Dal 28 marzo la mostra ai Musei Reali
A tu per tu con Leonardo: a Torino l’Autoritratto di un genio
Leonardo da Vinci, Autoritratto, 1517-1518 circa, Pietra rossa su carta, Torino, Musei Reali, Biblioteca Reale, Inv.15571 D.C.
Francesca Grego
15/03/2024
Torino - Nella preziosissima collezione di disegni di Leonardo da Vinci conservata presso i Musei Reali di Torino, l’Autoritratto a sanguigna è senza dubbio l’opera più nota e celebrata, e forse anche la più enigmatica. Dal 28 marzo al 30 giugno sarà al centro della nuova edizione di A tu per tu con Leonardo, la mostra che ogni anno permette di ammirare a rotazione una parte dei fogli leonardeschi, raramente esposti per via della loro estrema sensibilità alla luce e agli agenti atmosferici. Un’occasione per conoscere storie e retroscena di un’immagine iconica, a partire dagli ultimi studi condotti da Paola Salvi, curatrice del progetto e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro presenta 60 opere - tra cui 15 originali del genio rinascimentale - scelte per restituire il contesto in cui il celeberrimo disegno fu eseguito, e poi gettarsi sulle sue tracce lungo i secoli, per ricostruirne storia e fortuna prima dell’arrivo alla Biblioteca Reale di Torino, fino alla successiva consacrazione e divulgazione. Accanto alle opere custodite nelle collezioni sabaude, vedremo dipinti, disegni, incisioni in prestito da prestigiose raccolte pubbliche e private.
Secondo la curatrice Paola Salvi, l’Autoritratto sarebbe stato realizzato tra il 1517 e il 1518, negli ultimi anni di vita di Leonardo, quando si trovava ad Amboise presso la corte di Francesco I di Francia. Trasportandoci idealmente nello studio del maestro, la mostra racconta il lavoro e l’esistenza dell’artista nel suo periodo francese attraverso rari documenti, schizzi, disegni e appunti presi di suo pugno. Tra le opere da non perdere figurano sei fogli del Codice Atlantico raramente esposti al pubblico, provenienti dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e per la prima volta messi a confronto con l’Autoritratto. Accanto a loro troveremo preziosi fogli tratti dal Codice sul volo degli uccelli, incluso lo schizzo di un volto somigliante a quello dell’anziano maestro ritratto nel capolavoro dei Musei Reali. E poi studi sulle proporzioni del volto, sugli insetti, sui cavalli e sul corpo umano, nonché progetti ingegneristici, che insieme offriranno un colpo d’occhio sul metodo di lavoro di Leonardo.
La seconda parte del progetto racconta come la fama dell’Autoritratto sia cresciuta nel tempo, influenzando l’arte a venire. Un esempio su tutti, un intenso Ecce homo dipinto dal Sodoma da tempo lontano dalle scene espositive, in cui il volto di un sapiente con il turbante ricorda le sembianze dell'anziano Leonardo.
Distribuita nei due caveau della Biblioteca Reale, la mostra proseguirà nella Galleria Sabauda in una sezione pittorica inedita a cura di Annamaria Bava dal titolo Con Leonardo negli occhi: 20 opere per comprendere come allievi, compagni di viaggio e colleghi di generazioni successive abbiano accolto e rielaborato le innovazioni del genio vinciano, da Lorenzo di Credi ad Andrea Solario, dal Bergognone a Gaudenzio Ferrari.
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro presenta 60 opere - tra cui 15 originali del genio rinascimentale - scelte per restituire il contesto in cui il celeberrimo disegno fu eseguito, e poi gettarsi sulle sue tracce lungo i secoli, per ricostruirne storia e fortuna prima dell’arrivo alla Biblioteca Reale di Torino, fino alla successiva consacrazione e divulgazione. Accanto alle opere custodite nelle collezioni sabaude, vedremo dipinti, disegni, incisioni in prestito da prestigiose raccolte pubbliche e private.
Secondo la curatrice Paola Salvi, l’Autoritratto sarebbe stato realizzato tra il 1517 e il 1518, negli ultimi anni di vita di Leonardo, quando si trovava ad Amboise presso la corte di Francesco I di Francia. Trasportandoci idealmente nello studio del maestro, la mostra racconta il lavoro e l’esistenza dell’artista nel suo periodo francese attraverso rari documenti, schizzi, disegni e appunti presi di suo pugno. Tra le opere da non perdere figurano sei fogli del Codice Atlantico raramente esposti al pubblico, provenienti dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e per la prima volta messi a confronto con l’Autoritratto. Accanto a loro troveremo preziosi fogli tratti dal Codice sul volo degli uccelli, incluso lo schizzo di un volto somigliante a quello dell’anziano maestro ritratto nel capolavoro dei Musei Reali. E poi studi sulle proporzioni del volto, sugli insetti, sui cavalli e sul corpo umano, nonché progetti ingegneristici, che insieme offriranno un colpo d’occhio sul metodo di lavoro di Leonardo.
La seconda parte del progetto racconta come la fama dell’Autoritratto sia cresciuta nel tempo, influenzando l’arte a venire. Un esempio su tutti, un intenso Ecce homo dipinto dal Sodoma da tempo lontano dalle scene espositive, in cui il volto di un sapiente con il turbante ricorda le sembianze dell'anziano Leonardo.
Distribuita nei due caveau della Biblioteca Reale, la mostra proseguirà nella Galleria Sabauda in una sezione pittorica inedita a cura di Annamaria Bava dal titolo Con Leonardo negli occhi: 20 opere per comprendere come allievi, compagni di viaggio e colleghi di generazioni successive abbiano accolto e rielaborato le innovazioni del genio vinciano, da Lorenzo di Credi ad Andrea Solario, dal Bergognone a Gaudenzio Ferrari.
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