Mammola, Matteo Maso, Giorgio Parena, Luigi Pogliani, Massimo Serratore, Salvatore Simone, Teresa Scioscia, Paola Tedino, Clelia Torren, Giuliana Tucci, Marisa Valle.
Il panorama artistico dell’area prealpina rispecchia una varietà di linguaggi che, nella sperimentazione di varie tecniche e forme diverse, tenta di riscoprire il legame ancestrale tra l’Uomo e l’ambiente rurale, attraverso incisioni e pennelli, fotografie e tessiture che danno corpo alla nostalgia per una realtà semplice, riscoprendo l’importanza delle origini. La storia della collettività – lungi dall’essere monolitica – è un insieme di partenze, arrivi e incontri che segnano la geografia, animando i punti sulla mappa dell’immaginario. Come già avveniva nei testi di Cesare Pavese, l’osservatore / narratore ha il compito di raccontare lo scollamento tra soggetto culturale e Natura, memoria e movimento. L’immediatezza delle icone fermate dalla sensibilità degli autori hanno lo stesso significato dei luoghi nella lezione imparata dal vino: non è necessario un percorso tortuoso per raggiungere il nobile valore delle cose. Grazie alle tante iniziative locali, il nutrito gruppo di artisti chieresi che ora espone presso la galleria SATURA di Genova è attivo da qualche anno nei comuni intorno al capoluogo piemontese nel descrivere le sfaccettature della provincia. Si tratta di una trentina di autori che, attraverso diversi mezzi espressivi, si ricollegano al vedutismo italiano – allontanandosi dall’alienazione cittadina – traducono il paesaggio in uno scenario universale sfiorato e minacciato dal cambiamento dell’urbanizzazione, capace di parlare alla contemporaneità. Da Palazzo Opesso a Palazzo Stella, la mostra ligure prosegue un fruttuoso dialogo che mette in relazione splendide cornici storiche, antiche piste di connessione etnografica e nuovi impulsi visivo-gestuali. (Elena Colombo)
Artisti:
Paola Albarello, Giancarlo Astolfi, Stefano Bastone, Luciano Berruto, Massimo Berto, Sergio Boujeat, Bruno Cantino di Reino, Ada Castelli, Gianfranco Civitico, Margherita Fergnachino, Caterina Fiore, Patrizia Forte, Rosemma Francesconi, Marco Gallina, Marisa Gandolfo, Monica Gillio, Dino Mammola, Matteo Maso, Giorgio Parena, Luigi Pogliani, Massimo Serratore, Salvatore Simone, Teresa Scioscia, Paola Tedino, Clelia Torren, Giuliana Tucci, Marisa Valle.
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