A Milano dal 29 maggio al 5 ottobre
Alle Gallerie d'Italia una "collezione inattesa" con l'omaggio a Robert Rauschenberg

Robert Rauschenberg, Trasmettitore Argento Glut (Neapolitan), 1987 assemblage di metallo e targhe automobilistiche, 249 x 320 x 32 cm, Collezione Luigi e Peppino Agrati - Intesa Sanpaolo
Samantha De Martin
30/04/2025
Milano - A cento anni dalla nascita di Robert Rauschenberg le Gallerie d’Italia di Milano rendono omaggio al maestro che aprì le porte alla pop art conquistando le attenzioni della stampa e del pubblico di tutto il mondo con le sue combinazioni di ready made raccolti in strada o nelle discariche.
Dal 29 maggio al 5 ottobre la sede milanese di Intesa Sanpaolo invita il pubblico a gustare una selezione di capolavori della collezione Luigi e Peppino Agrati, raramente esposti insieme, oggi parte del patrimonio artistico della Banca.
“Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg”, questo il titolo dell’esposizione a cura di Luca Massimo Barbero, curatore associato delle collezioni di arte moderna e contemporanea della Banca, esporrà per la prima volta al pubblico l’intero nucleo di opere di Rauschenberg proveniente dalle collezioni Luigi e Peppino Agrati. Un’occasione imperdibile per sottolineare l'importanza attribuita dal maestro americano alla composizione e alla grafica, elementi fondamentali del suo linguaggio artistico. Ai lavori dell’artista che utilizzava la sorpresa insita negli oggetti raccolti dalla collettività, si aggiungeranno i contributi di artisti come Yves Klein, Lucio Fontana e Piero Manzoni, a confronto con le ricerche delle nuove generazioni che aprono gli anni Sessanta, come Giulio Paolini, Robert Ryman e Richard Serra, per un totale di 60 opere, che offriranno al pubblico un articolato viaggio attraverso la sperimentazione radicale degli anni Sessanta per arrivare agli sviluppi più significativi del decennio successivo.

Roy Lichtenstein, Yellow and Black Brushstroke (Eat Art), 1965-1966 plastica dipinta su compensato, 116 x 47 cm, Collezione Luigi e Peppino Agrati - Intesa Sanpaolo
Fulcro dell’itinerario sarà tuttavia l’omaggio al grande Rauschenberg e al suo profondo legame con l’Italia e con Peppino Agrati, amico e collezionista. Tra i 17 capolavori dell’artista spicca Blue Exit del 1961, mentre il rapporto tra Peppino Agrati e Lucio Amelio, rappresentato in mostra dall’opera Trasmettitore Argento Glut del 1987 proveniente dalla storica esposizione organizzata dal gallerista napoletano, emerge accanto ai disegni, alle litografie che ripercorrono l’evoluzione tecnica che Rauschenberg ha reso innovativa.
Il viaggio curato da Luca Massimo Barbero propone pertanto un confronto tra i grandi maestri dell’arte contemporanea provenienti da due sponde opposte dell’Oceano, tra minimalismo e monocromia, con opere di Carl Andre, Robert Mangold, Enrico Castellani. Un momento di approfondimento del nuovo immaginario degli anni Sessanta si sviluppa con Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Edward Ruscha, Jasper Johns, Andy Warhol, James Rosenquist, Roy Lichtenstein, Jean-Michel Basquiat.
Piero Manzoni, Achrome, 1958, caolino e tela grinzata, 100 x 70 cm, Collezione Intesa Sanpaolo
Con questa nuova mostra prosegue la valorizzazione della collezione creata a partire dal 1968 dai due importanti industriali, Luigi e Peppino Agrati, esponenti della borghesia illuminata lombarda. Dopo la morte di Peppino, il testimone è stato raccolto dal fratello Luigi che, insieme alla moglie, ha deciso di donare questo tesoro a Intesa Sanpaolo.
Dal 29 maggio al 5 ottobre la sede milanese di Intesa Sanpaolo invita il pubblico a gustare una selezione di capolavori della collezione Luigi e Peppino Agrati, raramente esposti insieme, oggi parte del patrimonio artistico della Banca.
“Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg”, questo il titolo dell’esposizione a cura di Luca Massimo Barbero, curatore associato delle collezioni di arte moderna e contemporanea della Banca, esporrà per la prima volta al pubblico l’intero nucleo di opere di Rauschenberg proveniente dalle collezioni Luigi e Peppino Agrati. Un’occasione imperdibile per sottolineare l'importanza attribuita dal maestro americano alla composizione e alla grafica, elementi fondamentali del suo linguaggio artistico. Ai lavori dell’artista che utilizzava la sorpresa insita negli oggetti raccolti dalla collettività, si aggiungeranno i contributi di artisti come Yves Klein, Lucio Fontana e Piero Manzoni, a confronto con le ricerche delle nuove generazioni che aprono gli anni Sessanta, come Giulio Paolini, Robert Ryman e Richard Serra, per un totale di 60 opere, che offriranno al pubblico un articolato viaggio attraverso la sperimentazione radicale degli anni Sessanta per arrivare agli sviluppi più significativi del decennio successivo.

Roy Lichtenstein, Yellow and Black Brushstroke (Eat Art), 1965-1966 plastica dipinta su compensato, 116 x 47 cm, Collezione Luigi e Peppino Agrati - Intesa Sanpaolo
Fulcro dell’itinerario sarà tuttavia l’omaggio al grande Rauschenberg e al suo profondo legame con l’Italia e con Peppino Agrati, amico e collezionista. Tra i 17 capolavori dell’artista spicca Blue Exit del 1961, mentre il rapporto tra Peppino Agrati e Lucio Amelio, rappresentato in mostra dall’opera Trasmettitore Argento Glut del 1987 proveniente dalla storica esposizione organizzata dal gallerista napoletano, emerge accanto ai disegni, alle litografie che ripercorrono l’evoluzione tecnica che Rauschenberg ha reso innovativa.
Il viaggio curato da Luca Massimo Barbero propone pertanto un confronto tra i grandi maestri dell’arte contemporanea provenienti da due sponde opposte dell’Oceano, tra minimalismo e monocromia, con opere di Carl Andre, Robert Mangold, Enrico Castellani. Un momento di approfondimento del nuovo immaginario degli anni Sessanta si sviluppa con Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Edward Ruscha, Jasper Johns, Andy Warhol, James Rosenquist, Roy Lichtenstein, Jean-Michel Basquiat.

Piero Manzoni, Achrome, 1958, caolino e tela grinzata, 100 x 70 cm, Collezione Intesa Sanpaolo
Con questa nuova mostra prosegue la valorizzazione della collezione creata a partire dal 1968 dai due importanti industriali, Luigi e Peppino Agrati, esponenti della borghesia illuminata lombarda. Dopo la morte di Peppino, il testimone è stato raccolto dal fratello Luigi che, insieme alla moglie, ha deciso di donare questo tesoro a Intesa Sanpaolo.
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