Il maestro veneto presto protagonista a Londra
La National Gallery riunisce le “Poesie” di Tiziano
Tiziano Vecellio (1490 - 1576), Il Ratto di Europa,1562, Olio su tela, 178 x 205 cm | © Isabella Stewart Gardner Museum, Boston
Francesca Grego
16/05/2019
Mondo - È il 1554 quando un Tiziano ormai maturo spedisce a Filippo II di Spagna la tela di Danae, in occasione delle nozze del sovrano con Maria Tudor. Un dipinto carico di bellezza, sensualità e di un filo di pensosa malinconia che, dopo il grande successo della Danae Farnese, ripropone con qualche variazione il mito ovidiano della principessa sedotta da Zeus sotto le sembianze di una pioggia d’oro.
È solo l’inizio: il re cattolicissimo ha intenzione di allestire un camerino con opere di contenuto erotico e Tiziano è senza dubbio il suo pittore preferito. Subito dopo arriverà Venere e Adone, dove per “variare” rispetto alla vista frontale di Danae l’artista mostra “la contraria parte” della dea.
“Non si trova uomo tanto acuto di vista e di giudizio che, vedendola, non la creda viva”, commenta lo scrittore veneziano Ludovico Dolce. Ma l’anziano maestro è già al lavoro su nuove Poesie, come lui stesso chiama i suoi quadri mitologici: oltre il connubio sensibile di luce e colore, le favole antiche sono spunti per una drammatica riflessione sulla vita umana.
Per la prima volta dal 1704 la National Gallery di Londra riunisce la serie delle Poesie in un’unica mostra. Nella prossima primavera dal Museo del Prado di Madrid, dalla Wellington Collection di Apsley House, dall’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston arriveranno rispettivamente i quadri di Venere e Adone, Danae e il Ratto di Europa, cui si aggiungono Diana e Callisto e Diana e Atteone, custodito nella collezione che il museo londinese condivide con le National Galleries of Scotland. Completa il corpus della mostra la Morte di Atteone, originariamente concepito come parte della serie, ma realizzato più tardi e mai spedito al re, oggi nelle raccolte di Trafalgar Square.
Come nel titolo dell’esposizione, “Amore, morte, desiderio” si rincorrono in rappresentazioni che condensano le abilità pittoriche e la capacità di raccontare di Tiziano. I colori densi e pastosi, pennellate rapide e abbozzate, passaggi estremamente morbidi e la quasi totale assenza del disegno sono le spie di quanto il maestro veneto sia in anticipo sui tempi.
Tant’è vero che la serie delle Poesie ispirerà Rubens, Rembrandt e Velàsquez, per arrivare all’Ottocento di Delacroix e perfino all’Espressionismo di Kokoschka.
Titian: Love Desire Death andrà in scena alla National Gallery di Londra dal 16 marzo al 14 giugno 2020.
È solo l’inizio: il re cattolicissimo ha intenzione di allestire un camerino con opere di contenuto erotico e Tiziano è senza dubbio il suo pittore preferito. Subito dopo arriverà Venere e Adone, dove per “variare” rispetto alla vista frontale di Danae l’artista mostra “la contraria parte” della dea.
“Non si trova uomo tanto acuto di vista e di giudizio che, vedendola, non la creda viva”, commenta lo scrittore veneziano Ludovico Dolce. Ma l’anziano maestro è già al lavoro su nuove Poesie, come lui stesso chiama i suoi quadri mitologici: oltre il connubio sensibile di luce e colore, le favole antiche sono spunti per una drammatica riflessione sulla vita umana.
Per la prima volta dal 1704 la National Gallery di Londra riunisce la serie delle Poesie in un’unica mostra. Nella prossima primavera dal Museo del Prado di Madrid, dalla Wellington Collection di Apsley House, dall’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston arriveranno rispettivamente i quadri di Venere e Adone, Danae e il Ratto di Europa, cui si aggiungono Diana e Callisto e Diana e Atteone, custodito nella collezione che il museo londinese condivide con le National Galleries of Scotland. Completa il corpus della mostra la Morte di Atteone, originariamente concepito come parte della serie, ma realizzato più tardi e mai spedito al re, oggi nelle raccolte di Trafalgar Square.
Come nel titolo dell’esposizione, “Amore, morte, desiderio” si rincorrono in rappresentazioni che condensano le abilità pittoriche e la capacità di raccontare di Tiziano. I colori densi e pastosi, pennellate rapide e abbozzate, passaggi estremamente morbidi e la quasi totale assenza del disegno sono le spie di quanto il maestro veneto sia in anticipo sui tempi.
Tant’è vero che la serie delle Poesie ispirerà Rubens, Rembrandt e Velàsquez, per arrivare all’Ottocento di Delacroix e perfino all’Espressionismo di Kokoschka.
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