Una grande mostra per i 100 anni dalla morte dello scultore francese
Presto a Treviso i capolavori di Rodin
Auguste Rodin, Il bacio, 1882 circa, Musée des Beaux-Arts de Dijon | Foto: Michel Bourguin
Francesca Grego
30/10/2017
Treviso - Dopo il Grand Palais di Parigi e il Metropolitan Museum di New York sarà il Museo di Santa Caterina di Treviso a ospitare le celebrazioni per i 100 anni dalla scomparsa di Auguste Rodin (1840-1917).
Ottanta opere del Padre della Scultura Moderna inaugureranno gli ipogei appena restaurati dell’antico convento, per raccontare al pubblico l’intero percorso dell’artista: l’influenza della tradizione gotica e del Rinascimento italiano, il realismo vibrante e vigoroso, la resa del movimento e la scelta non definire le forme fino in fondo privilegiandone la dimensione espressiva.
Posizioni decisamente innovative rispetto ai canoni dominanti nella scultura dell’epoca, che sollevarono intorno all’opera di Rodin polemiche e perplessità, prima della consacrazione definitiva in Francia e sulle scene internazionali.
A illustrare tutto questo a Treviso saranno i capolavori icona, dal Bacio al Pensatore, l’Età del Bronzo, la prima grande scultura che lo rese celebre tra mille polemiche, ma anche il Monumento a Balzac e L’Uomo dal Naso Rotto, fino ai bozzetti di opere monumentali – e intrasportabili - come I Borghesi di Calais e la Porta dell’Inferno, ispirata alla Divina Commedia.
Alle 50 sculture, documenti del tocco unico con cui Rodin trasformava indifferentemente marmo, bronzo o argilla con effetti di straordinaria morbidezza e sensualità, si aggiungono 30 opere su carta, fondamentali termini di paragone capaci di far luce sui processi alla base della creazione.
“Da tempo desideravo proporre al pubblico italiano una mostra dedicata a Rodin, alla sua vita e alla sua opera, anche per il suo interesse tanto forte verso la cultura del nostro Paese”, ha affermato il curatore Marco Goldin, aggiungendo: “Sono davvero felice che questo possa avvenire nella mia città, Treviso, facendo scattare quella gara di ineguagliabile bellezza con Arturo Martini”.
Accanto ai rimandi all’opera di Michelangelo, che fu fonte di ispirazione imprescindibile per l’artista francese, il progetto espositivo proporrà infatti un interessante dialogo con la figura di Martini, nume tutelare trevigiano e fondamentale riferimento per le arti plastiche del Novecento.
Al maestro di casa sarà dedicato uno speciale omaggio presso il Museo del Bailo, che ne conserva un eccezionale corpus di opere: statue, bassorilievi, bozzetti, ceramiche, incisioni, da ammirare in un percorso unificato che si configurerà come un viaggio nel mondo della scultura senza soluzione di continuità.
Promossa dal Comune di Treviso e da Linea d’Ombra, la mostra Auguste Rodin (1840-1917) sarà inaugurata il prossimo 24 febbraio per proseguire fino al 3 giugno 2018. Sarà possibile prenotare i biglietti a partire da lunedì 6 novembre.
Leggi anche:
• L’Agenda dell’Arte – Libri: Arturo Martini. La vita in figure
• Al MART un’Eterna Bellezza
Ottanta opere del Padre della Scultura Moderna inaugureranno gli ipogei appena restaurati dell’antico convento, per raccontare al pubblico l’intero percorso dell’artista: l’influenza della tradizione gotica e del Rinascimento italiano, il realismo vibrante e vigoroso, la resa del movimento e la scelta non definire le forme fino in fondo privilegiandone la dimensione espressiva.
Posizioni decisamente innovative rispetto ai canoni dominanti nella scultura dell’epoca, che sollevarono intorno all’opera di Rodin polemiche e perplessità, prima della consacrazione definitiva in Francia e sulle scene internazionali.
A illustrare tutto questo a Treviso saranno i capolavori icona, dal Bacio al Pensatore, l’Età del Bronzo, la prima grande scultura che lo rese celebre tra mille polemiche, ma anche il Monumento a Balzac e L’Uomo dal Naso Rotto, fino ai bozzetti di opere monumentali – e intrasportabili - come I Borghesi di Calais e la Porta dell’Inferno, ispirata alla Divina Commedia.
Alle 50 sculture, documenti del tocco unico con cui Rodin trasformava indifferentemente marmo, bronzo o argilla con effetti di straordinaria morbidezza e sensualità, si aggiungono 30 opere su carta, fondamentali termini di paragone capaci di far luce sui processi alla base della creazione.
“Da tempo desideravo proporre al pubblico italiano una mostra dedicata a Rodin, alla sua vita e alla sua opera, anche per il suo interesse tanto forte verso la cultura del nostro Paese”, ha affermato il curatore Marco Goldin, aggiungendo: “Sono davvero felice che questo possa avvenire nella mia città, Treviso, facendo scattare quella gara di ineguagliabile bellezza con Arturo Martini”.
Accanto ai rimandi all’opera di Michelangelo, che fu fonte di ispirazione imprescindibile per l’artista francese, il progetto espositivo proporrà infatti un interessante dialogo con la figura di Martini, nume tutelare trevigiano e fondamentale riferimento per le arti plastiche del Novecento.
Al maestro di casa sarà dedicato uno speciale omaggio presso il Museo del Bailo, che ne conserva un eccezionale corpus di opere: statue, bassorilievi, bozzetti, ceramiche, incisioni, da ammirare in un percorso unificato che si configurerà come un viaggio nel mondo della scultura senza soluzione di continuità.
Promossa dal Comune di Treviso e da Linea d’Ombra, la mostra Auguste Rodin (1840-1917) sarà inaugurata il prossimo 24 febbraio per proseguire fino al 3 giugno 2018. Sarà possibile prenotare i biglietti a partire da lunedì 6 novembre.
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