Dal 30 aprile al 7 ettembre al Museo Archeologico Nazionale di Napoli
L'universo visionario di Moebius, il re dei fumetti, in arrivo al MANN
Moebius, Le Fil d’Ariane © Moebius-Production
Samantha De Martin
04/03/2020
Napoli - In tempi di paura da coronavirus, l’universo onirico e visionario del re dei fumetti, fatto di pterodattili da cavalcare, immersi in scenari fantastici, ma anche di ambientazioni western, può rappresentare un buon antidoto ai cattivi pensieri.
La punta di diamante della nona arte francese, autore di opere come la serie western Blueberry, Arzach - capolavoro del 1975 che rivoluzionò il fumetto internazionale - Il garage ermetico, arriva al MANN per la più grande mostra realizzata in Italia dedicata a Jean Giraud, in arte Moebius.
L'esposizione al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dal titolo “Alla ricerca del tempo” celebra l’arte del fumettista francese ma anche il suo legame affettivo con l’Italia e con la città partenopea, protagonista dei racconti a fumetti Vedere Napoli e Muori e poi vedi Napoli.
Moebius, Faune de Mars | © Moebius Production
“Napoli ha qualcosa che mi affascina, che mi tocca sempre in un modo speciale” scriveva Moebius.
Attraverso schizzi, acquerelli, tavole a fumetti, riproduzioni e realtà aumentata, e ancora fotografie, volumi, riviste, il percorso espositivo - organizzato da COMICON sotto la direzione artistica di Moebius Production - si appresta a condurre i visitatori nell’universo immaginifico dell’artista.
Un universo attraversato da storie fantastiche, contraddistinte da uno stile onirico e visionario assai personale.
Proprio per questo i disegni di Moebius hanno tanto affascinato il mondo del cinema, con cui Giraud ha collaborato, creando ad esempio i costumi di Alien di Ridley Scott (1979), le scenografie e i costumi di Tron (1982) e alcuni personaggi de Il quinto elemento di Luc Besson (1997), ispirando anche indirettamente molti altri grandi progetti, da Blade Runner a Star Wars: L’impero colpisce ancora.
Moebius, Arzak L’Arpenteur | © Moebius Production
"Cavalcare pterodattili attorno a fantastici scenari - commenta il direttore del MANN, Paolo Giulierini - o muoversi all'interno di enormi carcasse di dinosauri, in un tempo che contempla un futuro al passato, rimandi a civiltà che furono, è un'esperienza concreta che si può fare addentrandosi nelle tavole a fumetti di Moebius. Per il secondo anno, dopo la straordinaria mostra di Hugo Pratt dedicata a Corto Maltese, il MANN e COMICON, nell'ambito del Progetto Obvia, decidono di presentare al grande pubblico un altro gigante del fumetto. Non c'era occasione più propizia dell'apertura della sezione della Preistoria per farlo".
Leggi anche:
• Quando a Capri c'erano i rinoceronti. La preistoria va in scena al MANN
La punta di diamante della nona arte francese, autore di opere come la serie western Blueberry, Arzach - capolavoro del 1975 che rivoluzionò il fumetto internazionale - Il garage ermetico, arriva al MANN per la più grande mostra realizzata in Italia dedicata a Jean Giraud, in arte Moebius.
L'esposizione al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dal titolo “Alla ricerca del tempo” celebra l’arte del fumettista francese ma anche il suo legame affettivo con l’Italia e con la città partenopea, protagonista dei racconti a fumetti Vedere Napoli e Muori e poi vedi Napoli.
Moebius, Faune de Mars | © Moebius Production
“Napoli ha qualcosa che mi affascina, che mi tocca sempre in un modo speciale” scriveva Moebius.
Attraverso schizzi, acquerelli, tavole a fumetti, riproduzioni e realtà aumentata, e ancora fotografie, volumi, riviste, il percorso espositivo - organizzato da COMICON sotto la direzione artistica di Moebius Production - si appresta a condurre i visitatori nell’universo immaginifico dell’artista.
Un universo attraversato da storie fantastiche, contraddistinte da uno stile onirico e visionario assai personale.
Proprio per questo i disegni di Moebius hanno tanto affascinato il mondo del cinema, con cui Giraud ha collaborato, creando ad esempio i costumi di Alien di Ridley Scott (1979), le scenografie e i costumi di Tron (1982) e alcuni personaggi de Il quinto elemento di Luc Besson (1997), ispirando anche indirettamente molti altri grandi progetti, da Blade Runner a Star Wars: L’impero colpisce ancora.
Moebius, Arzak L’Arpenteur | © Moebius Production
"Cavalcare pterodattili attorno a fantastici scenari - commenta il direttore del MANN, Paolo Giulierini - o muoversi all'interno di enormi carcasse di dinosauri, in un tempo che contempla un futuro al passato, rimandi a civiltà che furono, è un'esperienza concreta che si può fare addentrandosi nelle tavole a fumetti di Moebius. Per il secondo anno, dopo la straordinaria mostra di Hugo Pratt dedicata a Corto Maltese, il MANN e COMICON, nell'ambito del Progetto Obvia, decidono di presentare al grande pubblico un altro gigante del fumetto. Non c'era occasione più propizia dell'apertura della sezione della Preistoria per farlo".
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