Dal 1° luglio a Perugia
Più "sostenibile" e aperta al contemporaneo: riapre la Galleria nazionale dell'Umbria
Pietro Perugino, Adorazione dei Magi, 1470-1473, Olio su tavola, 180 x 241 cm, Perugia, Galleria nazionale dell'Umbria
Samantha De Martin
17/05/2022
Perugia - Un viaggio sul filo della tradizione con uno sguardo rivolto al contemporaneo. Benvenuti nella nuova Galleria nazionale dell’Umbria, lo scrigno nel cuore di Perugia che custodisce il maggior numero di opere al mondo di Perugino, pronta a riaprire i cancelli dal prossimo 1° luglio.
Dopo un anno di lavori il gioiello di corso Pietro Vannucci, incorniciato dalle architetture gotiche del Palazzo dei Priori, si accinge a svelare il suo nuovo allestimento firmato da Daria Ripa di Meana e Bruno Salvatici, finanziato per 5 milioni di euro dal Fondo Sviluppo e Coesione.
Un percorso cronologico più semplice e intuitivo guiderà l’esperienza del visitatore tra nuovi inserti di opere recentemente acquisite o richiamate dai depositi. La Santa Caterina di Alessandria (1540-1550), terracotta policroma di Giacomo e Raffaele da Montereale, la Presentazione di Gesù al tempio di Giovanbattista Naldini (1535-1591), acquistato nel 2018, La Vergine con il Bambino e santa Gertrude di Giuseppe Maria Crespi (1665-1747), Sant’Anna, san Gioacchino e Maria Bambina di Francesco Mancini (1679-1758) si accingono a lasciare il buio dei depositi per guadagnare il loro posto in un nuovo percorso di visita.
Palazzo dei Priori, in Piazza IV novembre, sede della Galleria nazionale dell'Umbria | Foto: © Marco Giugliarelli 2022
Al pubblico non sfuggirà la realizzazione di due sale monografiche, frutto della riprogettazione, dedicate al Perugino, due grandi scrigni che ripercorrono la carriera del maestro, dagli esordi alla morte. I capolavori qui accolti, prima distribuiti in sette diversi ambienti, vengono adesso riuniti in due ampi spazi. Il primo, al terzo piano, guarda alle imprese giovanili e della prima maturità, l’altro, al piano inferiore, raccoglie le prove più significative degli ultimi venti anni di attività dell'artista.
Ma a sorprendere gli ospiti della nuova Galleria nazionale dell’Umbria, che annovera tra i suoi gioielli opere di Arnolfo di Cambio e Duccio di Boninsegna, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Piero della Francesca e Francesco di Giorgio Martini, con ampio spazio riservato agli artisti umbri, in, particolare, a Perugino e Pintoricchio, saranno, per la prima volta nella storia della Galleria, le incursioni del contemporaneo. La Galleria, che conserva in prevalenza dipinti di soggetto sacro databili tra il XIII e il XVIII secolo, dedicherà la Sala 42 alla generazione di artisti umbri come Gerardo Dottori, firmatario del manifesto dell'Aeropittura, Alberto Burri, Leoncillo, che hanno partecipato al dibattito sul contemporaneo in Italia, influenzandolo profondamente. Così al lirico Tramonto lunare di Gerardo Dottori e al cellotex di Burri del 1971, appartenenti alla collezione museale, si affiancherà Nero dello stesso Burri.
La Galleria Nazionale dell'Umbria verso la riapertura
Grazie al progetto multimediale curato da Magister Art, che integrerà la visita, sarà possibile ottenere approfondimenti e angolazioni inedite su una selezione del patrimonio esposto.
Ma le novità che, a partire dal 1° luglio, attendono gli ospiti della Galleria non finiscono qui. Le si potrà apprezzare già dall’atrio di Palazzo dei Priori, impreziosito da una nuova illuminazione che ne valorizza l’architettura, le volte, i costoloni e le finestre a ogiva. Qui avrà sede il nuovo bookshop ampliato nelle dimensioni oltre che nei servizi.
Grazie ai lavori è stato possibile realizzare anche un laboratorio di restauro e un’aula didattica totalmente accessibile, arricchita da nuovi arredi, materiali e strumentazioni, anche elettroniche, che rendono possibile lo svolgersi di laboratori o attività in realtà aumentata.
Il sapere corre anche attraverso l’apertura di una biblioteca di storia dell’arte, con i suoi 30mila volumi, allestita presso la Sala del Grifo e del Leone, che ha visto la luce grazie alla concessione da parte del Comune di Perugia di questo prestigioso spazio, da questo momento in poi a disposizione di studiosi e studenti.
La Galleria nazionale dell'Umbria verso la riapertura
Il nuovo corso della Galleria perugina, nata dall'originario nucleo della locale Accademia del Disegno (seconda metà del XVI secolo), punta anche sul green. Il nuovo sistema di illuminazione sarà dotato di rilevatori di presenza che permetteranno di tarare automaticamente l’intensità luminosa; in assenza di visitatori le luci saranno regolate al minimo, rendendo possibile un notevole risparmio energetico.
Con uno sguardo rivolto al futuro, la Galleria Nazionale dell’Umbria guarda anche ai più giovani. L’ufficio servizi educativi sta lavorando alla realizzazione, in collaborazione con Franco Cosimo Panini Editore, della pubblicazione per bambini nella collana Le guide di Pimpa. Il celebre cane a pois rossi partorito dalla fantasia di Altan accompagnerà i più piccoli nella visita al museo, soffermandosi sui suoi capolavori e coinvolgendo i giovanissimi visitatori in divertenti attività da svolgere al museo o a casa. Anche il sito ufficiale della Galleria (www.gallerianazionaledellumbria.it), che sarà più intuitivo, dinamico e versatile rispetto al precedente, subirà un restyling fungendo da contenitore e strumento per la visita in presenza, oltre che da web app.
Le tracce audio svilupperanno le descrizioni delle opere del percorso espositivo (in italiano e inglese), mentre non mancheranno i video in LIS, i contenuti multimediali e di approfondimento, i percorsi tematici, come quello musicale.
La Galleria nazionale dell'Umbria verso la riapertura
Leggi anche:
• La Galleria nazionale dell'Umbria. Un grandioso viaggio nella storia
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Un percorso cronologico più semplice e intuitivo guiderà l’esperienza del visitatore tra nuovi inserti di opere recentemente acquisite o richiamate dai depositi. La Santa Caterina di Alessandria (1540-1550), terracotta policroma di Giacomo e Raffaele da Montereale, la Presentazione di Gesù al tempio di Giovanbattista Naldini (1535-1591), acquistato nel 2018, La Vergine con il Bambino e santa Gertrude di Giuseppe Maria Crespi (1665-1747), Sant’Anna, san Gioacchino e Maria Bambina di Francesco Mancini (1679-1758) si accingono a lasciare il buio dei depositi per guadagnare il loro posto in un nuovo percorso di visita.
Palazzo dei Priori, in Piazza IV novembre, sede della Galleria nazionale dell'Umbria | Foto: © Marco Giugliarelli 2022
Al pubblico non sfuggirà la realizzazione di due sale monografiche, frutto della riprogettazione, dedicate al Perugino, due grandi scrigni che ripercorrono la carriera del maestro, dagli esordi alla morte. I capolavori qui accolti, prima distribuiti in sette diversi ambienti, vengono adesso riuniti in due ampi spazi. Il primo, al terzo piano, guarda alle imprese giovanili e della prima maturità, l’altro, al piano inferiore, raccoglie le prove più significative degli ultimi venti anni di attività dell'artista.
Ma a sorprendere gli ospiti della nuova Galleria nazionale dell’Umbria, che annovera tra i suoi gioielli opere di Arnolfo di Cambio e Duccio di Boninsegna, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Piero della Francesca e Francesco di Giorgio Martini, con ampio spazio riservato agli artisti umbri, in, particolare, a Perugino e Pintoricchio, saranno, per la prima volta nella storia della Galleria, le incursioni del contemporaneo. La Galleria, che conserva in prevalenza dipinti di soggetto sacro databili tra il XIII e il XVIII secolo, dedicherà la Sala 42 alla generazione di artisti umbri come Gerardo Dottori, firmatario del manifesto dell'Aeropittura, Alberto Burri, Leoncillo, che hanno partecipato al dibattito sul contemporaneo in Italia, influenzandolo profondamente. Così al lirico Tramonto lunare di Gerardo Dottori e al cellotex di Burri del 1971, appartenenti alla collezione museale, si affiancherà Nero dello stesso Burri.
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Grazie ai lavori è stato possibile realizzare anche un laboratorio di restauro e un’aula didattica totalmente accessibile, arricchita da nuovi arredi, materiali e strumentazioni, anche elettroniche, che rendono possibile lo svolgersi di laboratori o attività in realtà aumentata.
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Con uno sguardo rivolto al futuro, la Galleria Nazionale dell’Umbria guarda anche ai più giovani. L’ufficio servizi educativi sta lavorando alla realizzazione, in collaborazione con Franco Cosimo Panini Editore, della pubblicazione per bambini nella collana Le guide di Pimpa. Il celebre cane a pois rossi partorito dalla fantasia di Altan accompagnerà i più piccoli nella visita al museo, soffermandosi sui suoi capolavori e coinvolgendo i giovanissimi visitatori in divertenti attività da svolgere al museo o a casa. Anche il sito ufficiale della Galleria (www.gallerianazionaledellumbria.it), che sarà più intuitivo, dinamico e versatile rispetto al precedente, subirà un restyling fungendo da contenitore e strumento per la visita in presenza, oltre che da web app.
Le tracce audio svilupperanno le descrizioni delle opere del percorso espositivo (in italiano e inglese), mentre non mancheranno i video in LIS, i contenuti multimediali e di approfondimento, i percorsi tematici, come quello musicale.
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